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  Sulla STRAGE di MAFIA del Vajont il piu' INDIPENDENTE, il piu' vasto sito di documentazione online

    Creato il 7 luglio 2003. Aggiornato   
  
0 ENGLISH AREA ]

[DAM/info/DIGA] [Visite museali Erto] [articoli originali di Tina Merlin] [testimonianze] [Legislazione Vajont] [La ricostruzione] [] [] []

[prima e dopo] [la cronologia] [il cimitero] [le vittime] [lo sfratto 2004] [ le scuse] [Il concorso del 40°] [il dossier Vastano] [La Memoria, 2007] [] [] [] []

[NASCE questo ARCHIVIO: diario del 2003], - [ Anno 2004], - [ Anno 2005], - [ Anno 2006], - [ Inventario Tribunale de L'Aquila]

[Altri Vajont(s)] [Vittime di tutte le MAFIE] [Censure] [Staffetta Erto-Roma 2007 per le firme] [Documenti rari] [ Recupero ARCHIVI] [] [] [] []

[ Immagini ] [ Il processo ] [files Audio] [Libri, downloads] [Ringraziamenti] [siti web con "Vajont" nel nome] [ Il caso umano Corona ] [] [] [] [] []

[VIDEO] [ La CANZONE del VAJONT ] [ LINKS ] [ Curiosità ] [ Cazzate ] [ Il processo ] [ - ] [Sfondi PC Vajont] [] [] []

PERCHÉ la memoria inizia dalla conoscenza.
BENVENUTI nello spazio web che aggiorno per la Memoria della strage mafiosa del Vajont e per far conoscere i reali termini della degenerazione storica (sociale, ambientale, culturale e nazionale) che essa rappresenta purtroppo efficacemente a tuttoggi. In particolare a Longarone, a sua volta metafora d'Italia e del peggiore «Vajont».

Perchè, in democrazia, nessuno puo' chiamarsi fuori,

posso fare mie assieme alle genti vicentine che stanno soffrendo da vent'anni un silenzioso Vajont chimico al cromo esavalente,
le amare parole di Vincenzo Teza (1963):

«mi vergogno di essere italiano*»

* = Guarda il video originale 1963 - Processo 2006 a Vincenzo Teza. Guardalo, e poi leggi cosa scrisse il settimanale curiale della Dc bellunese «L'Amico del Popolo» (sabato 18 Aprile 1964), dopo la sua prima proiezione al cinema Olimpia di Belluno. Uno dei personaggi maggiormente criticati fu proprio Teza Vincenzo. Dopo visto il filmato e soprattutto conoscendo anche solo a grandi linee quanto accadde, ogni commento guasta. Tranne questo: che a distanza di oltre 43 anni, gli sforzi della mafia locale per schiacciare, in via generale, le autentiche vittime e occultare la vera Storia e gli squallidi retroscena di questa Porcheria Italiana non sono ancora conclusi ...



ATTENZIONE!!!! Quella che stai leggendo è solo la pagina corrente coi soli materiali elaborati e inseriti dal 1° gennaio 2007.
Consulta L'ARCHIVIO STORICO!!

Dal luglio 2003 a oggi, nel mio tempo libero ho raccolto e elaborato diversi Gigabytes di materiali negli oltre 3620 files attualmente presenti. E almeno altrettanto materiale fotografico e cartaceo grezzo giace - con tendenza ad aumentare - nel mio archivio. Ciononostante, spero che qualcuno di VOI mi aiuti ad arricchirlo e migliorarlo inviandomi materiali connessi, anche in copia, come vecchie foto, o articoli recenti che riguardino in qualche modo l'argomento/zona Vajont che siano apparsi sui vs. giornali locali. Segnalazioni, suggerimenti, vostri commenti, tesi di laurea da condividere, etc.
E' sufficiente scrivermi.
E lo stesso per segnalarmi e risolvere assieme eventuali problemi tecnici che dal vs. punto di vista riscontriate con questo sito. Purtroppo è totalmente «fatto e aggiornato a mano» e qualche magagna involontaria può sempre sfuggirmi.
Grazie anticipate, Tiziano Dal Farra, Udine.

C'era una volta una LETTERA aperta ai Presidenti della Repubblica, di ENEL e di Edison (ex-MontEdison).
La raccolta di firme, che fu ideata nel 2005 per terminare un anno dopo, col presidente Azeglio Ciampi, è stata invece terminata QUEST'ANNO allo scopo di investire di questa responsabilità un Capo dello Stato nel PIENO del suo MANDATO. E per dar modo di organizzare con tutti i crismi la storica "STAFFETTA della MEMORIA Erto-Roma", che oltre a raccogliere le ultime adesioni lungo il percorso ha portato CON SUCCESSO i colli delle firme fino al Quirinale. E tutto questo nel 2007, cinquantenario dell'inizio dei lavori (abusivi) alle fondazioni della tragica DIGA.


[La staffetta è partita da UDINE il 31 Maggio 2007 ed è arrivata a Roma il 4 Giugno successivo.

LEGGI qui quella che fu la tabella di marcia ]
È invece SEMPRE possibile aderire online e lasciare un breve commento nella versione INTERNET. Perenne.

ALTRIVAJONT:
portada
Anniversario Bhopal 2006

Una storia pluriennale di MAFIA COMUNALE, peggio di quella di Longarone, se possibile, a pochi chilometri da Bassano (NORD ITALIA). Compreso un tentato omicidio.
Leggi qui del "Presidio S. Pietro". Un intero paese si ribella all'inquinamento cancerogeno ed agli abusi edilizi sull'ambiente. Anche le leggi sembrano "fermarsi" (come a Longarone), per la "gente normale", quella che "non vale nulla".
Proprio come te e me...

Presidio San Pietro
apri il VIDEO!!


Sentenza choc della Cassazione per Ustica (I-TIGI). E questo, grazie agli effetti giuridici di una delle tante "leggi-vergogna" dell'era Berlusconi.

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SPAGNA (Pirenei). Yesa 2006 come ad Erto nel 1960!! Scosse telluriche, le crepe, la sponda sinistra che FRANA durante una variazione di invaso. Ma la SADE locale - la Confederaciòn Hidrològica de el Ebro, in sigla "CHE") afferma: "E' tutto sotto controllo" mentre occulta i fatti, come la caduta nel bacino (quasi vuoto) di una frana di 3,5 milioni di mc. nell'agosto 2006 scoperta in un documento "riservato" da un giornalista di "El Mundo" nel FEBBRAIO 2007!.
Uguale al comportamento SADE/ENEL nel Vajont, capito?? le foto sono in italiano.

Altro link a un sito spagnolo pericolosamente interessante (cercare "Vajont"!!):
http://www.itoizstop.org/



Contro le amnesie della vita moderna:
pattomutuosoccorso



Autofinanziamento 2007. Come forse avrai notato, e se no te lo dico io, questo ARCHIVIO di Memoria NON HA sponsors. Ma mantenerlo, e libero, costa sacrifici. Prima di dover chiudere baracca per sfinimento del ns. portafoglio, proviamo a "sostenerci" da soli senza doverci prostituire, in questo modo:
WWW.EXPOST.EU

  •   5 Gennaio.
    videoVajontDopo il periodo delle feste, si apre quest'importante annata per il RECUPERO della Memoria il cui perno sarà l'effettuazione della staffetta Udine - Longarone - Roma.

    Numerosi gli aggiornamenti dietro le quinte di questa pagina. Il piu' corposo vede inseriti nell'area "video" tre ultimi spezzoni d'annata(mente) interessanti. «TG1» (26,4 MB), «TG2-FVG» (26,1 MB) e «TG1 techeRAI» (109,9 MB).

    Le statistiche di fine anno mostrano un sensibile incremento di accessi. Internazionali soprattutto. E fioccano le e-mail. Bene.

    Ricordo a quanti fossero interessati che i contenuti multimediali di www.vajont.org sono prodotti con tecnologia "Quick Time" di Apple. Il lettore multimediale gratuito, per chi ne fosse sprovvisto, si scarica da QUI. Le migliori case di PC lo includono di serie: se il vostro PC ne fosse sprovvisto, dovrete provvedere voi a colmare questa lacuna.
    Qui e là, quando mi capita, alcuni files audio sono disponibili anche nel formato ".mp3".

  •   21 gennaio.
    0maurocorona$tronzoMentre vengono rifiniti diversi altri filmati di repertorio assolutamente interessanti e che verranno pubblicati appena possibile, diamo conto con soddisfazione della firma della petizione/lettera aperta ai Presidenti della Repubblica, Enel e Montedison(oggi: "Edison") da parte dell'attore bellunese Marco Paolini, cercato e incontrato a Belluno da Carolina Teza.
    Nell'aggiornamento di oggi trovano posto anche diversi articoli di giornale e la e-mail di un utente che si stupisce - e mettendomi al posto suo, non posso dargli torto - del mio prendermela con il «fenomeno Ertano e i suoi vaneggiamenti mercenari. Colgo l'occasione di questo scambio epistolare per cercare di definire meglio il mio ragionamento, sperando che i fatti si commentino da soli, su

         (a): del perchè e del percome io sia giunto, dopo tre anni di ricerche, alla convinzione che il "geniale artista" sia in realtà un ciarlatano (cosa che peraltro postula Egli Medesimo, in un'intervista TV "barbarica" in data 10 Novembre 2006). Mi auguro che la disamina sia sufficiente a fugare ogni dubbio e che io possa dedicarmi ad altre cose (e lo dico da ex ammiratore di Sua Nullità).
    Mi rendo ben conto che sotto un certo punto di vista sia come quel giorno che scopristi la verità sulla vera ESSENZA di Babbo Natale o delle fiabe: e dispiace; ma si deve pur crescere. Che questo approfondimento su una LEGGENDA metropolitana fondata sull'EQUIVOCOpossa piacere o meno, non cambia di un millimetro la realtà dei fatti.

         (b): dell'apparire anziché essere. Ovvero di analizzare apparenze e sostanze delle cariatidi (e delle "new entry", come appunto il Fenomeno) che detengono per elezione, interesse, lucro o per mera prassi - e nessuna esclude l'altra - la «Memoria di quello che è stato», nelle valli vajontine ed a Longarone: giusto il tempo di assemblare una tabella riassuntiva.

    A PROPOSITO: sempre per rispondere a lettori, questo sito/archivio, totalmente volontario e che curo nel mio tempo libero, offre 2 (due) tipi di "percorso". L'uno, più rapido e schematico, consiste nel raggiungere un determinato settore [attraverso le «scorciatoie»] presenti IN CIMA a questa pagina.

    L'altro, io credo molto più umano e progressivamente completo, consiste nel riaccompagnarmi passo passo in accadimenti, ritrovamenti e nauseanti scoperte attraverso le "pagine Diario", che iniziarono nel luglio 2003 e che terminano - in questo momento - in fondo a questa pagina 2007.
    Questo secondo tipo di lettura presuppone un diverso uso del vostro tempo in rete.
    Va da sè che la quasi totalità della documentazione qui presente online, essendo "Vajont.org" un archivio Vajont fatto di pagine STATICHE, viene raggiunta per esteso solo attraverso la modalità "Diario" in cui ogni singola pagina "riconduce" o si dirama a quelle secondarie e/o collegate.
    Insomma coraggio, pazienza e ...buona lettura.

  •   28 Gennaio 2006. Nasce in questi giorni un Patto di mutuo soccorso tra diverse realtà di testimonianza locali, per non DIMENTICARE, per proporre e ove occorra per OPPORSI. Per evidenziare determinate situazioni di questo Paese fondato non sul tanto sul lavoro come recita la Costituzione, ma SULL'EQUIVOCO COSTANTE; per controllare il "polso" del vero miracolo ...."italiano", passato, presente e in incubazione.
  •   7 Febbraio. Oltre ad altri aggiornamenti e foto di capitoli preesistenti, segnalo questa "nuova" pagina del 1974. Protagonista l'allora sindaco di Erto, il bravo Italo Filippin.
    Ritrovata inoltre casualmente, e grazie ad un mio ex collega di lavoro, una copia originale della "Domenica del Corriere" del 3 Novembre 1963.
    Il periodico contiene diversi spunti interessanti, tra cui uno dei famigerati articoli di Indro Montanelli, un filone letterario malamente scopiazzato oggi dall'Artista ertano con 43 anni di ritardo; e sempre a proposito di sue scopiazzature, un esempio di "letteratura montanara" da diporto (intrattenimento domenicale) del 1963, dove si constata che il filone narrativo-alpestre del "pifferaio alcolico" ha origini antiche.
    Solo apparentemente nuova, e 'di modà semmai, è l'aria fritta e puzzona che il Nostro commercia grazie a 2000 morti, nessunissimo dei quali riconducibile al suo nucleo familiare.

    Altre pagine interessanti che escono dal nostro passato prossimo, sempre secondo lo scrivente, sono quelle che riguardano la catastrofe di Agrigento (19 luglio 1966) ed il terremoto del Belice (tra la domenica 14 ed il lunedì15 gennaio del 1968). E cosa c'entreranno mai - il primo NON è un "disastro naturale" come invece il secondo - col Vajont, strage (e calamità artificiale) di Stato??
    Leggili e scoprilo da te.

  •   21 Febbraio Segnalo due degli ultimi inserimenti. Quello degno di essere accolto con interesse è che mi scrive Marino Baldissera, che ringrazio, da Pieve di Cadore, e segnalandomi:
    "Caro Tiziano,
    ho trovato davvero interessante il tuo sito sul Vajont, soprattutto ricco di documenti, foto, testimonianze e riflessioni.
    Desidero informarti che il 24 maggio 2006 ho conseguito la laurea in discipline musicali - composizione e nuove tecnologie - presso il Conservatorio di Venezia, con una composizione musicale intitolata ECHI DAL VAJONT per voce femminile, 2 violini, 2 violoncelli, nastro magnetico e Live Electronics (una tecnologia che permette di trasformare il suono in tempo reale).
    L'opera, della durata di circa 20 minuti (17" nell'esecuzione di Venezia), non ha un intento descrittivo (come si può descrivere un evento sonoro di tale portata, di cui non vi è testimonianza se non nel ricordo dei sopravissuti alla tragedia?), bensì evocativo, cercando di suscitare nell'ascoltatore suggestioni ed emozioni che riportano idealmente a quei drammatici momenti del 9 ottobre 1963.
    Ho affidato copia della partitura e della tesi allegata all'assessore alla Cultura per l'archivio sul Vajont e, contemporaneamente, all'Associazione dei Superstiti. Ora che dispongo di una registrazione dell'esecuzione fatta a Venezia sono lieto di poterti mandare copia via posta, con la speranza che tu possa trovare un po' di tempo da dedicare ad un ascolto che può risultare forse "difficile" come difficile è stata ed è la storia del disastro del Vajont.
    Un caro saluto, Marino Baldissera.

    Detto, (ascoltato!) e fatto: ascolta il brano (11 mega circa) partendo da qui. Chi conosce le immagini del disastro, coglie al volo le assonanze. Io lo considero un ottimo lavoro, tanto piu' perché spontaneo ed effettuato con stumenti e mezzi scarni così "come prescritti" dalla Commissione d'esame. Certamente non ha la facilità di ascolto della canzone del Vajont che puoi scaricare QUI, oppure di "Muro del frastuono" che puoi ascoltare QUI.
    Ultima annotazione, tutti e tre i brani citati sono stati composti nel 2006. Straordinario, bello, e UMANO. Gemme rare, nel coacervo di infamie e di perenne nausea che è tuttoggi la cronaca di questa «storia italiana».

    E proprio dal Reparto Nausee, la seconda segnalazione. Cosa ci sarà stato mai, di edificante o di fiabesco in questo massacro? Eppure qualcuno evidentemente lo SOSTIENE e questa «interpretazione» viene additata come esempio... nel mondo della SCUOLA ITALIANA.
    Come poco sopra cerco di mostrare, siamo abbondantemente oltre il delirio. Leggi in questa pagina di che si tratta. Mi ero promesso di tornare prima o poi su questo grottesco argomento da quando mi accorsi nel quarantesimo del 2003, e piu' tardi nello sfratto del 2004, di che pasta era fatta la moderna mafia longaronese "della Memoria" e quali tipi di fiabe era in grado di raccontare all'opinione pubblica (vedi gli archivi 2004, 2005, e vedi qui).

  •   Giovedì 22 febbraio
    Nel viaggio che ho fatto a Belluno per raccogliere e restituire alcuni materiali, mi è capitato di smarrire banalmente in piazza Piloni il portafoglio contenente tutti i documenti del caso, parecchi riferimenti "unici" di persone e note su luoghi d'interesse storico, eccetera. Mi è doveroso ringraziare ancora la persona che me l'ha fatto riavere. Si chiama Carmelo Gallo, e opera da imprenditore nei pressi del Centro Diocesano Giovanni XXIII, dove mi è successo l'inghippo. Sono andato a cercarlo, dopo che dai Vigili urbani avevo ricevuto il mio materiale e il suo nominativo. Beh, devo dire che la mia mattinata ben scarsa di risultati materiali (per le ricerche storiche occorre prenotare per tempo i testi, ed invece ero capitato lì alla 'mordi e fuggi'), sotto il profilo umano valeva il viaggio UD/BL a piedi. Conoscendo Carmelo, e tramite lui Buzzatti Pietro (ed un altro paio dei suoi interlocutori) ho constatato che questo Paese va avanti, nonostante tutto. Trovare degne persone, aperte e leali, dà conforto e esattamente la misura delle perfette nullità che gestirono e causarono il disastro, e dei personaggi che oggi gestiscono - ognuno colle sue peculiarità - la "Memoria pubblica Ufficiale".

    Per contrappasso, devo registrare anche un fatto vile e indecente.
    Scollinando da Cimolais verso Erto e la Val Belluna, sul valico di S. Osvaldo si trova la cappella omonima. L'anno scorso, il Fenomeno aveva fatto sua una ceppaia mozzata sporgente da un muro, e un abete a forcella a pochi metri dalla carreggiata. Io l'avevo interpretato come un'appropriazione indebita, dettata dallo spirito animale che nel mito popolare - e nelle sbronze - lo contraddistingue. Insomma, così come i cani e i predatori marchiano il loro territorio coll'urina, così l'eclettico showman intendeva in qualche modo marchiare l'ingresso della valle mediante due installazioni (una "testa di Cristo" ed una replica di "crocifissione" in grandezza poco piu' che naturale).
    Beh, come per i Buddha di Bamiyan, se mi si perdona il paragone, qualche iconoclasta talibano - e perfino piu' vile di Lui, se possibile - ha sfregiato la testa e probabilmente asportato il Cristo, sempre se a quest'ultima incombenza non ha pensato il Maestro.
    Non manca sul luogo del minisacrilegio una "fatwa" da parte dello "staff" Corona.
    Seguiranno foto del prima (queste le devo cercare) e quelle del dopo (per queste è piu' facile). Certamente gesti vigliacchi come questi, equivalenti a sfasciare una vetrina altrui (ché altro in buona sostanza non era) vanno condannati, e dànno la misura esatta dei cervelli di chi li esegue.
    Per completezza d'informazione, rammento che il Fenomeno stesso in altro tempo, altro luogo - ma collo stesso tasso alcoolico e ce lo narra in uno dei suoi racconti - ebbe a distruggere volontariamente allo stesso modo una sua opera esposta in un ristorante trevigiano, per sfregio a un compratore - secondo Lui - "poco estimatore" del Suo Impegno. Arduo quindi, ma in fondo irrilevante sapere chi e cosa abbiano prodotto oggi questo sfacelo. Resta l'evidenza di due sprechi di energie e di sudore che potevano essere indirizzate a scopi migliori, cosa che nessuno degli «artisti» è riuscito a concepire, in quella valle di lacrime.

  •   27 febbraio.
    È ufficiale. Roberto, il presidente di DLF Udine mi comunica che la staffetta della Memoria partirà da Udine il 31 Maggio p. v..
    Il comunicato che è stato spedito per raccomandata al Quirinale il 22 febbraio scorso (Protocollo n. 31961 del 15.03.07), è riprodotto QUI.
  •   GIOVEDI' 1 Marzo. FIND YOUR SPIRIT ... (= in inglese, "Fronteggia il tuo alcool"). Stasera da Piero Chiambretti, al dopo-festival di Sanremo, il patetico Fenomeno ertano si esibirà in uno dei suoi blitz/spot alcolemici in cui parla e parla cercando qualcosa da dire, ma non ho ben capito se registrato, o in diretta. Lo ha anticipato l'intere$$ato in per$ona alle 17.00 circa, in mia presenza, nella pizzeria di Erto.
    Alla faccia dell'Eremita! (quello teoricamente «schivo, e che rifugge la mondanità»). Alla mia richiesta, non ha voluto commentare lo scempio sopracitato, glissando ("Non pensiamo al passato", gorgoglia) Molto strano. Sospetto, visto il personaggio. O forse è solo concentrato su Sanremo per vendersi ancora un po'. Ero lì con un collega del 118 per un servizio di volontariato, di ritorno da Zoldo Alto e da una visita lampo alla Carolina. Giornata da cartoline peraltro, splendida, e conclusa col recupero di materiali documentali molto interessanti che andranno a far parte del "resto". Colgo qui l'occasione anche per ringraziare il sindaco Luciano Pezzin, incrociato per caso lì al bar.
  •   Mercoledì 7 marzo. Segnalo volentieri la manifestazione che il presidio S. Pietro di Rosà (Bassano, VI) guiderà SABATO 24 MARZO, a Bassano.
    Tutti i particolari QUI.

    Comunicazione di servizio

    Server, housing, e connettività costano. Frequenti queste pagine? Le trovi utili e/o interessanti? Sappi che dipendono totalmente da passione, portafoglio e sacrifici di chi le costruisce. Purtroppo, le proiezioni economiche familiari mi dicono - bollette alla mano - che l'ARCHIVIO dati VAJONT che stai leggendo è probabimente destinato a chiudere baracca... prima del prossimo anniversario. Mentre io mi cerco un altro lavoro (che ho perso in data 31 gennaio) leggetevi a manetta qualche libro e documento.
    Il "lavoro" effettuato fin qui non svanirà certamente, e nemmeno il lavoro di aggiornamento che dal 2003 porto avanti. "Sparirà" temporaneamente, magari, la possibilità (gratuita e senza "Sponsor", si è notato?) di consultarlo. Quindi, dateci sotto. Magari introiettando la testimonianza (del 2005) dell'Avvocato Odoardo Ascari, uno dei protagonisti del famigerato «Processo Vajont» e proprio per questo, nella ricorrenza del "Quarantesimo", nominato cittadino onorario di Longarone per il servizio reso.
    Segnatamente interessante la narrazione che riguarda Mr. Willard J. Turnbull, capo dello U.S. Geological Survey, l'Ente federale che aveva il compito di sorvegliare le condizioni di sicurezza delle più grandi dighe degli Stati Uniti. Cogli occhi di OGGI, certo NON stupisce l'ostruzionismo messo in atto dalla parte mafiosa nel governo (lo stato nello Stato) a guida DC, proprio per NON farlo convocare, come invece richiesto e sollecitato dalle PARTI CIVILI.
    Un saluto.
  •   venerdì 9 marzo 2007...
    (fin che c'è vita, c'è speranza): Udite udite! Da non crederci.
    La giunta regionale della Regione Autonoma FVG vara il provvedimento di ABROGAZIONE del decreto di SGOMBERO «per motivi di sicurezza pubblica» dell'abitato di «Erto Casso», emanato nelle ore immediatamente successive alla catastrofe del 9 ottobre 1963. Lo Stato assente o colpevolmente distratto fece in due giorni quello che avrebbe dovuto fare negli anni precedenti, salvando molte delle 1917 vite.
    "... il destino di Ertani e Cassani, anche dopo il disastro contro cui molti di essi avevano lottato con tutte le proprie forze, fu assai difficile. Ertani e Cassani furono sgomberati a forza dalle loro case l'11 ottobre 1963, due giorni dopo la catastrofe. Le stesse autorità che avevano ignorato per anni i segnali di allarme prima della sciagura, ora evacuavano la popolazione per decreto, a disastro avvenuto".
    [così Stefano Barbacetto, in questo report]
    La "sanatoria" del febbraio 2007 a firma del Governatore FVG Illy, giunge con un notevole ritardo (43 anni e mezzo) a "redimere" l'occupazione abusiva del villaggio ertano da parte degli "irriducibili": di acqua da allora ne è passata parecchia, sotto i ponti e nel "Vajont". A parere dello scrivente comunque, questo provvedimento a scoppio ritardato, tanto dovuto quanto incredibile rischia di aprire la porta a piu' interrogativi di quanti - tecnicamente - ne risolva. Spero solo che si riveli piu' ponderato e civile del famigerato PRECEDENTE dell'11 ottobre '63. Non sono un giurista, nè sono particolarmente ferrato in cavilli burocratici, ma potrebbe essere che la burocrazia non abbia ancora finito di stupirci.
    Ho ancora in mente il caso di qualche anno fa, in cui una ottantenne pensionata, al minimo, venne "beneficiata" da una promessa elettorale del Cavaliere mascarato, ottenendo un "adeguamento" di circa una cinquantina di Euro mensili alla sua magra rendita. Ma pochi mesi piu' tardi, il "castigo" della burocrazia era in agguato: a causa di una "dimenticanza" normativa lo INPS, riscontrando che la poveretta era passata ad "fascia reddituale superiore", le applico' retroattivamente le "nuove norme vigenti". Per farla breve, le venne notificato un procedimento amministrativo in base al quale alla pensionata veniva intimato il pagamento in "restituzione di quanto indebitamente percepito" di - vado a memoria - 8.700 e spicci Euro. Bontà loro, « anche rateizzando»
    0Con precedenti (tutti "italiani"!) di questo tipo, ci mancherebbe solo che adesso qualche altro "organo dello Stato" rendesse nulli o in qualche misura "invalidi" o impugnabili dei normali atti amministrativi svolti dagli Ertocassani (di Erto) nel "dopoVajont". Chessò: matrimoni, compravendite varie, risarcimenti, atti bancari, testamenti eccetera. Con eventuali conseguenze legali e umane tutte da vedersi... Mentre la mente corre ad Andreotti ed alla celebre massima «A pensar male si fa peccato, ma il piu' delle volte, ci si azzecca» (vedi sopra), ho messo alla caccia del documento Alessandro, che mi ha segnalato il fatto sapendo della mia passionaccia per le cose vajontine, e che qui ringrazio ancora. Appena in possesso del documento, lo appiccicherò proprio QUI. Conoscere gli esatti termini di questa delibera sarà COMUNQUE estremamente interessante.
    A margine: il palinsesto serale de "La 7" annunciava per oggi una nuova performance del Fenomeno, stavolta nella veste inedita di "critico cinematografico", e in coppia coll'ex-avvocata di Andreotti (sì, quello prescritto per mafia), la Bongiorno. Questione di feeling?.....
  •   18 marzo. C'entra relativamente poco col "Vajont" in sé, ma c'entra moltissimo col clima in cui le denunce della Merlin dovevano farsi strada su di un foglio che era anche "organo di partito del PCI" . Un documento originale del febbraio 1948 che anticipa di poco le prime "elezioni" politiche di quell'anno in cui votarono per la prima volta in Italia (ed ecco il problema da esorcizzare) anche le DONNE. Il documento all'epoca edito dalla Curia di Udine, è singolarmente attuale secondo me ANCHE rispetto all'attuale diatriba sui "DICO". Dovrebbe notarsi - come da quegli anni ad oggi, le pressioni ecclesiastiche sulla credulità popolare - occorre ricordare il diffuso analfabetismo del tempo, scolastico ma non solo - e negli affari politici italiani (grazie a un agreement fascista), non siano mai venute meno, mascherate da "attaccamento a dei valori". E che "valori" (cristo!).... Leggi qui l'Avviso Sacro Permanente.
    Come volevasi: non sono l'unico a notare certe riproposizioni: un articolo su Repubblica apparso il 4 Aprile 2007 con un'appendice il giorno seguente, sui "Frati Volanti".
  •   21 Marzo. Ancora sul libro «L'onda lunga», il libro del 2003 sul "dopoVajont" della giornalista Lucia Vastano, il libro che costituisce di fatto il seguito - finora mai scritto - di «Sulla pelle viva» e che ne ripercorre (editorialmente) il calvario. In breve tempo esaurito, se ne auspicava la pronta ristampa. Fa male ai mafiosi, fa orrore agli onesti, fa bene alla verità. Dovrebbe essere, a mio avviso, in ogni biblioteca scolastica ed in ogni casa ove la parola dignità ha ancora cittadinanza.
    videoVajontFortognaQuesto libro, ristampato con fondi Regionali culturali FVG a cura del teatro Miela di Trieste, è reperibile anche da qui (a cura di "Cittadini della Memoria") oppure presso la
    libreria FRIULIBRIS, via Piave, 27 33100 Udine - Tel. + Fax 0432 - 25819
    e quindi attraverso la sua rete di associati (chiedi se ce n'è uno nella tua città!).
  •   31 Marzo
    Numerosi aggiornamenti consistenti nell'arricchire di altre foto, ripescate nel frattempo, diversi articoli e pagine pregresse. C'è anche una pagina col resoconto dei lavori effettuati per la ricostruzione al settembre 1964 (che tra poco si arricchirà delle foto) e una pagina colla situazione rischi dell'area di frana.
    Tra i filmati dell'area "Video", invece, inseriti altri files tra cui segnalo «il Cimitero» come lo si trovava prima dello stupro del 2004 (clicca la foto a dx); e uno spezzone dedicato al guru alcolico e «Maestro di Vita». Incrementano i contatti casuali con Istituti universitari da tutto il mondo, e qualcuno mi scrive pure. Allo scopo di incoraggiare questo tipo di scambi, modificate le aree "Scrivimi" evidenziando le ns. possibilità comunicative. L'idea successiva è quella di far sapere a questi Istituti che gradiremmo un supporto da studenti/corsi di lingua italiana per tradurre almeno le pagine chiave (ad es. "Cronologia") in modo da divulgare, con calma e correttamente, la reale successione delle dinamiche del caso Vajont.
    Purtroppo, oltreconfine e sul web persiste tuttora la leggenda/balla infinita del "disastro naturale", mentre qui in Italia, oltre a quello abbiamo altri problemi 'umani'...
  •   COMUNICATO DLF - UDINE LEGGI qui il comunicato del 03 Aprile 2007 col programma di massima definitivo. In data MARTEDI' 10 Aprile 2007, presso il cinema del DLF, in via Cernaia 2 alle ore 20.30, sarà diffusamente presentata la staffetta da parte degli organizzatori.
    L'ingresso LIBERO. Tutta la cittadinanza udinese è invitata all'incontro. Vajont.org sarà presente.

    La staffetta di DLF Udine ha ottenuto finora il patrocinio delle Province e dei Comuni di Udine e di Belluno. Della Rai 3, del Comune di Roma, ed altri. Allo stato, pare che i loro colleghi di Pordenone non ne siano sufficientemente interessati. Pare che il problema sia di ordine "logistico" e burocratico (il percorso in programma NON comprende Pordenone «città», e come Provincia manco esisteva, all'epoca). Ma PN (e Provincia) hanno goduto di immani vantaggi economici, dal «Paese» (leggi: Legge Vajont): sconcertante, ignorante, meschino sul piano umano. Assolutamente indecente su quello ISTITUZIONALE, a mio avviso e sempre per quello che vale. Seguiranno, naturalmente, altri dettagli.

  •   14 aprile. Come ad Erto nel 1960,0 così sul fiume Aragòn si muove una frana (artificiale) di 3,5 milioni di m.c., 5 volte più grossa della PRIMA frana nel lago del Vajont. Unico "sollievo", la minore pendenza di scivolamento.
    Il consorzio di gestione (CHE, Confederaciòn Hidrogràfica del Ebro) nasconde all'opinione pubblica (vi ricorda qualcosa??) la notizia dell'ultimo slittamento, iniziato e rilevato nel giugno 2006. Ma il giornale "El Mundo" riesce a ottenere un documento ufficiale del "Servizio Dighe" spagnolo, allertato dal CHE il 2 giugno scorso. Per dei lavori concernenti un aumento della capacità dell'invaso di Yesa, l'accumulo di 450.000 metri cubici di materiale da riporto (scorie di escavazione) unito ai primi tentativi di variare il livello, scatena in risposta lo slittamento della sponda sinistra. Ancora: ricorda qualcosa?
    Tra l'altro, l'innalzamento delle acque sommergerà 14 km del "Camino de Santiago", percorso annualmente dai pellegrini del santuario. Ora, l'obiettivo è «fermare la montagna». Auguri! Leggi qui (in spagnolo, con cartina) l'articolo di "El Mundo" del 20 Febbraio scorso (240 Kb, PDF). Cliccando invece sull'immagine, verrete sparati sul sito del Comitato "YesaNO!", con altre recenti "foto fotocopia" delle crepe sul Toc del '63. L'affare Yesa a Febbraio interessava già la magistratura spagnola a causa di patenti irregolarità. Ma non è solo quello di Yesa, l'unico "potenziale Vajont" spagnolo... Teneteveli bene a mente, questi nomi: Yesa, e Itoiz (questo in altra regione Pirenaica). Se le proteste, e non solo popolari!!, non riusciranno a fermare per tempo queste opere pazzesche, probabilmente li sentirete nei TG, ...troppo tardi!!
    E come per la SADE al Vajont, "naturalmente", all'opinione pubblica iberica "el CHE" spergiura che "NO PASA NADA"... (Che "non succede niente", e che è tutto "sotto controllo"). Ricorda o no, il Biadene della sera del 9 ottobre??
  •   15 Aprile

    Il piatto piange

    Il reparto dei documenti VIDEO chiude provvisoriamente. E spiace, ma come prevedevasi (vedi piu' sopra, in data 7 Marzo), i nodi $ono venuti al pettine. Dobbiamo quindi ridurre l'esborso e il metodo più immediato ed efficace consta nell'eliminare la parte VIDEO. In settimana verranno valutate altre soluzioni tecniche, meno onerose. Una soluzione "pannicello" sarebbe di caricare i video su Google, YouTube o simili ma, a parte un ulteriore costo a me per "regalarli" e far trasportare attraverso essi pubblicità commerciale, non mi passa nemmeno per la testa. Il frutto del mio impegno deve restare tutt'uno (1 solo archivio di riferimento) e scaricabile liberamente nel PC dell'utente "una tantum", grazie a QT. Almeno così io la penso.0
    Alla prossima.
  •   20 Aprile. Chi segue da tempo questo archivio ricorderà il caso esemplare e annunciato del Vajont-bonsai, quello del ponte crollato durante un collaudo azzardato in Val Tramontina in data 15 dicembre 2004. Ieri si è tenuta a Pordenone la PRIMA UDIENZA preliminare (quasi tre anni dopo) per la comparizione delle parti e dal TG3 regionale FVG ho tratto il filmato che appare qui a lato. Sette i rinviati a giudizio tra costruttori, tecnici e progettisti chiamati a rispondere di disastro colposo e lesioni colpose. Ammesse tutte e quattro le parti civili: ANAS, Provincia di PN e i due Comuni della valle. Stralciata invece la posizione di un impiegato della Provincia che ha scelto (!) il procedimento abbreviato. Prossima udienza, il 10 di Maggio.
    Leggi qui il mio report 2004. Aggiornata anche la pagina delle adesioni istituzionali alla staffetta.
    Area RUFFIANI SHOW ('Find your $tronzo'): recuperata tramite una lettrice longaronese una intera pagina del Gazzettino locale del 16 Aprile scorso con l'ennesima marchetta tra amigos. Scremate le cazzate, le foto d'archivio e gli spazi bianchi, l'unico motivo del paginone totalmente aggratis sta in tre righe: a) centomila copie vendute (Corona dixit) di Fantasmi, b) il prossimo parto "Cani, camosci & cùculi" in libreria a Natale, e c) che è in cantiere la seconda dose della storia lisergica di Neve, l'eroina solubile: in sostanza, il sequel de "L'ombra del ruttone".

    Per riprendere speranza e volare decisamente piu' alto, è ora pronta la pagina online del «Proyecto Zaragoza 2008 FNCA», un approccio nuovo, dovuto e umanistico focalizzato ai DANNI alle popolazioni native dovuti ai progetti di grandi invasi nel mondo. Questo fenomeno ha coinvolto e affligge - in totale assenza di informazioni - parecchie decine di MILIONI di persone. Il Vajont è ovviamente presente, unico nella sua categoria, unico italiano e - udite! - viene definito ufficialmente e per la prima volta a livello mondiale per quello che e' da 44 anni: una Catastrofe Artificiale provocata da Tecnici. Per chi conosce il monologo teatrale di Marco Paolini questo non dovrebbe essere una novità, ma posso assicurare che fuori dall'Italia è equivale a uno SCOOP: leggi qui il progetto FNCA.
    L'EXPO 2008 di Saragozza che accoglierà primariamente la II° Conferenza Internazionale su "Acqua e Sviluppo sostenibile" e in cui assicurano la partecipazione oltre 70 Paesi durerà tre mesi, dal 14 Giugno al 14 Settembre 2008.
    La mostra fotografica (che genererà anche un libro coi casi di studio) a chiusura dell'EXPO diverrà un evento internazionale, nel senso che girerà per il mondo in altre esposizioni PUBBLICHE similari. Memoria permanente e NOMADE, insomma.

  •   22 Aprile
    L'Italia è decisamente una Repubblica democratica fondata SULL'EQUIVOCO. Ne ero convinto da molto prima di dedicarmi al Vajont, ne sono definitivamente certo da tempo, e un recente e amaro articolo di Curzio Maltese me lo sottolinea. E ogni volta, come sta scritto a inizio pagina, «mi vergogno di essere italiano». Non è un gran vivere in Italia se non sei mafioso, parente, amichetto o elettore di mafiosi e loro sodali (sono esperienze personali). Immaginiamoci i sopravvissuti al Vajont e i loro familiari; le Ustiche, le altre stragi impunite, e non ultime quelle definite "di lavoro"...
  •   23 Aprile. Colpisce l'immaginario collettivo un infelice articolo di Mario Pirani sul quotidiano "La Repubblica" a tema "sanità", un tema assolutamente 'Vajont-compatibile' sotto molti aspetti. Loredana, stimata operatrice del settore da molti anni, rileva alcune incongruenze e dice la sua, argomentando. Pirani, solitamente piu' attento e interessante nelle sue illustrazioni (vedi la storia di Malnisio), stavolta mostra la corda e alcuni precisi LIMITI cognitivi e/o culturali. Immediata la risposta dei lettori "del ramo", e chiosata da Pirani il giorno seguente.
  •   25 Aprile, giornata della Resistenza. Oggi, Resistenza alle mafie. Queste, ad esempio. E questa che stai per ascoltare, ad esempio.
  • lo scrittore di Racalmuto soleva suddividere il genere umano in quattro categorie: Uomini, mezzi uomini, omminicchi e quaquaracqua  1° Maggio, «festa del Lavoro». Preferisco "festeggiare" (da disoccupato) ricordando i morti (di mafia) del 1° Maggio 1946 a Portella della Ginestra, solo 11 della infinita strage di mafia di cui - secondo Storia e logica - il Vajont costituisce il capolavoro. Peccato solo che per tutta una serie di inerzie "culturali", le varie realtà ANTIMAFIA debbano ancora risvegliarsi dal torpore e rendersene conto come i polli di Renzo: la cosiddetta mafia e la confraternita che generò (e gestì poi) "il Vajont" sono in realtà la medesima cosa, possa questo piacere o no.
    E operano quotidianamente.
  •   6 Maggio. Sapore "Vajont": ancora allarme ospedaliero ieri per 8 vittime "di malasanità". Ancora Loredana sull'argomento, per chiamare le cose col loro nome: «associazione a delinquere di stampo mafioso». E ieri se ne andava l'ex ministro Mario Tanassi, il "simbolo" (assieme a Leone e Gui) di uno dei massimi scandali della prima Repubblica arraffona e tangentara DC (quella appassionatamente e cinicamente difesa da Aldo Moro in un memorabile discorso). Ne leggiamo (e lo conserviamo) nell'articolo a firma Filippo Ceccarelli.
    E oggi?? oggi la Lockeed (più costosa che mai) RITORNA, e più che mai a spese dell'italico contribuente IGNARO, a cura di un governo che si supponeva "di svolta". 135 caccia 'stealth' Lockeed (cacciabombardieri d'attacco), per 13 MILIARDI di euro, INIZIALI, in un contratto firmato furtivamente il 7 febbraio da un esponente DS del governo Prodi. Leggi qui l'articolo di Dario Fo su "L'Unità". Povero Tanassi, in fondo; fatte le dovute proporzioni - Tanassi non aveva 'che 42 morti' sulla coscienza - egli fu 'il Biadene' della situazione del suo tempo. Ma poveri (molto più poveri) tutti noi in concreto: il vero "tesoretto" qualcuno lo ha dedicato agli USA.
    E ogni volta, come ricordo a me stesso a inizio pagina, io «mi vergogno di essere italiano», in questo paese senza Memorie (o dignità, fate un po' voi), e del piu' elementare buon senso. (E ci si preoccupa invece di "Family day"...)

    Reparto Memoria: due giorni fa, e assolutamente per caso, ho trovato durante una ricerca il sito degli Scouts ASCI di Treviso, con alcuni documenti che testimoniano la loro parte di impegno nei soccorsi. Se si è letto dei Vigili del Fuoco, ci si farà un'idea di cosa si trovarono a gestire quei ragazzi che assieme ai militari di leva che andarono a scavare, si occuparono dei vivi e dei morti. Alcuni soccorritori in seguito hanno avuto bisogno di cure psicologiche (assistenza che invece non ebbero né prima, né poi i sopravvissuti)... e un giovane militare si è suicidato: non ha retto quello che vedeva. Anche per cose come queste, ma non solo, a mio parere non è assolutamente accettabile dover sopportare (oggi) ANCHE le cialtronate di un Corona, o le menzogne schifose del suo degno collega longaronese pagato dai contribuenti. Mi sono accorto infine, frugando in "archivio" che c'è parecchio materiale da lavorare e da inserire, tra non molto, in due speciali contenitori: quello delle [ Cazzate ] e quello delle [ Curiosità ].Percorso Staffetta!!

  •   12 Maggio. Il buon Gasparini (DLF) mi ha fornito il percorso dettagliato della staffetta. Il tempo di lavorarlo, e sarà online. Aggiornamento parziale nelle "Cazzate": nella stessa "rivista" due versioni del Vajont divergenti tra loro ed una davvero sconcertante, a cura di altri PRESUNTI "professionisti" della Comunicazione.
  •   13 Maggio. Come previsto, è disponibile la "ROAD MAP" della STAFFETTA. I camper di supporto saranno 12. Per visualizzare i materiali, cliccare sull'immagine a destra, oppure QUI.
    Aggiunto nella sezione "Libri" (buona roba da leggere) un libriccino sulla pratica della fluitazione, antico mestiere tradizionale delle valli boschive. Leggi qui in HTML (parecchie foto, ci mette un po') o scarica in PDF (3 MB). Arricchito il capitolo "Concorso del 40°" colla lista dei beneficiati e due articoli accessori.
  • 0

    3 Giugno 2007. Domani, alle 16.30 la delegazione dei Cittadini per la Memoria verrà ricevuta dal Presidente Napolitano a coronamento di due anni di silenziosa e tenace raccolta firme 'porta_a_porta'. Davvero encomiabile l'impegno del DLF e davvero confortanti gli incontri colle amministrazioni toccate lungo il percorso. Tranne ("naturalmente") gli "amministratori" longaronesi, che si sono ben guardati dal mettere il naso fuori dal portone, rivelando - una volta di piu'? - di quale pasta siano fatti veramente. Tutti (tutti!) i loro "colleghi" e la gente comune, vedendo i manifesti che recano impresso gli "aderenti" a questa corsa di impegno civile si sono meravigliati, ed in un paio di casi decisamente costernati, di non vedere/trovare tracce di Palazzo Mazzolà (il Municipio di Longarone) e nemmeno della "regione Veneto". Ma i fatti, come si dice, «parlano da soli».
    Avrò modo di tornare diffusamente sull'argomento in sede di bilancio dell'evento.
    Non resta che la soddisfazione - stanti gli ostacoli sul cammino di questa iniziativa trasparente e popolare - di mantenere una promessa, e di vedere uomini e donne di buona volontà profondersi in uno sforzo comune; di vedere e constatare solidarietà spontanee che danno esattamente la misura della sostanziale differenza che corre, a dire, con determinati personaggi.
    0Nella tappa/partenza di Erto, ho (abbiamo, con DLF Udine) avuto pure un "incontro ravvicinato coll'Arti$ta Corona". Devo dire che è stato interessante. Molto interessante; e non tanto sul piano dei contenuti/polemiche che contraddistinguono i nostri (miei e suoi) percorsi di Memoria e rispettive finalità, quanto sull'uso strumentale che un mafioso longaronese [sindaco De Cesero, per non far nomi] - col fattivo aiuto di un brillante studio legale [Paniz, sempre per non far nomi] - ha cercato di fare qualche giorno fa del Fenomeno, cercando di blandirlo e di stimolarlo a firmare una querela già preconfezionata [da Paniz, e che NON ha firmato, ma portato a casa per 'pensarci'] e dandogli come esca una piccola bugia clamorosa ("Ha già TANTE denunce!!", ...in realtà solo *due*). Più interessante ancora l'obiettivo prefigurato ed espresso dal Paniz leguleio (che è l'avvocato e sodale del Comune mafioso di Longarone) e riferitomi (testuale) da Corona: "Qui si possono spillare un po' di soldi". Dal sottoscritto, ovviamente....
    Ah! Seguiranno tra non molto i miei pensieri, parole e soprattutto un paio di "opere" incentrate sull'argomento. Promesso!
    Al che, ho subito suggerito a Mauro (chiedeteglielo!!) di querelarmi - se si sente offeso - senza indugio.
    E promettendogli, serenamente, che «se andiamo in tribunale io e te, e per caso vinco, ti chiederò di DANNI, "due Euro per ogni copia dei tuoi libri che "DICI nelle interviste di AVER VENDUTO"» (nell'ultima che ho visto in giro, aveva 'sparato' "800.000 copie"). Ahahahahah !!!
    Per intanto, ai più scettici, e in particolare dedicata ai mafiosi Paniz & De Cesero, propongo questa istantanea scattata in questo "colloquio" del 31 maggio 2007, a Erto, Italia, verso le 20.00 in un pubblico esercizio tra il cui pubblico v'erano in quel momento anche due delle 'figlie ufficiali' di Mr. Corona (spesso dimentica Martina, la *primogenita* dei *4*). La foto dovrebbe perlomeno dimostrare che "ci si frequenta" e che tra noi si discute, ci conosciamo. E - udite udite! - pare che dei due sia io, quello che NON racconta balle, come ha ammesso apertamente davanti a testimoni il Nostro/Mostro in bandana (guadagnandosi presso di me - in via assolutamente temporanea, almeno! - qualche punticino). Ergo...

    Tornando a cose piu' interessanti: pubblico oggi un documento - tratto da un libro - su un'altra realtà resistente che abbiamo doverosamente toccato e abbracciato strada facendo verso Roma: il presidio S. Pietro di Rosà, che sta tra Bassano e Cittadella, Italia. Leggi qui.
    Leggere fa bene. E leggere di un po' di MAFIA del NordEst puo' fare (riflettere?) meglio.

  •   10 Giugno.
    Bilancio della STAFFETTA.
    Versione sintetica: successo totale della iniziativa. Chi ha donato la propria firma ora sa che la sua adesione è stata recapitata a destino. Senza meno impressionante (per me, non più sportivo praticante da qualche anno) la prestazione degli atleti volontari del gruppo podistico DLF Udine: puntuali come orologi svizzeri ai cambi, con tendenza ad anticipare costantemente i tempi previsti dalla tabella di marcia. Come si dice, "ci hanno messo il cuore" davvero. E come da "programma" sono stati accolti al loro arrivo a Roma da don Luigi Ciotti, il prete antimafia.
    Nonostante diverse pressioni avverse e sotterranee (ricordate che in queste pagine io scrivo, e parlo, di mafia? notate anche le assenze istituzionali - o supposte tali - venezian/longaron/pordenonesi dal manifesto della staffetta?), una delegazione composta da Carolina Teza, Vastano Lucia e Gasparini Claudio (DLF) è stata ricevuta ed ascoltata in Quirinale come dagli accordi intercorsi collo staff del presidente. È mancata solo la presenza fisica del presidente Napolitano, circostanza che io posso immediatamente interpretare come uno schiaffo (un altro schiaffo!) a gente incolpevole, le cui singole storie e le cui istanze (che questo sito tra altre cose pubblica) erano ben note da tempo agli organi preposti. Uno per tutti la DIGOS, presente con numeroso personale anche al momento della partenza da Udine ed in forze - causa la concomitante visita romana di Bush - attorno al Quirinale.
    Pertanto, dopo almeno un paio d'anni di raccolta firme e di un anno di organizzazione della staffetta per recapitarle, che lo staff del Quirinale si sia fatto infinocchiare dalle pressioni, dalla descrizione pilotata degli amici e padrini di un sindaco pluri-delinquente [De Cesero Pierluigi] che nella vita copre e coltiva determinati interessi acquisiti, questo scivolone istituzionale lascia un po' con l'amaro in bocca ma "ci sta" tutto.

    Malgrado tutto questo, il funzionario Alberto Ruffo, funzionario dell'Ufficio per gli Affari Interni del Presidente della Repubblica decisamente e visibilmente prevenuto dalle suddette "informazioni" targate diciamo "De Cesero" si è dovuto ricredere. Dopo i dieci minuti iniziali di colloquio, e preso via via atto della evidente realtà che aveva di fronte e della gaffe immensa in cui erano caduti (omettendo fino a quel momento di sentire ANCHE l'altra campana) l'atteggiamento è radicalmente cambiato, ma il suo imbarazzo non ha sanato lo SFREGIO. L'incontro è durato all'incirca un'ora e mezza in un clima di crescente comprensione.
    È quindi stata data ogni garanzia che verrà data ogni soddisfazione (Ruffo dixit, per quello che vale) per quanto riguarda la parte di competenza istituzionale del Quirinale e il commiato si è svolto nel più totale RISPETTO e CORDIALITA'. Non resta ora che attendere il gesto (e la risposta ufficiale) di Giorgio Napolitano, cosa di cui nessuno di noi - a questo punto - dubita...

    Io non ero presente, avendo per mia scelta seguito fisicamente la staffetta dalla partenza udinese solo fino alla tappa del presidio S. Pietro. Ma avrò modo di tornare sull'argomento a tempo debito. Quello che posso anticipare è che la parte di competenza parlamentare: a) ufficializzare con un ddl il 9 ottobre come "Giornata della Memoria delle vittime del Vajont", b) fare la richiesta ufficiale ad editori ed autori dei libri di testo della scuola dell'obbligo di voler inserire la "vera" storia del Vajont, non omettendo i veri responsabili della strage) è stata fatta propria da alcuni parlamentari. E anche in questo caso, occorrerà attendere.
    Quello che invece conta, concludendo, è che contro ogni manovra fatta da coloro che fin dall'inizio hanno a vario titolo osteggiato, ostacolato, denigrato dapprima la raccolta firme (la serratura della casella postale 26 nell'ufficio postale di Longarone fu sabotata con l'Attak già dopo pochi giorni dalla sua attivazione) e poi preso posizione in varia maniera contro questo sforzo («raccoglieranno anche un milione di firme, ma non qui«, sindacomafia dixit), questo impegno - per quanto sta a "Cittadini della Memoria" - ha ottenuto il risultato che ci si era prefissi.
    Quando ci saranno novità dal versante Quirinale, le riporterò in questa pagina. Mi rimangono da elaborare ed impaginare svariate immagini (e storie) di quello che ho visto, e soprattutto di quelli che NON ho visto. Purtroppo, una mia attuale e temporanea "occupazione" lavorativa mi rende oltremodo difficile dedicare a queste cose tutto il tempo che vorrei. Unica soddisfazione, sapere che ora anche sul Colle forse (molto forse!) abbiano preso le misure dell'amministrazione longaronese e dei personaggi che la "promuovono": a mio parere, come da copione da questi miserabili non ci si poteva attendere altro.
    Altra soddisfazione ancora: ho sbloccato l'erogazione dei filmati, avendo risolto il problema 'a monte'.
    Alla prossima.

  •   24 GIUGNO
    Notizia: stacco la spina (mi prendo un paio di settimane di "vacanza") e mi sposto tra i monti per ricerche storiche e documentali. Di conseguenza, gli aggiornamenti che qui si stanno accumulando verranno messi online al mio ritorno.
    Chi mi cerca, mi puo' trovare in questo periodo dalle parti di Longarone ed Erto. Il mio cell è sempre il 339 - 6503360.
    Intanto, prima di mettermi in viaggio "verso casa" metto online il resoconto tecnico inviatomi dal responsabile tecnico della "Staffetta della Memoria". Interessantissimo sotto il profilo documentale e civico anche l'intervento del Giudice (oggi Procuratore generale nel NordOvest) Giancarlo Caselli, che parla di mafia & politica a Belluno lo scorso dicembre. Il resto del sito è comunque piu' che sufficiente per poter passare il tempo durante la mia (fisica) assenza da questa postazione.
  •   29 Giugno.
    Brevissimo rientro alla base per partecipare alla serata di incontro ANTICORRUZIONE coll'amico Elio Veltri (in rappresentanza di O. Beha, B. Grillo, ed altri) presso la libreria Feltrinelli di Udine sotto il patrocinio e l'organizzazione di "Movimento Italia Onesta" - Udine. E mentre in area Vajont vengono raccolti materiali e testimonianze di pertinenza del «PROGETTO ZARAGOZA 2008», da Longarone mi comunicano che appare un bell'articolo con un'intervista alla ricercatrice spagnola Marisancho Menjòn-Ruiz, coordinatrice dell'Expo FNCA, (Federaciòn Nueva Cultura del Agua) che illustra gli scopi dell'iniziativa sul Gazzettino, edizione bellunese. Si puo' leggerlo QUI.
    Due giorni fa, intanto, l'informatore della Memoria ertano nonché "cittadino della Memoria" Italo Filippin ha convocato le "istituzioni" interessate al tema Vajont presso un locale di Erto per presentar loro formalmente la scrittrice Menjòn-Ruiz e la coppia di fotografi italo-norvegese che nel progetto internazionale cura le riprese video e la parte fotografica del "Vajont". C'erano i sindaci di Erto, Castellavazzo, il signorino/califfo di Longarone, Toni Sirena e consorte, pure i "due" vertici dei comitati pro-sopravvissuti; e immancabilmente il (ba)Lord Migotti, oggi - udite! - 'portavoce' ufficiale ANCHE di questi 'ex-antagonisti', e 'naturalmente' presidente della assosuperstiti artificiale comunale (e fedele zio tom in altre pseudo"istituzioni-mangiatoia").

    truogoloMaiali Le cronache narrano che per poco tempo era stata presente pure la povera Coletti (quella a suo tempo sfrattata e offesa dal sindaco), ma lo staff di FNCA non l'ha proprio vista. C'era in compenso lo stoico "vice presidente" Gino Mazzorana (quello denunciato e poi umiliato pubblicamente dalla coppia sindaco & Migotti) a 'rappresentarla'.
    Bene, qui la vera notizia sta in un particolare: dal '64 a oggi l'ottimo Guglielmo Cornaviera si batte (tra altri temi) per il riconoscimento del diritto di circa 400 famiglie totalmente estinte - e per questo "trascurate" dai riconosciuti colpevoli e dal processo - ad un qualche risarcimento postumo. Dopo 44 anni di «operoso oblio» e diciamo così di "operazioni trasversali" e opposte da parte delle varie amministrazioni longaronesi targate DC/mafia, risulta estremamente singolare che l'innovativa amministrazione mafio/DC* di oggi si mostri "paladina" di questa "battaglia" che non è certamente nelle sue corde. Ma come la storia del Vajont illustra, se c'è da raccattare soldi e/o mettere il proprio cappello su iniziative altrui, non c'è alcun problema. Qui riescono persino a cooptare (rectius: incul ...includere) al rimorchio del proprio truogolo (vedi foto d'archivio) le tre associazioni "come un sol uomo", impresa mai riuscita a memoria d'uomo! Siamo al delirio, o quantomeno alla quadratura del cerchio (rectius: "circo").

    È appena il caso di ricordare che per la questione "staffetta" e prima ancora per la "raccolta firme" eravamo stati messi sotto il microscopio da parte della DIGOS (bellunese e pordenonese) allo scopo di accertare che per nessun motivo i Cittadini della Memoria "lo facessero cercando magari SOLDI"** (testuale).
    E quando c'è rischio di "spillare soldi" (vedi piu' sopra, le "pressioni" su Corona) qualsiasi associazione a delinquere che sia degna di questo nome scalda lesta i motori. Come diceva Falcone buonanima, «... seguite i soldi».
    Atrocemente penoso, e rivelatore, è che per incardinare questa incredibile commedia si arrivi oggi a sfruttare persino il malridotto G. Cornaviera - uscito di recente dal suo secondo infarto - per usare lui, e tutti gli altri "vertici della Memoria" (che fino a prova contraria ne sono altamente strafregati della "storia delle 400 famiglie" per oltre 40 anni) come provvidenziali foglie di fico per quest'ultima e sagace operazione buro-lucrativa.
    Un'operazione apparentemente "pro-Memoria" che emana invece a mio parere, visti da tempo all'opera i "protagonisti" principali, solo un laido lezzo di opportunismo ritardato: un perfetto inciucio alla longaronese. Ma per poter discernere tutto questo ed affibbiare ad ogni cosa il suo vero appellativo, io credo occorra a monte un ingrediente basico e sempre piu' raro: la "dignità".
    Dote innata o coltivata, che manca palesemente a parecchi popolari personaggi, del "Vajont pubblico" e nazionale. Una possibile giustificazione per questo tipo di comportamenti a favore degli attuali eredi di coloro che trucidarono (anche) la loro famiglia, potrebbe essere quella che bruscamente vennero a mancar loro i genitori: quelli che se solo avessero potuto, avrebbero certamente desiderato un altro destino, per poter avere il tempo di trasmetterla in eredità «anche» ai loro figli. Ma tant'è.
    Per mio conto, se ne registra chiaramente il risultato: a Longarone la mafia vince per abbandono (degli 'avversari').

    Note*.
    * = DC: De_Cesero

    ** = Non resta da chiedersi come mai una DIGOS (l'una o l'altra) non intervengano a radiografare anche questi torbidi personaggi e i loro obiettivi, lasciandomi intendere - come già scrisse Brecht - che in taluni luoghi e situazioni si applichino due pesi e due "misure" (o piu' di due), e si lasci correre ...per usare un eufemismo.

  •   014 luglio (festa dell'indipendenza naz. francese). Vajont contemporanei: S. Giuliano di Puglia (che pero' sta in Molise). Emessa la sentenza sul crollo della scuola Jovine (altro abuso edilizio come la diga oggetto di queste pagine). Sei gli imputati, E NESSUN COLPEVOLE. Esattamente come per il processo "Vajont" (di 1° grado).... la "natura crudele", la "fatalità", il "terremoto" sarebbero insomma da considerarsi le uniche cause (la sola "causa") del disastro. Come italiano mi ripugna, e come curatore di queste pagine MI VERGOGNO di dover leggere questo tipo di notizie. Le sentenze vanno rispettate, anche se ti fanno vomitare. Come gli "operatori" del settore, non resta che aspettare di leggere le MOTIVAZIONI.
    Un pensiero a 27 famiglie (28 con quella della maestra, morta sul lavoro) tra cui quella dell'ex-sindaco che autorizzò colle sue firme quell'azzardo cementizio. Che se - come imputato - è al settimo cielo, in quanto 'ex-padre' io non lo credo assolutamente. Al di là di quello che dicono o scrivono gli avvocati, solo lui "sa" la sua parte di "verità" e per portarne il peso avrà a disposizione il resto della vita. Il PM Magrone non se la sente - leggo oggi - dopo una sentenza come questa di trascinare le famiglie delle vittime per altri anni nelle aule di tribunale, con esiti incerti. Io sono di parere totalmente OPPOSTO, ma non faccio testo. Ora manca solo che condannino le 27 famiglie - tra cui quella dell'ex-sindaco (qui nella veste conflittuale di "parte civile" a chiedere GIUSTIZIA contro se stesso!) a pagare e dividersi le spese processuali, come avvenne per le famiglie dei familiari della strage di Ustica.
    Come ha fatto l'Italia a divenire così BASTARDA?? A maggior ragione, leggersi un po' di materiale Vajont (e correlati) ... aiuta a capirlo, se non proprio a farsene una "ragione". Io offro una traccia: ci fu una volta (nel 1946) una "amnistia" letale che portava (!) la firma di Palmiro Togliatti e che lascio' il MARCIO dov'era, nelle Istituzioni. Ne discese - tra mille altre schifezze LEGALIZZATE - pure la realizzazione del "Grande Vajont" (con tutte le sue conseguenze, anche in giurisprudenza). Seconda grossa lezione di impunità agli italiani tutti. E per ora, mi fermo qui.
    Sì: il signor Giorgio Napolitano dovrà abituarsi, obtorto collo, a specializzarsi in scuse pubbliche (che in quanto "Cittadini della Memoria" ....stiamo ancora aspettando). Non gli rimane, e non CI RIMANE molto altro, nei vari "dopo" che ci affliggono da 60 anni.
  •   20 Luglio.
    Ieri era il quindicesimo anniversario della strage di via D'Amelio, a Palermo, ove persero la vita il giudice Borsellino ed alcuni agenti della sua scorta. E non a caso, in questo stesso giorno, in tutta Italia, ha debuttato la raccolta firme del movimento www.listacivicanazionale.it.
    Intervista a Mario PozzobonCome CITTADINI e in quanto tra i membri fondatori, tempo fa, del movimento "Italia onesta" di Udine che oggi fa parte del nuovo network, il sottoscritto e Loredana Trevisani erano in Piazza Matteotti a Udine a raccogliere le firme per il «Manifesto per la riforma della Politica» (sulla base dell'Art. 49 della Costituzione) per il recupero dei fondamentali valori della politica, a partire ad esempio dalla espulsione dalla vita politica di questo Paese dei parlamentari condannati in via definitiva (per vari reati) che siedono in parlamento a fare leggi (per noi!), che sono poi i primi a violare.
    Siamo i due sulla destra: nella foto, il tavolo udinese che (in contemporanea con 100 altre piazze su tutto il territorio nazionale) ha debuttato raccogliendo un gran numero di consensi (leggi: FIRME!) tra i passanti di un torrido pomeriggio. Particolarmente significativa la percentuale di GIOVANI, e questo conforta non poco! Ovviamente, ci saranno numerose repliche soprattutto in vista della manifestazione nazionale del 6 ottobre prossimo per cui stiamo organizzando un pullman. Tutte le info, su www.beppegrillo.it (Vaffanculo Day, 8 settembre) e su www.listacivicanazionale.it (6 ottobre, piazza Farnese, Roma!). Elio Veltri e Beppe Grillo sono tra i primi firmatari di questa iniziativa. Per semplice coincidenza, "Vajont.org" ha messo a disposizione di quest'idea "uomini, donne e suppellettili" a Udine. (E i suoi mezzi multimediali).
    Beppe Grillo ha scelto per il "Vaffanculo Day" l'8 settembre. Io ricordo che il 15 settembre (1943), subito prima di fuggire in Svizzera, "l'imprenditore prestato alla politica" e faccendiere Giuseppe Volpi si faceva una "leggina ad personam" per poter mettere le mani sul monopolio (che già peraltro deteneva) delle acque del Piave, eccetera, anche nel "dopo Duce" di cui era ministro (vedi Cronologia).
    Vistene le conseguenze, per il "mio" VAffanculo-Day indicherei piuttosto il 9 ottobre e le farse LONGARONESI! Ergo, comincio a mandare pubblicamente VAFFANCULO di tutto cuore, ORA e QUI, il sindaco vigliacco e malavitoso di Longarone. Per non sbagliarmi per difetto, aggiungo volentieri anche il suo PREDECESSORE: questi IPOCRITI si sono particolarmente distinti nella copertura (RECIPROCA) di ogni sorta di porcherie e malefatte del "dopo Vajont". L'allievo, poi, ha superato di gran lunga come ipocrisia e cinismo, il Maestro. Amen.

    Get QuickTime free - scarica gratis Quick Time!!Sentitissime e DOVEROSE dediche a parte, aggiornata la pagina dei VIDEO Vajont con l'inserimento dell'intervista (vedi foto, sono 63 MB) al superstite e Cittadino della Memoria Mario Pozzobon.
    Ricordo agli ultimi arrivati che i materiali multimediali di VAJONT.ORG sono e saranno SEMPRE prodotti - PER MIA SCELTA TECNICA - col player gratuito "Quick Time" di Apple: finché non affiancherò loro, col tempo, altrettanti files in ".mp4", si consiglia di adeguarsi.

  •   29 luglio. Vengo a sapere che a Longarone il sindaco e i suoi reggicoda avevano propagato la notizia che il pastore tetesco sarebbe sceso dal cielo a benedire loro, ed il Cimitero della (loro) Vergogna durante la fase di rientro dalla vacanza alpestre. Grandi preparativi, brillantine e lucidi da scarpe. Prelati, lacché, ovviamente tutto un parterre di individui che NULLA hanno a che vedere coi morti veri (o sono in generale personaggi totalmente assurdi) ma... l'erede di Pietro li ha lasciati col torcicollo e il cerone sorvolandoli a distanza di sicurezza e filando diritto verso la base aerea militare di Istrana (TV) ove lo attendeva l'aviogetto per tornare in Ditta.
    Par di vederli, i mafio$i della Fiera della Memoria "fai da te" col naso per aria, fotografi, bigotte e tutto.... Peccato, buona la prossima!! Tornando alle cose serie: Vajont-Itoiz, Itoiz = Vajont: mia traduzione della parte "Vajont" del sito spagnolo www.itoizstop.org. Da leggersi in spagnolo (ma i diagrammi, foto e filmati sono in italiano) anche: www.yesano.com.

    Questi sono degli autentici Vajont attualmente in corso d'opera, come accennato piu' sopra. Ricordateveli, questi nomi. Ottime mete per un turismo "da paura", altro che la frana di Erto: Yesa prevede un bacino di raccolta che è TRE VOLTE l'invaso della SADE (che ricordiamo avesse a regime 160 milioni di metri cubi d'acqua). E tre milioni e mezzo di mc. di frana (come quella di Pontesei) sono già caduti, ma per fortuna di tutti colla diga pressoché VUOTA. Ma il sindaco (bastardo?) di Aoiz - un paese di 2.100 abitanti che in caso di rottura di QUESTA diga o sua tracimazione si trova a meno di tre MINUTI dall'onda - ebbe il coraggio di chiedere a Micaela Coletti (invitata dalla opposizione comunale locale raccontare la sua storia del paesino nei Pirenei nel 2004): «Con quale diritto, TU vieni oggi a spaventare la mia gente?».
    Gemelliamolo col suo indegno collega longaronese, o anche con quell'altro, quello di Alba Julia, in Romania: sindaci MAFIOSI e malavitosi di tutto il mondo, UNITEVI.
    (Tutte cose, queste, che sapevate già, no? da giornali e TV. E' "naturale"...)
    Recuperato e inserito online anche un filmato del 1966 che mostra rare immagini della mancata ricostruzione (dopo tre anni) di Longarone. "Vajont 1966", sta in fondo al reparto "video".
    A colori, dura circa 15 minuti. Prezioso in quanto mostra anche brevemente il "muro della Vergogna" sulla sella di S. Osvaldo, poi demolito (o meglio, smantellato) nel 1998.

  •   7 agosto. Oggi ho messo in rete lo statuto (e la relativa "presentazione" del sindaco) della loffia, loffissima "Fondazione Vajont 9 ottobre 1963 Onlus", di cui il sindaco in carica è/diventa automaticamente "presidente" e di cui il suo mentore (il losco De Lorenzi) è "segretario" formale ed eminenza grigia. Una prestigiosa mangiatoia/carrozzone che sfrutta i vantaggi fiscali della normativa "no Profit" di cui non puo' NON far parte la "crema" del circo longaronese: san Bratti (ex sindaco trentennale) lascia il posto di "vice" nientepopodimeno che a... Renato Migotti. Per «incompatibilità», dovendo altrimenti interpretare il ruolo di richiedente e contemporaneamente magari di "elargitore" di fondi (in quanto membro direttivo di CaRiVerona Fondazione)... all'allegro carrozzone sotto il controllo "diretto" di De Lorenzi/Mangiafuoco.
    Un capolavoro, davvero. Il subentro di un semplice "ricattatore" di Sopravvissuti, invece, a mio parere risolve ampiamente il problema «compatibilità». Nel senso che dal mio punto di vista compatisco (nel senso che mi fa molta piu' pieta', molta piu' pena, nel senso di SCHIFO, un) Migotti molto, molto più di Bratti....
  •   8 agosto. Anniversario della strage di Marcinelle (Belgio, miniera). Due giorni fa (1945) Hiroshima. Domani (1945), Nagasaki.
  • 00  11 Agosto. Un grande passo x Corona, un piccolo passo x l'Umanità.
    Due giorni fa, il Fenomeno ha "presentato" un suo libro a Lignano, come l'anno scorso. Stavolta c'ero anch'io, e coi mezzi multimediali recentemente acquisiti. Pare che le critiche mossegli (vedi in cima a questa pagina) abbiano sortito uno straordinario effetto. Mauro Corona, davanti a centinaia di persone, pare intenda affrancarsi dallo stereotipo che finora ha perseguito (sopravvissuto, superstite, etc.). Ha annunciato in diretta che (I fantasmi di pietra) «sarà L'ULTIMO SUO LIBRO che farà riferimento e/o conterrà la parola 'Vajont'». D'ora in avanti, saranno esclusivamente "libri inventati".
    Non resta che attendere, dunque.
    Battersi 'senza doping' sullo stesso piano di un Tolkien o di una Rowling (perché di questo si parla) non potrà che fargli BENE. Non ha fatto (ancora) ammenda delle cazzate galattiche e delle autentiche BOIATE prodotte finora, né ha chiesto scusa - in maniera inequivocabile - a chi ha ferito e svillaneggiato per troppi anni, ma direi che ha (finalmente) imboccato la via della libertà dalla DIPENDENZA che (forse) altri gli cucirono addosso, ma di cui ha approfittato a mani basse fino ad OGGI. Era l'anniversario suo (57 anni, «portati male, perché "vissuti male"») e di Nagasaki (1945) assieme. Nel suo caso, e visto l'impegno preso (andrà avanti comunque l'«onda lunga» della credulità popolare che ha sfruttata finora) non posso che augurargli "cento di questi giorni".
    Va da sé che, in questi nuovi termini e visto che da tempo mi invita ad Erto, ho in progetto di fargli un'intervista "vera", con domande "vere", non appena i rispettivi impegni lo permetteranno. Intanto, date un'occhiata al breve filmato cliccando sull'immagine a dx. Fa parte di oltre un'ora di registrazione, sono 4,1 MB. Richiede Quick Time.
    Altri articoli sul meeting promozionale, qui, annuncio e anche qui, epilogo e ammissione di "averci marciato" e venduto parecchio, colla mitologia del "superstite". (E domani è un altro giorno....)
  •   12 Agosto, 63° anniversario della strage nazista di S. Anna di Stazzema.
    Un articolo 'ferragostano' sulla Repubblica di oggi a firma di Fabrizio Ravelli ripropone come "figure di riferimento" due impostori all'opinione pubblica. Chi si è perso questo frutto dell'ingegno che annuncia - fra l'altro - che il camminamento del coronamento della diga è da oggi percorribile per tutta la sua lunghezza, puo' leggerlo QUI, con il commento mio e di Loredana Trevisani.
    Domani, o nelle settimane a seguire, "la Repubblica" si interesserà, magari, anche di aspetti piu' pregnanti e meno mondani? Come la mafia locale, il Cimitero raso al suolo, o il discorso "scuse" dal Quirinale? (che finora non dà segno di sé).
  •   21 Agosto. Aggiornata l'area video coi filmati della situazione di Yesa, e inserito i ritagli dei giornali per la Staffetta della Memoria.
    Nuovi video anche nell'area cimitero
  •   23 Agosto.
    UNDICI MILIONI di ottimi motivi
    .
    Una pagina interessante, per diversi motivi, è quella in cui cerchero' di spiegare - e questo è uno spunto di cui devo ringraziare perfino un Mauro Corona - il perché di certe Sue "sofferte" scelte editoriali. Dai due opposti punti di vista (chi non conosce la Storia, è condannato a RIPETERLA).
    Mentre mi dedico al riordino di parecchio materiale (che mi sommerge, sembra), buona lettura della storia della diga di Banqiao. Nell'agosto del 1975 (anche se in occidente si seppe solo nel 1998, ossia 23 anni dopo) un "incidente" che provoco' 85.000 (ottantacinquemila) morti e 11 MILIONI di sfollati (o li chiamiamo "superstiti"??), coinvolgendo e distruggendo in un tragico dòmino 62 dighe, una dopo l'altra.
    Al fondo della pagina, altri riferimenti a materiali d'archivio presenti su questo "sito".
  •   1 Settembre 2007. Per non dimenticare: Anna Politkovskaja reincarna(va) Tina Merlin?
    Due donne tutte d'un pezzo, due giornaliste contro le mafie del loro tempo.

    Il 7 ottobre 20060 Anna Politkovskaja è stata uccisa sul portone di casa, a Mosca. Era la più coraggiosa giornalista che la Russia ricordi. Ora la magistratura ha arrestato quelli che dovrebbero essere gli esecutori materiali dell'omicidio. Ma chi ha pagato i killer è ancora a piede libero e difficilmente vive all'estero come il Cremlino vuol far credere. L'omicidio di Anna Politkovskaja è maturato in Russia. Chiunque abbia letto i suoi scritti sa che di nemici se ne era fatti molti perché lei voleva solo continuare a fare il proprio lavoro e raccontare quello che vedeva. È per impedirglielo che l'hanno uccisa, non per destabilizzare la fin troppo stabile Russia. Chi l'ha fatta uccidere vive a Mosca o a Groznyj, non a Londra. Anna in patria era sconosciuta al grande pubblico, come ha opportunamente (e delicatamente) ricordato il presidente Putin poche ore dopo l'esecuzione. Là, infatti, i libri di Anna sulla Cecenia e sull'involuzione democratica russa faticavano a esser pubblicati. La libertà di stampa è minacciata in Russia da quando il Cremlino è guidato da un ex tenente colonnello del Kgb. Eppure, malgrado minacce, arresti e avvelenamenti, Anna non aveva voluto abbandonare la sua terra, la sua Russia. I suoi coraggiosi reportages sulle violazioni dei diritti umani a Groznyj, come in tutta la Russia, erano ben noti in Occidente.
    Ma nessun rappresentante della Commissione europea si è sentito in dovere di partecipare ai suoi funerali. Nessun capo di Stato. Nessun premier del mondo che parla di esportare la libertà.
    Se la politica è stata disattenta (ma partecipe invece alla gara per pagare il gas russo qualche spicciolo in meno), il mondo della cultura - e della cosiddetta società civile, aggiungo io - non può dimenticare Anna Politkovskaja. Chiediamo quindi che giornali, associazioni, teatri, redazioni, filarmoniche, orchestre o singoli artisti organizzino per ogni 7 ottobre iniziative per ricordare Anna. Per dire a chi l'ha fatta uccidere: noi non dimentichiamo!
    0Per aderire: 7ottobre2007@gmail.com
    Sono già molte le iniziative - tra cui noi, in diga x la veglia il 7 ottobre, a Erto - per non dimenticare la giornalista russa.
    A Milano, un convegno, il 6 ottobre (ore 9.00/13.00) al Circolo della Stampa: tra gli ospiti Lella Costa, Anna Zafesova, Marco Pannella.

    Aggiornata la sezione video con uno spezzone in cui un anno e mezzo dopo lo spettacolo di Paolini (9 ottobre 1997) si auspicava che il Governo in carica ponesse fine ad un processo (civilistico) che si stava protraendo da 35 anni. Sappiamo poi com'è andata: Giuliano Amato nel 2000 decideva salomonicamente di ripartire in parti uguali (33,3%) tra i tre riconosciuti COLPEVOLI della strage (LL.PP., ENEL e Montedison, subentrata formalmente alla ex-SADE) gli oneri stabiliti dalle sentenze di condanna.
    Sappiamo anche che per uno scherzo della Storia, la pena pecuniaria che i "colpevoli" hanno versato dopo 37 ANNI di battaglie legali è finita nelle casse di un'amministrazione che è - ahinoi - degna figlia ed erede (politico-mafiosamente parlando) degli stessi responsabili e generatori della STRAGE. Da qualche parte, dev'esserci una morale da trarre.
    Cio' doverosamente detto, in primis per rispetto di vittime e familiari che NON HANNO visto/ricevuto nemmeno questi, e senza nemmeno toccare il tasto delle mancate "scuse" per carità di patria, scarica/vedi il filmato cliccando sull'immagine a lato,
    oppure QUI. Sono circa 13 Mb per circa sei minuti di video in Quick Time.

  •   3 settembre

    ECCEZIONALE - UN CAPOLAVORO (in inglese) nella letteratura del "Vajont".
    The true, theatrical, Story of VajontSapevo da circa un anno dell'esistenza di questo libro, e due settimane fa ho voluto procurarmene una copia (nella foto) via Amazon Books. Leggerlo è stata una vera sorpresa, che sono adesso orgoglioso di segnalare. Si tratta della trascrizione e traduzione fatta da Thomas Simpson - un docente di letteratura italiana alla Northwestern University di Chicago, ed amico, colaboratore e antico "compagno di strada" di Marco Paolini - del famoso monologo del '97 che venne replicato, su invito, in alcuni incontri colle comunità italiane d'America in un tour oltreoceano che l'attore bellunese fece a cavallo di 1999/2000.
    Il suo valore intrinseco consiste nel fatto che di "Vajont - Orazione civile" NON esiste alcun copione propriamente detto.
    Dopo QUESTA azzeccatissima traduzione, questo assunto - perlomeno in inglese - non corrisponde più al vero. Un altro valore aggiunto consiste nel fatto che, in inglese, lo sforzo di Simpson riesce a "rendere" molto bene quello che Paolini riesce a trasmettere teatralmente allo spettatore. Raccontarlo qui NON puo' invece "rendere" le emozioni che questa opera trasmette efficacemente al LETTORE. Consiglio pertanto ANCHE a tutti gli italiani in grado di leggere l'inglese di cliccare sull'immagine a lato: una PERLA del genere secondo me non puo' mancare a chi ha avuto la fortuna di assistere al monologo, o ad averne un DVD.
    L'ho segnalato anche nella sezione in inglese di queste pagine, e mi auguro che Simpson e il suo libro abbiano il successo che davvero meritano. Nella storia assolutamente vergognosa di questa storia molto "italiana" abbondano le indegnità e le vergogne. Fatti ed atti come monologo, canzone, questo libro, raccolta di firme, dimostrano come si possa cercare di fare qualcosa di CIVILE e lenire un po', io credo, questo SCHIFO senza fine.
    Il libro si divide in tre parti: una prefazione di Simpson in cui l'autore ripercorre, anche con diversi aneddoti, la genesi del monologo e gli obiettivi che si prefiggeva traducendolo agli americani. Avverte che Paolini stesso adattava il racconto al pubblico cui veniva eseguito, e quindi "nel libro ci sono cose che nel DVD non ci sono, e viceversa". Poi, c'è la traduzione (lo ripeto: EC-CE-ZIO-NA-LE) e infine come terza ed ultima parte, una postfazione/saggio in cui un altro docente di letteratura italiana a Chicago, Franco Nasi, analizza e spiega (molto bene!) le tecniche di comunicazione e di recitazione applicate da Paolini a questa Storia.
    Soldini ottimamente spesi, insomma. E - il che non guasta mai - un cambio favorevole. Concludo attribuendo a quest'opera, nella letteratura "Vajont" finora prodotta, un posto di assoluto rilievo e cioe' subito dopo Merlin, Passi e Canestrini, e prima di Ascari. Indi, Reberschak, e poi il resto.
    Procuratevelo. Paradossalmente, occorrerebbe tradurlo (!) in italiano... Anche il DVD, peraltro, necessiterebbe di sottotitoli in inglese...
    Ma tutta la storia del Vajont insegna (a parte il caso dei mafiosi o della Fondazione Vajont) che... non si puo' avere TUTTO, dalla vita.
    Provate a chiederlo ai sopravvissuti, oppure ai familiari delle vittime. O direttamente al Presidente Napolitano.

  •   8 SETTEMBRE: VAFFANCULO DAY in oltre 200 piazze italiane.
    Clicca qui per saperne di piu'. Qui la mappa delle piazze interessate.

    Get QuickTime free - scarica gratis Quick Time!!Vajont.org sarà NATURALMENTE presente in Piazza Matteotti, Udine, al tavolo di raccolta firme ANTI-PROVINCE del Movimento Italia Onesta, con orario 10.00/19.00.
    La manifestazione del MeetUp udinese si svolgerà in contemporanea, in piazza Libertà.
    Scarica qui (in formato Quick time, 1 Mb) la canzone/inno/rap "Vaffa(Day)" reperibile anche in formato "mp3" (4,7 Mb) sul sito sopraindicato.

    Le televisioni ed i giornali italiani hanno ignorato il V-Day. L'evento principale è a Bologna. Gli ospiti: Beppe Grillo e... Patrizia e Lino Aldrovandi, Alessandro Bergonzoni, Don Ciotti, Massimo Fini, Milena Gabanelli, Mauro Gallegati, Walter Ganapini, Peter Gomez, Sabina Guzzanti, I ragazzi di Locri, Norberto Lenzi, Massimo Majowiecki, Gianna Nannini, Maurizio Pallante, Gino Strada, Marco Travaglio. Canteranno: Leo Pari, Metrical Division, Germano Bonaveri, Guido Foddis, Pau e Mac dei Negrita, Gli Skiantos.

    La diretta.
    - EcoTV. Trasmetterà in diretta sia su satellite che in streaming su www.ecotv.it . Canale 906 Sky oppure satellite free: hot bird 6 | trasponder: 125 | polarizzazione: orizzontale | frequenza: 11013 | symbol rate: 27500 | fec: 3/4 -
    - Responsibility.tv trasmetterà in diretta sulla propria piattaforma streaming video. Scaricate il software dal sito www.responsability.tv e poi collegatevi al V-Day.
    - C6. Trasmetterà in diretta sulla propria piattaforma streaming video. Scaricate il software dal sito www.c6.tv e poi collegatevi al V-Day.
    Diretta anche su TeleZero di www.Reset.it.

    ##### LEGGO che OGGI chiude i battenti (spero solo temporaneamente) il settimanale "Il Diario", guidato da Enrico Deaglio.
    Un segnale che non viviamo in un Paese "normale" è dato dal fatto che Repubblica ne dà notizia in un box nelle pagine interne, invece che il PRIMA PAGINA.
    Una prece. #####

  •   12 settembre
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  •   22 settembre, sabato del villaggio. Su "Repubblica", un altro (esilarante? nauseante?) "articolo" speziato col "Vajont" per lanciare un libro e QUALIFICARE una "giornalista". Mi si ripresenta il dilemma - come per un suo altro "collega" - : imbecilli semplici o cretini/e graduati/e??? Leggi QUI.
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  •   Prossimi appuntamenti di Memoria all'orizzonte:

    - 26 settembre: tribunale di Udine, per la seconda udienza del "caso Bratti".
    E anche questo, non certo grazie a me, è Vajont: la Storia ripeterà se stessa??

    - 30 Settembre - seconda presa per il culo (campestre) a cura dell'Associazione Superstiti: leggi la cazzata (a fondo pagina). Iscriviti anche tu.

    - 5, 6 e 7 Ottobre: veglia in diga 2007. Quest'anno ci riuniremo e raccoglieremo ANCHE per ricordare la giornalista russa Anna Politovskaja, che con la figura e l'opera di Tina Merlin ha molto a che vedere.
    Nel loro tempo, e col loro coraggio, ENTRAMBE si batterono - pressoché sole - contro le mafie della LORO società e dei loro GIORNI. Vedere, oggi, cosa riescono a "scrivere" oggi certi "colleghi", dà la ESATTA MISURA della perdita che il mondo dell'INFORMAZIONE e il mondo (e il "Vajont") hanno ricevuto.

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thinkTina thinkTina"Ognuno costruisce e ricostruisce la propria esistenza lungo l'intero arco della vita in base alle esperienze che vive e che ha vissuto, ai fatti che gli accadono e gli sono accaduti. Realtà e fantasie, sogni e dolori fanno parte della vitalità d'una persona che li estrae dal proprio essere con maggiore o minore intensità, in base alla sua propria capacità di vivere".
   Tina Merlin.

Chi era Tina Merlin? Ha scritto di lei Mario Rigoni Stern: «Tina Merlin non era scrittrice da rotocalchi, nè aveva padrini che contavano, nè titoli accademici. Ed era una forza della natura e del pensiero. Forte e orgogliosa. Con la mente libera: "La verità fa più paura della frana di una montagna", diceva.»

A proposito di coerenza, di dignità e dei valori alla base della "lettera aperta per le firme del Vajont": ascolta/scarica questo file (richiede Quick Time gratuito) colle parole di un altro ex partigiano come Tina, il friulano Giovanni Padoan (l'ex comandante garibaldino "Vanni"). Sono 992 Kb, ed è un frammento audio tratto dal CD "Partigiani!" del gruppo folk goriziano "Zuf de Zur".

"L'insegnamento che si sarebbe dovuto trarre dalla catastrofe del Vajont - osserva il docente Nicola Walter Palmieri - non è stato recepito: la cultura della prevenzione e della preparazione per le situazioni di emergenza non è penetrata nella mentalità italiana. Quando si verifica una catastrofe, la nostra maggiore preoccupazione è quella di cercare e punire un colpevole, dopo di che si torna alla consueta rilassatezza, finché si verifica il prossimo disastro".


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TizianoPer segnalazioni, invii di materiali, commenti o richieste di rettifiche al sottoscritto, accertatevi per favore che nel titolo del messaggio ci sia "Commento sulle pagine Vajont" o qualcosa di simile.

Un grazie e un saluto: io sono Tiziano Dal Farra, e attivai decisamente per caso questo sito nel luglio 2003. Il 9 ottobre 1963 io facevo la prima elementare a Belluno, in Borgo Piave.
Tiziano Dal Farra NON ha avuto NULLA a che fare DIRETTAMENTE col "Vajont", ma ha visto, e ricorda. Ho vissuto a Longarone, ho poi lavorato a Erto, ma scopro che NON SAPEVO. Queste pagine DOVUTE rappresentano pertanto il libero impegno di un PRIVATO, di un bellunese e testimone.
Dal marzo del 2005, chi scrive HA SCELTO ANCHE di far parte attiva della libera associazione «Cittadini della Memoria».
Nato all'estero da bellunesi emigrati, abito oramai dal'93 in via Colloredo, 52/4 33010 a Pagnacco (UD)

Tel. 0432 - 650068 - Fax 0432 - 651048 - Cell./SMS: 339 6503360

- QUI l'iniziativa popolare Lettera Aperta di SCUSE x il VAJONT - che la mafia longaronese ha ostacolato scientemente (e assicuro che ne ha ben donde). La raccolta firme 2006/2007 è terminata con una staffetta podistica Erto/Roma: 31 Maggio-4 Giugno di quest'anno. Qui alcuni ritagli di giornale

- la Lettera aperta online. Questa richiesta originale, che all'epoca dedicammo ad Azeglio Ciampi, invece resterà permanentemente online, perchè chiunque possa lasciare anche in futuro una propria traccia, un proprio breve commento pubblico. La versione online NON SOSTITUIVA la raccolta firme in carta, ma la AFFIANCAVA e ora la perpetuerà. Consiglio di dare con calma un'occhiata alle firme preesistenti, prima di aderire di slancio ...
[l'ultimo campo, "Sei?", sta a significare "cosa fai, nella vita?" (operaio, pensionato, insegnante, studente, etc.) e non cose come "sì", "maschio", o "sono io". ] Non è possibile correggere strafalcioni o modificare i testi a posteriori. Nemmeno a me: il server di questo servizio pubblico GRATUITO sta in Oregon (USA) ed è indipendente, com'è giusto che sia.

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