N. 14 del registro delibere COPIA

COMUNE Dl LONGARONE

Provincia di Belluno

VERBALE Dl DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Adunanza Straordinaria di 1° convocazione

OGGETTO: Comunicazione del Sindaco in merito all'attività della Fondazione Vajont.

L'anno duemilasette il giorno cinque del mese di marzo, alle ore 18.30, nella sala comunale si è riunito, in seguito a convocazione disposta con avvisi recapitati ai singoli Consiglieri, il Consiglio Comunale.

Intervennero i signori:

De Cesero Pierluigi
De Bona Fulvio
Olivier Luigino
Pradella Bruno
Feltrin Michele
Levis Celeste
Nora Natalino
Stragà Edi
Avoledo Andrea
Da Cas Giosue'
Piucco David
D'lnca Donato
De Luca Piergiacomo
Bez Manuela
Chreyha Alì (*)
Dardes Alessandra (*)
Guarino Mario

Totali 15, Assenti 2 (*)

Partecipano gli Assessori esterni:
RICCOBON Grazioso
OLIVOTTO Antonio
ZANGRANDO Andrea
DANIELIS Giovanni

Partecipa il Segretario Comunale Sig. Giuseppe Barbera
Constatato il numero legate degli intervenuti, assume la presidenza il Sig. De Cesero Pierluigi nella sua qualità di Sindaco che, dichiarata aperta la seduta, invita a trattare l'oggetto sopra indicato.

Il sottoscritto Messo dichiara che copia della presente deliberazione è stata affissa all'Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi dal 23 marzo 2007.

addì, _ _ _ _ _ _

Firma _ _ _ _ _ _



OGGETTO: Comunicazione del Sindaco in merito all'attività della Fondazione Vajont.

            Il Sindaco illustra al Consiglio l'attività svolta e Ie prospettive future della Fondazione Vajont 9 ottobre 1963 - onlus, sulla base della relazione riportata in allegato.
Ricorda anche che l'arch. Renato Migotti ha sostituito il prof. Gioachino Bratti, entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariverona, quale rappresentante del Consiglio Comunale nella Fondazione Vajont, nonché quale vice presidente della Fondazione stessa.

            Il consigliere Mario GUARINO ritiene molto esauriente la relazione esposta dal Sindaco, che ha saputo illustrare sia le idealità alla base dell'operato della Fondazione Vajont, sia le azioni poste in essere. Sottolinea l'importanza dei rapporti con istituzioni ed enti. Evidenzia la centralità delle tematiche idrogeologiche per la comunita di Longarone, augurandosi che altri mai debbano vivere niente di simile. Chiede su quali piani sia stata effettuata, in base a quali indirizzi, e quale sia l'estrazione sociale dei soggetti coinvoiti nell'indagine sulle conseguenze psicologiche e sulla salute psichica conseguenti al disastro del Vajont. Fa presente inoltre che a Longarone opera un'altra associazione che riunisce i sopravvissuti e i superstiti alla tragedia del Vajont, oltre a quella rappresentata dall'arch. Migotti, che già fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, e chiede se tale associazione è stata coinvolta nel lavoro di ricerca testé indicato e nelle attività della Fondazione.

            Il Sindaco spiega che la prima analisi ha riguardato i superstiti e i sopravvissuti nella fase precedente al disastro del Vajont, mentre la seconda è stata transgenerazionale, coinvolgendo le generazioni successive. Ritiene che manchi ancora l'analisi sui nuovi longaronesi, insediatisi in paese nel dopo Vajont. Afferma che il Comitato dei Sopravvissuti è stato coinvolto nell'indagine, e fa notare che negli ultimi mesi si è creato un rapporto più intenso con tale associazione. Evidenzia che l'arch. Migotti è rappresentante all'interno della Fondazione Vajont non di una sola, ma di entrambi i sodalizi di superstiti e sopravvissuti. Manifesta la volontà dell'Amministrazione che il Vajont sia elemento di unione e non di divisione.

Aggiunge, in merito al Centro Regionale di Protezione Civile, che la Regione considera tale centro sotto la propria esclusiva egida, e questo non facilita i rapporti con la Fondazione, in quanto per operare assieme è necessaria la volontà di entrambi i partner. Esprime però l'atteggiamento positivo della Fondazione nei confronti di una collaborazione con il Centro Regionale.

            Il consigliere Piergiacomo DE LUCA evidenzia che dalla relazione emergono iniziative tecnico-scientifiche di rilievo, che dànno testimonianza della validità del comitato tecnico- scientifico della Fondazione, ben supportato dal Consiglio di Amministrazione, che si è messo a disposizione del Comitato Scientifico per il reperimento di risorse per finanziare le varie iniziative.
Fa presente che il fondo di riserva di 3 milioni di euro è già rilevante, e il patrimonio non è stato intaccato. Rivolge pertanto un plauso al comitato tecnico- scientifico e al consiglio di amministrazione.
Ricorda al Sindaco l'impegno, assunto nel discorso del 9 ottobre u.s., che il centro di documentazione sul Vajont non sia patrimonio della Fondazione, bensì del Comune di Longarone, e guarda favorevolmente invece all'aiuto della Fondazione per reperire il materiale processuale. Ritiene che il centro di documentazione possa essere collegato al discorso museale.

            Il Sindaco, in merito al museo del Vajont, spiega che, a fronte della richiesta della Prefettura di avere all'Archivio di Stato di Belluno la documentazione processuale in originale attualmente depositata presso il Tribunale dell'Aquila, e di averne copia in Longarone, è pervenuta una risposta negativa. Ma fa notare che la difficoltà maggiore è compiere delle scelte in merito al Museo di cui essere convinti, vista la complessità della tematica. Aggiunge che si è già delineata la presenza di un museo diffuso più che di un unico museo, che troverebbe eventualmente collocazione presso l'attuale sede dell'Associazione Pro Loco, con più punti rilevanti, come il Cimitero delle Vittime di Fortogna, la diga, la Chiesa.
Si dice preoccupato più per i contenuti che per il contenitore.

Infatti afferma di aver visitato numerosi musei, ma di avere trovato più che altro tanti spezzoni di storia anziché una sintesi organica. Capisce pertanto le difficoltà delle amministrazioni che lo hanno preceduto, che non sono riuscite a realizzare il museo del Vajont. Spiega che la missione a Bruxelles dei prossimi giorni serve anche per cercare finanziamenti per il museo e per poter dare un incarico di livello internazionale. Sottolinea la difficoltà e i dubbi di effettuare la scelta più adeguata, data l'unicità dell'evento Vajont, e informa che in passato sono state comunque assunte delle iniziative nel merito, ma che l'Amministrazione non è soddisfatta. Afferma che gli è piaciuto un allestimento visto in Giappone dei filmati dinamici relativi ad un vulcano, ma valuta che forse non è la tipologia descrittiva più idonea per il Vajont.

            Il consigliere Piergiacomo DE LUCA parla, più che di un museo diffuso, di un viaggio della memoria nelle sue tappe. Dice di rendersi conto che il museo è un luogo che conserva il passato, e che noi per il Vajont non abbiamo qualcosa di materiale da inserire, afferma che vi sono tuttavia gli aspetti connessi alla progettazione, alle vicende processuali e alla ricostruzione, che a Longarone ha funzionato ed in altre zone no, cosicché potrebbe costituire un modello dal punto di vista legislativo. Ribadisce che il Comune di Longarone deve essere proprietario del museo.
Spiega che non si tratta di realizzarlo subito, ma certo di cominciare a lavorarci.


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