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  Sulla STRAGE di MAFIA del Vajont, il piu' vasto sito (per ora) esistente.

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portada PERCHÉ la memoria inizia dalla conoscenza.
BENVENUTI nello spazio web che aggiorno per la Memoria della strage mafiosa del Vajont e per far conoscere i reali termini della degenerazione storica (sociale, ambientale, culturale e nazionale) che essa rappresenta purtroppo efficacemente a tuttoggi. In particolare a Longarone, a sua volta metafora d'Italia e del peggiore «Vajont».

(Perchè, in democrazia, nessuno puo' chiamarsi fuori)

NUOVI VAJONT: dopo l'infame pestaggio di Stato di Venaus (8 dicembre 2005, scandalo Tav) posso fare mie, colle genti valsusine che rivivono ai nostri giorni le stesse porcherie malavitose della SADE, le amare parole di Vincenzo Teza:

«mi vergogno di essere italiano*»

* = Guarda il video originale 1963 (richiede Quick Time gratuito) - Note su Vincenzo -
Cerca il filmato integrale «2000 condanne» in "Downloads". Guardalo, e poi leggi cosa scrisse il settimanale Dc bellunese «L'Amico del Popolo», sabato 18 Aprile 1964, dopo la sua prima proiezione al cinema Olimpia di Belluno. Uno dei personaggi maggiormente criticati fu proprio Teza Vincenzo. Dopo visto il filmato e conoscendo anche solo a grandi linee quanto accadde, ogni ulteriore commento guasta.
A distanza di oltre 43 anni, gli sforzi della mafia locale per amareggiare e schiacciare Vincenzo Teza - e in generale, le autentiche vittime - non sono ancora conclusi ...



Quella che stai leggendo è solo la pagina con i materiali elaborati e inseriti dal 1° gennaio 2006.
Dal luglio 2003 a oggi, nel mio tempo libero ho raccolto e elaborato oltre 1,53 Gigabytes negli oltre 3420 files attualmente online.
Altrettanto materiale fotografico e cartaceo grezzo giace - con tendenza ad aumentare - nel mio 'archivio'. Ciononostante, spero che mi vorrete aiutare ad arricchirlo e migliorarlo inviandomi materiali connessi, anche in copia, come vecchie foto. O articoli recenti che riguardino in qualche modo l'argomento Vajont apparsi sui vs. giornali locali. Segnalazioni, suggerimenti, vostri commenti, tesi di laurea da condividere, etc. E' sufficiente scrivermi.
Lo stesso per segnalarmi e risolvere assieme eventuali problemi tecnici che dal vs. punto di vista riscontriate con questo sito. È «fatto e aggiornato a mano» e qualche magagna involontaria può sempre sfuggirmi.
Grazie anticipate. Tiziano Dal Farra, Udine.


Ognuno puo' aderire - se lo vuole - alla
LETTERA aperta ai Presidenti della Repubblica, di ENEL e di Edison
(ex-MontEdison).
La raccolta di firme, che fu ideata in origine per terminare nel Marzo 2006 con Ciampi, viene INVECE prorogata fino all'estate del 2007 allo scopo di investire di questa responsabilità un Capo dello Stato nel PIENO del suo MANDATO. Ma soprattutto per dar modo di organizzare con tutti i crismi la storica "STAFFETTA della MEMORIA Erto-Roma", che oltre a raccogliere altre adesioni lungo il percorso porterà i colli delle firme fino al Quirinale. E tutto questo nel 2007, in coincidenza col cinquantenario dell'inizio dei lavori alla tragica DIGA.
  • 29 Dicembre. Buon tutto.
  • 21 Dicembre. I legali sotto l'albero.
    A causa della indisposizione del G.U.P., salta la prima udienza che vede lo scrivente querelato - nel gennaio di quest'anno - da un democristiano «molto poco cristiano», ex plurisindaco in quel di Longarone. Se ne riparla giovedì 11 gennaio 2007.
    Intanto, AUGURI a tutti. Tranne che ai mafiosi di tutto il mondo, naturalmente....
  • 3 Dicembre. 22° anniversario della strage INDUSTRIALE di Bhopal (India) da parte di una GEMELLA americana della SADE, solo «chimica», anzichè «elettrica». Stesse logiche aziendali, stessa sete di profitto - di RAPINA -, stessa considerazione degli "indigeni" e delle risorse locali. Vedi più sotto, e QUI.
  • 2/3 Dicembre.
    Effettuati direi con notevole successo (libri-firme) gli incontri di Udine e Belluno: a Belluno, scarsa invece la partecipazione di pubblico. Mancavano - oltre a un paio di giornalisti e di operatori TV - alcuni personaggi chiave delle vicende processuali del Vajont (1964-1982) cui IO tenevo particolarmente. Peccato.
    Nella convention udinese, presente tra il pubblico si alza a dire la sua un arzillo vecchietto che si qualifica come "medico di Cimolais, all'epoca del Vajont" e che dichiara eccitato davanti a ottanta/novanta persone - col candore della buona fede, che io gli accordo solo per il rispetto della veneranda età (sic!) - che «...la SADE lavorava per il PROGRESSO, e per lo sviluppo della valle Ertana». E aggiunge sottolineando (convinto): «la SADE le ha perfino studiate TUTTE, per EVITARE la frana. Ha perfino fatto degli ESPERIMENTI a Nove di Vittorio Veneto».
    Già. Peccato solo che - se queste fossero davvero state le nobili finalità - questi "studi" siano stati tenuti segreti (da Ghetti, a libro paga della SADE), siano per questo morte trucidate (dalla SADE, col concorso del Min. LL.PP.) 2.000 persone innocenti; che uno studente ricercatore (Lorenzo Rizzato) allievo del Ghetti sia stato denunciato e processato per averne dato conto alla stampa, rendendo possibile l'acquisizione (determinante) della prova provata della consapevolezza che Longarone sarebbe stata probabilmente SPAZZATA VIA.
    Che dire?? L'ometto era senz'altro «convinto» di quel che diceva di "pensare", contraddicendo di 180° Storia, Merlin & processo. E alla sua età, difficile se non impossibile riuscire a allargargli l'orizzonte oltre il suo (onesto) ombelico. A mio parere, nella SUA esatta condizione, si rigirano tutti coloro che sono "sinceramente" convinti, per dire, che il duce sia stato un eminente statista. E che, sempre per dire, lo "scrittore ertano" e la ghenga longaronese (amministrazione comunale e presidente dell'Assosuperstiti) siano degne persone. E come no. Una prece.
    Dimenticavo: il vecchietto di cui sopra, per avvalorare la sua immagine di genuinità e autorevolezza, ha sventolato il tesserino di riconoscimento della «Associazione Superstiti del Vajont», quella guidata dall'arch. Renato Migotti. Minkia.
    Un'associazione così, se non ci fosse occorrerebbe INVENTARSELA (cosa che, purtroppo, ...è stata FATTA).

    La morale che discende da questo aneddoto - a MIO parere - è la seguente: oramai manca solo un'Associazione di "ex-internati nei lager" che abbia un presidente ex-Kapò e tra di essi un arzillo vecchietto che se ne esca in un teatro - davanti a una folta platea di testimoni - col concetto che i nazisti, in realtà, avevano solo il desiderio di far conoscere l'Europa per mezzo di viaggi ferroviari COMPLETAMENTE GRATUITI. Lo "sforzo culturale", "progressista" e "umanitario" di Himmler (perchè è di questo che si sta parlando) non fu apprezzato ed APPLAUDITO come invece, forse, tutti avremmo DOVUTO.

  • Mercoledì 15 novembre.
    Cominciamo oggi a distribuire le locandine e a spedire gli inviti per le conferenze stampa-incontri col pubblico di presentazione della staffetta 2007, eventi che si terranno a Udine il prossimo 1 dicembre, ed a Belluno il giorno seguente, colla partecipazione della giornalista e scrittrice Lucia Vastano.
  • coronaMarkette10 Novembre 2006. Avanspettacolo in TV.

    Stasera mi butto: Mauro Corona in tour promozionale (oggi 21.30, La7, "Le invasioni barbariche") invade in diretta l'etere da Brennero a Lampedusa. Rimane da vedere quali altre oscenità potrà riuscirà a abbaiare, visti i precedenti su "Farenheit" (Radio3) e su RaiTV 3 in occasione delle passate Olimpiadi invernali torinesi. Non resta che attendere....

    L'articolo-marchetta era sul Gazzettino pordenonese di ieri, 9.

    Aggiornamento, a fine trasmissione.
    Il Nostro, «insolitamente mite», e la conduttrice («insolitamente dolce») hanno 'insolitamente' brindato a birra in diretta. Chi si aspettava i noti deragliamenti ha perso solo tempo e sonno, così come chi credeva di vedere "il vero Corona". Davvero impertinente, la Bignardi: i due nuovi compagni di merende hanno evitato accuratamente di toccare l'argomento minato. Meglio così. Molto meglio così.
    Per il resto, due o tre delle solite trite baggianate (lo 'scrittore') e dal versante opposto due o tre affettuosi assist commerciali (la maitresse). La Bignardi aveva esordito a inizio spot presentandolo sobriamente come "lo scultore, lo scrittore, l'alpinista" e a fine meeting ce lo congeda (minkia!) come "il grande scultore, il grande scrittore, il grande alpinista". Si capisce da questi piccoli particolari che in determinati non-luoghi basta sedersi col padrone di casa, per tornarsene a casa aumentati di statura... O che la tizia non regge nemmeno un sorso di birra.
    OK, dopo l'infelice assist della Bignardi - a un certo punto fa "Beh, finora nessuno l'ha definita « un CIALTRONE», no??" - ora si torna al mondo concreto: nell'allegoria della foto a dx, la mia percezione del «Fenomeno» e «del suo staff», intenti alle pratiche quotidiane del 'loro' Vajont anche e soprattutto grazie a markette del genere. Nell'articolo di Lorenzo Padovan, il poliedrico imam ertano spergiurava di voler evitare 'uno show colle soubrette' oppure 'risposte e domande concordate', promettendo verbali sfracelli. E come no. Sicuro.
    (da qualche parte sta scritto: "Beati coloro che credono ai Fenomeni, poichè di essi è il regno dei cieli...")

  • 7 Novembre 2006.
    Il comunicato stampa di «Cittadini della Memoria» inerente la Staffetta 2007.
  • 31 ottobre 2006

    Anniversario Bhopal 2006

    Tra un mese, cade il 22° anniversario della strage di Bhopal (India, 1984, 3 dicembre, ore 00.05), 22.000 morti e 155.000 rovinati, menomati o condannati all'agonia a vita).
    Anniversario Bhopal 2006E tutta una regione, terreno e falde acquifere, che occorre bonificare dall'isocianato di metile. Me lo ricorda, e lo rammenta a tutto il mondo Ryan Bodanij, il mio collega americano di «Students for Bhopal», il comitato che coordina le associazioni studentesche sensibili a questo problema di numerose Universtità statunitensi. Ryan, che vive e studia a Rhode Island, NY, è inoltre uno dei primi firmatari, già oltre un anno fa, della nostra campagna "Scuse per il Vajont", nell'area online internazionale.
    Come indica lo slogan a fondo pagina del sito del Comitato, "Viviamo tutti a Bhopal", intendendo che siamo tutti sulla stessa barca (o se preferite, "nello stesso Vajont"), inquinati e condizionati da veleni chimici e politici. Sta poi a noi (elettori, cittadini) prendere informazioni e posizione circa alcuni eventi, per, possibilmente, saper riconoscere e PREVENIRE disastri FUTURI.
    Anche nel Madya Pradesh si cerca da 22 anni di ottenere giustizia, consistente nell'estradizione e nel processo, in un tribunale indiano, di un tranquillo "pensionato" americano di cui le varie amministrazioni USA affermano di aver perso le tracce. Si tratta dell'ex presidente della Union Carbide (oggi "Dow Chemical"), Mr. Warren Anderson. Ma non è vero, ed un giornalista (indiano!) lo dimostra fotografandolo per strada.
    E occorre saperlo, e non DIMENTICARE: la storia del Vajont e quella di Bhopal, a ben vedere, hanno diversi e PERVERSI punti (radici) in comune, inclusi gli sforzi di classi dirigenti colluse e compromesse nel coprire le proprie responsabilità. Occorrerebbe tener presente anche questo, e non DIMENTICARLO.
    Marco Paolini, qualche anno fa, ci raccontò la strage di Bhopal all'interno della trasmissione "Report" (Milena Gabanelli, Rai3).

  • 0  Cronaca della Veglia 2006 e connessi.
    Nella foto a sinistra (cliccare per ingrandirla) il Sindaco Pezzin Luciano ed il presidente della Pro Loco di Erto, Italo Filippin ascoltano - tra di loro c'è la giornalista Lucia Vastano - le vicende mafiose di un altro silenzioso Vajont, che si sta svolgendo da almeno vent'anni, impunito, nella zona di Bassano del Grappa (Vicenza).
    Il narratore, che ha partecipato con noi alla Veglia in diga, è Daniele Pasinato, che da 4 anni vive a turno coi propri concittadini un presidio di sensibilizzazione come il nostro, il loro a bordo di una statale, a denuncia dei veleni industriali che avvelenano le falde acquifere e - attraverso esse - gli abitati della bassa vicentina.
    Hanno partecipato fisicamente o comunque aiutato a svolgere il presidio: UNICEF (sez. Pordenone), Cittadini della Memoria, Comune di Erto, S.O.G.I.T. (Cassacco, UD), Movimento Italia Onesta (Udine), SNUA servizi ambientali (PN), FIALS (Udine).

    Appariranno qui in seguito gli articoli dei giornali che nei giorni della Veglia hanno toccato il tema "Vajont", ma una notizia posso anticiparla già ora. Il regista Renzo Martinelli, di questi tempi impegnato col suo film su Primo Carnera in Romania, ha assicurato telefonicamente al giornalista bellunese Santin Giovanni la sua partecipazione come "atleta" nella staffetta della Solidarietà che l'anno prossimo porterà le firme raccolte a Roma dal Capo dello Stato, in modo che quest'ultimo possa chiedere (finalmente) scusa per le responsabilità dell'Amministrazione nella catastrofe oggetto di queste pagine. Ascolta un'intervista radiofonica ai Cittadini della Memoria andata in onda in un network triveneto (grazie, AGR) il 9 ottobre: [in formato ".mov" Quick Time o in formato ".mp3"]. Entrambi i documenti sono di circa 3,1 MB e durano 3'23". Ciao.


  • Commento dall'ufficio stampa dei Cittadini per la Memoria

    10 Ottobre 2006
    È stata una notte di luna dopo una giornata insolitamente assolata e calda per essere Ottobre .... a 43 anni di distanza, oggi come allora l'atmosfera livida e sgomenta, che ci assale è terribilmente magnifica e al tempo assolutamente stridente con il profondo terrore, che paralizza l'anima al pensiero di quanto accadde la notte del 9 Ottobre 1963 sotto la luce della stessa luna, come tutti i sopravvissuti ricordano: la catastrofe del Vajont.
    Anche quest'anno si sono concluse le cerimonie ufficiali: ricco programma con le apparizioni di artisti e politicanti intenti a promuovere e a giocare con la "terra"; ancora come altrettanti di loro fecero tragicamente 43 anni or sono. Quest'anno si è svolta proprio in diga la seconda Veglia per la Memoria: un presidio promosso dai Cittadini per la Memoria - libera aggregazione di superstiti, familiari e cittadini informati e sensibili. Iniziata nel pomeriggio di Sabato presso la diga, la veglia si è protratta fino al mattino del Luned“ 9 Ottobre: volutamente al di fuori dei commossi applausi ufficiali. A testimoniare la memoria e la coscienza civile persone comuni, avventori occasionali, superstiti e fra gli altri anche Lucia Vastano, giornalista e scrittrice autrice del libro "Vajont, l'onda lunga" - l'unica inchiesta pubblicata sul "dopo Vajont", boicottata ed osteggiata per le verità che documenta e di cui fa puntuale cronaca; nonché una delegazione del "Presidio San Pietro - comitato contro tutte le tossicità da Rosà (VI). Sono rimasti lì a vegliare e raccogliere firme per la petizione "Voglio le scuse" in cuiCommemorazione di semplici Cittadini di Pirago

    - si chiedono le scuse formali e pubbliche da parte di Governo, Enel e Montedison (oggi Edison) eredi diretti dei responsabili dell'eccidio di allora, che in 43 anni non hanno saputo offrire una parola di cordoglio per quanto commesso;

    - che il 9 ottobre sia "Giornata della Memoria delle Vittime del Vajont";

    - che una medaglia d'oro al Valor Civile (una, simbolica, da murarsi nel Cimitero) venga conferita in onore alle vittime del Vajont,

    - ed infine che la vera storia del Vajont senza omissioni venga scritta e pubblicata sui libri di testo per le scuole dell'obbligo.

    Centinaia sono state in questi giorni le adesioni fra coloro che hanno partecipato al nutrito viavai di famiglie, ragazzi, corriere di visitatori, trasformati in "turisti" dai 3 Euro che oggi fanno pagare loro per un auricolare ed una passeggiata fino alla diga.
    Domenica pomeriggio nella tenda del presidio (offerta come l'altr'anno dal Sindaco Pezzin) è poi stata ufficialmente presentata ad un pubblico qualificato la "Staffetta per la Memoria": una maratona che porterà le firme raccolte per la lettera aperta 'Voglio le Scuse' al Presidente della Repubblica nel Giugno 2007, percorrendo le strade da Erto a Roma in una staffetta in corsa 24 ore su 24.
    Ed è stato a Pirago - frazione di Longarone - che per il secondo anno i Cittadini per la Memoria e la popolazione hanno deposto una corona di alloro ed acceso 300 candele in commemorazione delle vittime dei disastro, presso il campanile rimasto in piedi accanto ai resti della chiesetta di S. Tomaso spazzata via e mai più ricostruita: una testimonianza spontanea cui hanno partecipato solo la solidarietà e la comunione delle persone comuni al di fuori della ribalta offerta dalle e 'per' le autorità.
    Anche quest'anno non ci resta che ricordare, coraggiosamente ed ostinatamente, perché ciò che assassinò brutalmente 2000 fra uomini, donne e bambini continua a inficiare le nostre vita: l'interesse di pochi colluso con le istituzioni genuflesse e conniventi per irresponsabilità e impunità a loro volta maledettamente ben remunerate.

    Il messaggio e l'orrore del Vajont sono tuttora protagonisti della nostra esistenza di uomini e di cittadini: diamoci una svegliata prima che l'onda ci porti via ed il fango ci sommerga!

    Loredana Trevisani - Ufficio stampa dei Cittadini per la Memoria, Udine

  •   9 Ottobre 2006, 43° anniversario

    Ore 22.35. Torno ora da tre giorni e due notti di permanenza in diga ad Erto per la seconda Veglia dei "Cittadini della Memoria". Confermo che ne valeva la pena.
    Come confermo anche le mie amare opinioni sui ciarlatani che vorrebbero detenere il monopolio della "memoria" edulcorata e/o GENETICAMENTE modificata. Un noto alcolista locale rinnova le sue trite e indegne esternazioni via stampa, arrivando ad auspicare che il Vajont divenga (allucinante!) un innovativo «patrimonio della Morte». Io, più modestamente, trovo che il Vajont sia da quarant'anni e sempre più ai giorni nostri, patrimonio di cialtroni e di avvoltoi, ove 'patrimonio' va inteso soprattutto in senso economico, come "flusso di cassa", come rendita di posizione e conto corrente. Va da sè che il Capostipite dei «professionisti del Dolore» vive, lui & famiglia, sul dolore altrui. Rinnovandolo, uccidendo per l'ennesima volta (lui) i morti ammazzati di Erto/Casso.
    Il tempo di elaborare i materiali, e tra poco ne sapremo (tutti) di più. A parere dello scrivente, un documento valeva da solo il viaggio per fotografarlo. Carolina Teza mi concede di fotografare e condividere con voi un suo scritto del 2000, che solo casualmente finì in mano a Lucia Vastano un anno dopo. La giornalista milanese ne ricavò prima un'inchiesta e poi un libro, unico libro sul Vajont del "dopo".
    Io ritengo che sia un documento eccezionale, assolutamente inedito ed emozionante, che ben volentieri metto in Rete grazie a Carolina.
    Serve a capire le ragioni degli "irriducibili", e a saperne di più su quello che è stato il post "Vajont". Certamente a ricavare la misura della siderale MESCHINITà del sindaco ipocrita di 'LongarOne' (lui li ha denunciati tout court, i Teza) e quella del CIALTRONISMO SMISURATO dello "scrittore ertano". Un senza vergogna che ebbe un giorno a dire, proprio a Carolina Teza, che "coi soldi in banca si piangono meglio i morti"....
    Date queste prestazioni (documentate nelle pagine precedenti), una bella coppia di bastardi (nella personalissima opinione di Dal Farra Tiziano). Sono 2,2 MBytes: leggi questo documento e riflettici su.
    L'ultima immagine di questo PDF riproduce la dedica della Vastano a Carolina Teza, sulla sua copia di "Vajont - l'onda lunga. 40 anni di tragedia e scandali.", libro presentato nel 2003, esaurito in pochi giorni e da poco tempo ristampato. Buona lettura.

  •   6 Ottobre 2006Mauro_Corona_Cialtrone Mentre fervono i preparativi per partecipare alla Veglia Solidale 2006 in diga a Erto nei giorni 7(dal pomeriggio), 8, 9 (solo la mattina), l'evento trova spazio su TeleFriuli, l'emittente regionale friulana. Dalle notizie in mio possesso, sembra che riceveremo anche la visita del regista Enzo Martinelli, uno dei pochi(ssimi) che non manca mai di fare sentire la sua vicinanza ai Sopravvissuti in questi tragici anniversari. Saranno a trovarci in diga anche i ragazzi di "Heavenly Lane" che approfitteranno dell'occasione per conoscere di persona gran parte dei "Cittadini della Memoria, sodalizio di cui sono - più che meritoriamente - entrati a far parte col dono della loro bella canzone. Da segnalare inoltre: una nuova installazione in 3D (visione tridimensionale) all'interno del Museo del Vajont di Erto, di cui sento raccontare un gran bene e che non mancherò di visitare, sebbene questo tipo di "tecnologia a occhialini 3D" abbia più di quarant'anni sulle spalle. Ma anche per dare notizia alla locale Pro-Loco della "nascita" di www.vajont.org, l'attuale dominio web che identificherà d'ora in avanti QUESTE PAGINE. Che a modo mio "integrano" in buona misura i materiali visibili nel locale Museo.
    Coesiste col nuovo anche il vecchio "sito", aggiornato in automatico (mirror, per i 'tecnici') per dare modo anche ai vecchi navigatori che lo avessero 'bookmarkato' di ritrovare le pagine colla precedente denominazione. Metto online inoltre un interessante documento sulle Vittime che non sono mai state risarcite da ENEL/Sade & compagni di merende.
  •   Settembre 2006
    Si avvicina l'anniversario del 2007. In programma una nuova Veglia in diga - nella notte della vigilia - anche in questa edizione sotto l'egida di UNICEF.
    Noi di Vajont.org saremo naturalmente presenti, colla raccolta di firme, colle copie della ristampa dell'unico libro esistente sul "dopoVajont" e vari materiali audiovisivi.
    Appuntamento in DIGA, quindi, nei giorni 1, 7, 8, 9 Ottobre
    Continua come sempre il lavoro in background per elaborare ulteriori contenuti e per aggiornare ed affinare i materiali di queste pagine. Segnalo inoltre la scoperta di una SECONDA canzone "Vajont", anch'essa del 2006, composta e eseguita da Andrea Parisi, che puoi sentire qui e che ringrazio.
  •   Agosto 2006
    Sostituito in seguito a rottura il server che distribuiva queste pagine. Dopo cinque anni di onorato servizio, il vecchio iMac 400 Mhz ha detto 'stop'. Non essendo più in commercio da anni, non era possibile recuperare la macchina riparandola. La sostituisce adesso un fiammante Mac Mini (nella foto). Acquistato inoltre il dominio www.vajont.org, che sostituisce (affianca) la vecchia denominazione "www.wineathomeit.com/eccetera", troppo lunga da ricordare e comunicare.
    MacMiniVajont-orgQuesta nuova macchina e questo nuovo dominio vengono inaugurati condividendo una raccolta di testimonianze tratte da un lavoro a cura degli scolari e delle maestre della scuola elementare Ertana (era una raccolta scolastica di interviste e di ricordi) fatto nel ventesimo anniversario, nel 1983. Una copia di questo interessante libretto, ristampato a cura del Comune di Erto nel quarantunesimo anniversario del 2004, mi fu donata dall'attuale sindaco riconfermato, Luciano Pezzin.
    Leggi allora queste testimonianze, tra le quali appare quella di un giovane Mauro Corona, non ancora così imbolsito, popolare ma assolutamente CIALTRONE come si atteggia al giorno d'oggi.
    Colgo anche l'occasione di ringraziare Rino Leonarduzzi, di Carpacco di S. Daniele del Friuli, che mi ha inviato in copia digitale alcune foto di famiglia fatte nei dintorni di Longarone, nella primavera del 1964 (data sconosciuta) e casualmente trovate. Apri qui queste foto.
  •   21 Giugno 2006, solstizio d'estate
    VajontRunners Ormai delineata la struttura della staffetta podistica Erto-Roma con partenza/prologo del gruppo dal centro di Udine e che avrà luogo nella prossima estate. Non appena lo staff di Don Luigi Ciotti avrà raggiunto i necessari accordi sulla data dell'appuntamento con lo staff del Presidente Napolitano, il DLF Udine non avrà che da retrodatare la partenza dei giorni previsti per poterla svolgere ed annunciare con apposita conferenza stampa.
    Non rimane che sensibilizzare opinione pubblica ed enti, e eventuali sponsors, per questo evento, che nel suo piccolo è destinata a fare Storia. Di quella che lascia tracce nei libri di testo e sicuramente nella parte ancora sana e attenta del Paese.
    È previsto, e ci stiamo muovendo in questo senso, che lo svolgersi di questa corsa di solidarietà e di Memoria venga seguito da TV (RAI e locali) nelle sue tappe più significative, così come il prologo udinese e sopratutto la partenza ufficiale dalla diga di Erto. Una copertura radio, possibilmente a livello dei GR regionali o dei maggiori network nazionali, farà giornalmente il punto dell'avvicinamento alla capitale. I Comuni attraversati dal percorso prescelto verranno adeguatamente informati molto prima della data di partenza degli atleti. Man mano che proseguiranno, gli "accompagnatori volontari delle firme" verranno accolti da rappresentanti delle amministrazioni comunali attraversate. Localmente (o a loro discrezione) altri gruppi sportivi o dei singoli atleti potranno aggiungersi liberamente alla carovana ed accompagnare l'atleta di turno. In questo caso è gradita la comunicazione preventiva al DLF Udine, per ovvi motivi di sicurezza e di viabilità. Di Comune in Comune, comunque, le locali forze dell'ordine o Vigili Urbani daranno una mano a rendere meno difficoltoso il procedere della staffetta.
    L'arrivo a Roma (sosta tecnica a Prima Porta, una tradizione per DLF) può dirsi già predisposto e pronto: il DLF Udine è già conosciuto e stimato dalla locale amministrazione. Da questo lato, quindi, non resta che prepararsi ed attendere. Lungo il percorso, aperto da una parte dei camper che procederanno adeguatamente a "preparare" il cammino delle tappe seguenti con tavoli, manifesti ed incontri pubblici cogli amministratori locali e la gente. In queste occasioni d'informazione verranno naturalmente raccolte tutte le ultime firme possibili. In questo senso, una opportuna campagna di sensibilizzazione delle TV e radio locali sarà determinante per raggiungere la popolazione delle zone attraversate, informandole diffusamente dello scopo di questo inedito sforzo solidale.
    Essendo tutti volontari, gli atleti podisti del DLF Udine ed i loro accompagnatori sanno di avere parecchi mesi di tempo per potersi preparare: ferie, impegni scolastici e familiari, eccetera.

    Tutto quello che c'è da sapere sull'evento.

    La colonna sonora (ove possibile) sarà la "Canzone Vajont" degli udinesi Heavenly Lane, il cui CD - allegato alla prima ristampa de "L'onda lunga" di Vastano Lucia - sarà il dono di DLF e dei Cittadini della Memoria agli amministratori locali che accoglieranno la carovana.
    Non rimane agli organi d'informazione che svolgere fin d'ora il loro lavoro, ed agli eventuali sostenitori di farsi avanti, "comprando" virtualmente km, come fu per la staffetta solidale "Roma-NordKapp" del 2003.

  • canzoneVajont  10 Giugno 2006: a Udine si conclude la manifestazione musicale «Ascoltami - Voci a NordEst». La canzone/capolavoro "Vajont" degli «Heavenly Lane», dopo aver vinto a acclamazione del pubblico in sala la sua serata di esordio udinese, ha avuto anche l'onore - me-ri-ta-tis-si-mo! - di essere il brano che apre l'omonimo CD compilation presentato oggi in anteprima assoluta nella serata conclusiva e che verrà prodotto e distribuito, sotto il patrocinio del Consiglio Regionale FVG e a cura di Zeppieri Alberto, a manager discografici, ai circuiti radio ed in generale a chi si occupa di musica emergente o di primizie musicali. Tutti i particolari in CRONACA
    Per chi non l'avesse ancora fatto, o non conoscesse la storia di questa bellissima canzone, ricordo la pagina per lo SCARICO gratuito/Ascolto. Secondo il desiderio di questi ragazzi, essa è a disposizione di tutti (copyleft, con citazione, grazie!).
    Mi auguro che ogni singola radio italiana trovi modo e tempo di trasmetterla un paio di volte al giorno nelle 24 ore, suggerendo agli ascoltatori di ricercare autonomamente su Internet «la canzone Vajont» (passaparola).
    ATTENZIONE: chi legge queste righe, per favore, segnali questo dono alla RADIO (o TESTATA/GIORNALE) locale preferita. Non costa che due minuti (2) del vostro tempo. Vorreste attivarvi? Ci penseranno poi loro, una volta ascoltato il brano e saputo della raccolta firme.
  •   MARTEDI' 23 Maggio.
    Recuperato anche un intero sito oggi scomparso, contenente molto materiale che sarebbe stato un peccato perdere. Si tratta del sito del Comitato superstiti per la difesa dei diritti del Vajont, che sto pian piano per riattivare. Ci vorrà qualche tempo, in quanto costruito con architettura "Front Page" e naturalmente 'si inceppà su un server motorizzato 'Open Source'.
    Inoltre, diversi riferimenti al suo interno (caselle e-mail, alcune immagini, etc.) non funzionano in quanto si appoggiavano a risorse di macchine esterne che oggi non esistono più. Sono comunque orgoglioso di poterlo ospitare io, qui, e di poter restituire al web tra non molto l'impegno civile ed il patrimonio storico/informativo che queste pagine rappresentano.

    Digitalizzati tra l'altro i materiali indiziari su cui venne montata la vigliacca farsa del caso Teza (vedi sotto). Grazie, Vincenzo.
    Recuperati anche alcuni documenti importantissimi, tra cui alcuni reperti che sarà un piacere pubblicare, a tempo debito, a maggior gloria delle amministrazioni mafiose longaronesi e del loro sponsor.

  • Venerdì 12 maggio: ultima tappa (per ora) del "Processo Tramontina". Come descritto nell'area "Altri Vajont", il caso giudiziario del ponte crollato in fase di collaudo, a distanza di quasi due anni dal minidisastro annunciato, registra un nuovo rinvio e qualche trovata difensiva curiosa e per questo 'interessante'. Merita un'occhiata.
    (Coraggio, ancora cinque anni così e arriverà - grazie magari ad una delle varie "leggi vergogna" CDL - la giusta prescrizione).
  •   «CINQUANTASEI ANNI vissuti pel CAZZO...»

    thinkTINAQuesto è il primo commento alla bellunese che mi torna alla mente dovendo leggere da alcuni anni a questa parte le interviste/puttanata di Mauro Corona. Illustri e specchiati personaggi, che ebbero ben altra parte nel Vajont che Lui o me (all'epoca, bambini), hanno declinato in varie sfumature questo concetto. L'Avvocato roveretano Sandro Canestrini - cui il Comune di Erto conferì la cittadinanza onoraria in segno di perenne stima e gratitudine - è stato lapidario:

    "Caro Mauro,
                il fuoco del mio caminetto ha appena finito di distruggere le tue pubblicazioni: 'naturalmente' le avevo comprate tutte, ed altrettanto 'naturalmente' ho provveduto, oggi, a bruciarle.
    [...] Una riflessione: quanto è lunga attraverso tradimenti e menzogne la strada per giungere alla verità quando la potenza del denaro impera in questo modo".
          Sandro Canestrini

    thinkMONAHo elaborato e messo online questa discussione pubblicata sul numero attuale della rivista Storica semestrale «Protagonisti» (fondata a Belluno da Tina Merlin!). Come anticipai a gennaio a fondo pagina, sono convinto che un'intervista dalla vena particolarmente bastarda e pubblicata - vedi caso - in data 9 ottobre meriti qualche puntualizzazione pubblica, non foss'altro che per la spudoratezza criminogena del "geniale Artis ... etilista" (e pornografo mercenario). A buon intenditor...

  •   1° MAGGIO - 'Eppur si muove ...'
    Da qualche tempo ho in mente di dare un senso più ampio alla raccolta d'informazioni che dà corpo a questa specie di "sito" web, che tra non molto diverrà più 'rintracciabile' sui motori di ricerca.
    Quale migliore soluzione di interagire con la gente in un teatro a ingresso libero e raccontare, condensare in una chiacchierata (intrattenimento, divulgazione, chiamatelo come volete) il materiale raccolto?
    In fin dei conti si tratta di ripercorrere ad alta voce, io, dilettante della ricerca storica 'mirata', questa vicenda di MAFIA politico/imprenditoriale e umana così dolorosa per il Paese e soprattutto per chi ne ha avuto vittime o conseguenze in famiglia.
    La soluzione più logica e praticabile è prendermi le mie responsabilità, cercare di trasformarmi in un narratore sulla falsariga di Paolini. Di raccontare, possibilmente interagendo col pubblico in sala, sul tema assolutamente sconosciuto ai più del "dopoDisastro". Come lo intendo, lo descrive al posto mio proprio Marco in un suo spezzone audio registrato una sera del 2003 alla Stazione di Topolo'/Topolove (i files integrali di quel racconto sono indicati in fondo a "Downloads"). Ascolta.
    Vincenzo Teza imputatoLe prime serate avranno luogo, certamente, nella città di Udine.
  •   26 Aprile 2006 Un altro giorno di vergogna.

    A Belluno, debbono comparire oggi davanti il Giudice di pace Vincenzo Teza e la moglie Arzenton Carolina, denunciati per «Atti vandalici» dal Comune di Longarone. Nella fattispecie (quando il fatto è commesso all'interno di un cimitero) la pena per questo tipo di reato prevede da tre mesi a tre anni di carcere.

    Leggi e giudica tu l'accaduto, al fondo della memoria difensiva affidata al suo avvocato da Carolina. Con i primi due commenti di testimoni all'udienza. Se ti va, puoi scrivere una mail agli interessati per esprimere il tuo pensiero su questa ennesima, sporca, infamante, ENORME vigliaccata.

  •   25 Marzo. BUON 'COMPLEANNO', Lucia!
    Vajont-L'onda_Lunga._40anniditragedieescandaliEsattamente un anno fa, a Lucia Vastano, autrice tra l'altro dell'unico libro specifico sul "dopoVajont" mai pubblicato (vedi foto), veniva conferito il premio giornalistico «Saint Vincent» ad Aosta. La cerimonia ebbe un suggello da Ciampi al Quirinale, il 9 Giugno successivo.
    Leggi qui quanto c'è da sapere sull'evento. Il libro (Vajont - L'onda lunga. 40 anni di tragedie e di scandali) è attualmente in fase di ristampa, essendosi esaurita in brevissimo tempo la prima tiratura arrivata nelle librerie nell'ottobre/novembre del 2003.
  •   21 Marzo - giorno della Memoria per le vittime di TUTTE le MAFIE.
    Quindi, a buon diritto un giorno di 'rinfresco di Memorià anche per questa strage di MAFIA. Piu' conosciuta come la «catastrofe» o il «disastro» del Vajont (si confonde costantemente l'effetto colla causa).
  • NUOVO! - INEDITO - Liberamente scaricabile!!
    Dal giovane gruppo udinese «Heavenly Lane» la prima canzone esplicitamente composta e dedicata alla Memoria del Vajont.
    Pensata, scritta, eseguita e DONATA dagli autori, che ringrazio. Come Claudio Leoni di Pavia (vedi la sua straordinaria tesi, in "Downloads"), un altro straordinario DONO da dei giovani venuti a conoscenza di questa vicenda.
    Un grazie a Massimo Fabbro e compagni che ho appena conosciuto (mercoledì 8 Marzo 2006). "Per non DIMENTICARE". MAI.

    [Qui la pagina per scaricarla, e tutte le info necessarie]

  •   Gennaio. NUOVI Vajont italiani prossimi venturi.
    no-Tav valsusaUna nuova "Grande Opera" all'italiana destinata a drenare risorse in prospettive impressionanti, mettendo a rischio e minacciando un'intera valle. Delegando conseguenze, impatto e una cambiale infinita e assurda a figli e nipoti. L'ultradecennale protesta dei valligiani è stata compressa (come il diritto, come la stessa idea di democrazia) da un feroce pestaggio di Stato su della gente inerme, ricalcando il modello G8 di stampo fascista già visto a Genova. L'affare politico-mafioso nella "Tav" della Torino-Lione assume i contorni sociali del 'Grande Vajont dei 2000', ma con una componente di vergogna nazionale in piu': Venaus e la sua valle stuprate dalle forze 'dell'Ordine', peggio che nella Erto degli anni '50.
    E l'informazione - come a suo tempo, a cura della Sade e della sua mafia - NON circola, evidenziando come anche sul versante francese avvengano le stesse prese di coscienza popolari. I grandi quotidiani italiani non seguono, finora, queste verità se non superficialmente. Nessun cittadino italiano puo' sapere dunque che anche in Francia ci sono grossi problemi sociali che la società appaltante cerca di coprire (e comprare, al solito) coi soldi. Questa lotta, così come la nascente lotta cuneese degli abitanti di Saluggia (ricordatevi questo nome) contro una megadiscarica di scorie nucleari impostegli d'ufficio - da SOGIN - senza nemmeno contattare o interpellare il Comune, costituisce un ulteriore banco di prova delle "lezioni tramandateci dal Vajont", colla loro applicazione alla rovescia.
    maipiuTAV.jpgQui ci sono alcuni documenti che dovrebbero essere, io credo, letti con attenzione: anche qui in Friuli la progettata 'Tav' scricchiola... (le varie «Tav»...).
    Ed esce intanto un libro 'dal basso' che racconta la storia del progetto "tunnel" e documenta chiaramente le motivazioni contrarie dei comitati valligiani valsusini, il loro "diario" emotivo e reattivo. Si chiama «Adesso o mai piu'». Ne consiglio la ricerca e la lettura. Gli eventuali proventi del libro verranno reinvestiti in informazione.
    Se non altro perché, se fosse ancora tra noi, potrebbe portare senz'altro anche la firma di una Tina Merlin.

    Capire i No-Tav, prima che sia troppo tardi.

    Riccardo Pavia, geologo della Val di Susa, in Piemonte, intervista Oscar Margaira, "No-Tav della prima ora" e autore del libro «Adesso o mai più». Il libro propone un interessante viaggio nella valle scelta per "essere attraversata" dalla linea ferroviaria Capace&Veloce (Tac/Tav), ripercorrendo le tappe di un cammino che ha portato la "rinascita dal basso della coscienza civile" ben oltre i confini regionali.
    Scrive l'autore nel libro:"... Ricordo che fin dalle prime riunioni a cui partecipai, attorno alla metà degli anni '90, l'allora presidente della Comunità Montana spesso faceva notare che nessuno aveva bussato alla porta della nostra valle chiedendo il permesso per entrare. Ma nessuno, nemmeno dopo quella constatazione, si prese la briga di bussare o di farci vedere qualche schizzo di quei progetti. Cominciarono allora a definirci ottusi e contrari al progresso. Bastava presentarsi con uno striscione di fronte alla sede della Regione per trovarsi circondati da poliziotti in assetto da guerra. Fino ad allora non avevo mai neppure partecipato ad una manifestazione, neppure quando scioperavo. Avevo ormai superato i 35 anni di età e mi scoprii, mio malgrado, contestatore".
    Una storia vera, da leggere prima che sia troppo tardi. Per vedere il filmato dell'intervista all'autore, clicca qui.

    Oscar Margaira, Adesso o mai piu' - Diario della formazione di una coscienza ambientalista e di un impegno civile contro il progetto di Alta Velocità Ferroviaria in Valle di Susa
    Edizioni del Graffio - Via Abegg, 43, 10050 - Borgone Susa (To), tel 011-9641007, info@studiograffio.it, 175 pagine. Prezzo Euro 10,00

    Per informarsi: www.legambientevalsusa.it. [Altri siti di riferimento: www.spintadalbass.org e www.notav.it]
  •   Lo scorso dicembre 2005, il Corriere della Sera portava in allegato una riedizione dello spettacolo "Vajont" di Marco Paolini con libro annesso.
    marcoDVDSi tratta della versione moderna in DVD della videocassetta + libretto, carrozzato diversamente e facente parte di una raccolta DVD comprendente gli ultimi lavori televisivi del nostro.
    A seguire, I-TIGI e gli "Album" apparsi in TV a Report. Sei appuntamenti col teatro d'autore, a euro 12,90 + il prezzo del quotidiano. Qui la nuova prefazione, stesa da Gian Antonio Stella.
    Qui la recensione della precedente edizione in DVD di ELLEU Multimedia, che avevo preparato all'epoca.

    Cliccando sulla foto a lato, apparirà la pagina della cronologia del dopoVajont - dal disastro ad oggi - allestita cogli aggiornamenti tratti dal libretto allegato al DVD, e integrati ulteriormente coi dati in mio possesso.

    thinkMONANel mondo reale intanto, come da alcuni anni gli capita, Mauro Corona deraglia penosamente da Storia e verità, reinterpretando (a modo suo) gli amari trascorsi ertani degli anni '50...
    Se tra Paolini e Corona ci sia davvero un mona 'che racconta balle' e non sa di cosa sta parlando (così in pratica afferma questo CIALTRONE), ... io una risposta credo di averla trovata. E credo che queste occasioni meritino qualche debita puntualizzazione, non fosse altro che per la sconcia spudoratezza di questo "geniale Artis ... Etili$ta" pornografo, che sta cominciando a divenire «persona non gradita» ai suoi stessi paesani: complimenti.

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thinkTina"Ognuno costruisce e ricostruisce la propria esistenza lungo l'intero arco della vita in base alle esperienze che vive e che ha vissuto, ai fatti che gli accadono e gli sono accaduti. Realtà e fantasie, sogni e dolori fanno parte della vitalità d'una persona che li estrae dal proprio essere con maggiore o minore intensità, in base alla sua propria capacità di vivere".
   Tina Merlin.

Chi era Tina Merlin? Ha scritto di lei Mario Rigoni Stern: «Tina Merlin non era scrittrice da rotocalchi, nè aveva padrini che contavano, nè titoli accademici. Ed era una forza della natura e del pensiero. Forte e orgogliosa. Con la mente libera: "La verità fa più paura della frana di una montagna", diceva.»

A proposito di coerenza, di dignità e dei valori alla base della "lettera aperta" per le firme del Vajont: ascolta/scarica questo file in formato mp3 colle parole di un altro ex partigiano come Tina, il friulano Giovanni Padoan (ex comandante garibaldino "Vanni"). Sono 992 Kb, ed è un frammento audio tratto dal CD "Partigiani!" del gruppo folk goriziano "Zuf de Zur".


TizianoPer segnalazioni, invii di materiali, commenti o richieste di rettifiche al sottoscritto:

  - specificando per favore nel titolo del messaggio "Sulle tue pagine Vajont".

  - via e-mail sito: tiziano@vajont.org

  - via e-mail personale: inf251k1@ud.nettuno.it

Un grazie e un saluto: io sono Tiziano Dal Farra, faccio parte di «Cittadini della Memoria» e abito in via Colloredo, 52/4 33010 a Pagnacco (UD)

Tel. 0432 - 650068 - Fax 0432 - 651048 - Cell./SMS: 339 6503360


VAJONT - la CAMPAGNA SCUSE (quella che il sindaco di Longarone ostacola scientemente):

- www.wineathomeit.com/scuse, raccolta firme 2006/2007 (terminerà con una staffetta podistica Erto/Roma, nel giugno 2007)

- la petizione Vajont online (questa versione resterà permanentemente online, perchè chiunque possa lasciare un breve commento pubblico):
www.petitiononline.com/vajont05/

("L'insegnamento che si sarebbe dovuto trarre dalla catastrofe del Vajont - osserva Nicola Walter Palmieri - non è stato recepito: la cultura della prevenzione e della preparazione per le situazioni di emergenza non è penetrata nella mentalità italiana. Quando si verifica una catastrofe, la nostra maggiore preoccupazione è quella di cercare e punire un colpevole, dopo di che si torna alla consueta rilassatezza, finché si verifica il prossimo disastro".)

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