Da: "Il Messaggero Veneto"

Il manufatto attraversa il rio Vielia sulla 552, la strada che conduce - attraverso il Passo Rest - in Carnia. Il cedimento pochi minuti prima del collaudo dell'opera. La magistratura pordenonese pone sotto sequestro il cantiere.

Ponte appena costruito crolla, tragedia sfiorata.
Tramonti: precipitano 3 camion, ferito un autista.

Ponte appena costruito crolla, tragedia sfiorata

TRAMONTI (PN) - 16 Dicembre 2004.

Si è spezzato in due, travolgendo tutto quello che si trovava sulla sua superficie, tre camion carichi di ghiaia e un autista che non ha fatto in tempo a rendersi conto di quanto stesse accadendo. Il nuovo ponte che attraversa il torrente Vielia in località Chiavalìr e che si trova sulla statale 552 a Tramonti di Sopra (la strada porta a Socchieve via passo Rest), ieri mattina è crollato su se stesso inghiottendo ogni cosa. Di fronte agli occhi attoniti di due degli autotrasportatori che stavano provando la resistenza al carico del manufatto e di Alido Rugo, il referente del 'Comitato della 552', l'opera di ferro e calcestruzzo si è ripiegata in pochissimi secondi e solo per un caso non è rimasto schiacciato Angelo Picotto, 64 anni, di Mortegliano.

crollo ponteL'uomo aveva appena sistemato il suo Tir carico di ghiaia accanto agli altri due ma prima che potesse scendere, allontanarsi e raggiungere i colleghi è stato risucchiato dal crollo. «Fino a qualche istante prima - racconta Rugo - stavamo scherzando sul fatto che il ponte non avrebbe tenuto, sul fatto che le anomalie riscontrate nei giorni passati e anche ieri, visto che un guardrail era più basso rispetto agli altri segnalando un dislivello, non erano casuali. Non avevamo finito di ironizzare che è accaduto l'irreparabile».
Rugo con la mano tremante e le lacrime agli occhi ha cercato di chiamare le forze dell'ordine ma per lo choc la sua mano non riusciva a comporre il numero corretto. Alla fine ce l'ha fatta e attraverso il 115 è partita l'attivazione dei soccorsi. I vigili del fuoco sono arrivati in forze da Maniago, Spilimbergo, Pordenone e anche da Udine (con un'autoscala) mentre un elicottero è stato chiamato per estrarre il ferito. I testimoni non avevano la forza di guardare in basso per guardare cosa ne fosse di Picotto, ma ben presto l'uomo, miracolato, ha iniziato a chiamare aiuto. L'altezza dalla quale è precipitato è di circa 10 metri, ma il fatto che il ponte si sia spezzato a metà e abbia portato con sè i mezzi pesanti poteva provocare uno schiacciamento dell'abitacolo in cui si trovava il camionista.

Sul perchè la ditta che ha ottenuto la gestione dell'appalto, la Consol Strade di Remanzacco (UD), abbia fatto predisporre i camion sul ponte è ancora da chiarire.
Il cedimento, infatti, è avvenuto poco prima delle 10.00 ma ieri mattina alle 11.00 l'impresa attendeva la visita della commissione di collaudo di cui fanno parte Cesare Salice (per l'Anas) e il professionista Virgilio Ciriani.
Forse la ditta voleva far trovare i mezzi già schierati alla commissione, ma quando i tecnici sono arrivati davanti ai loro occhi hanno trovato una scena apocalittica: il ponte spezzato in due tronconi e i tre camion, con un carico di 400 quintali di ghiaia ciascuno, sfracellati al suolo.

La commissione, in realtà, non doveva necessariamente testare con prove di carico il ponte, ma doveva intanto prendere visione delle carte e dei collaudi fatti durante i mesi di lavoro e decidere poi come procedere con i test veri e propri che, di prassi, possono durare anche alcuni giorni.
Quando ormai il più sembrava fatto si è verificato il disastro, un grave danno che a detta di molti era però 'annunciato'. Lo stesso 'Comitato della statale 552' un mese fa aveva sottolineato la presenza di anomalie sul ponte, dei dislivelli che secondo Rugo facevano prevedere un cedimento. Il fatto però che la spaccatura sia stata così netta e improvvisa porta a porsi molte domande non solo sull'esecuzione dei lavori ma anche sui materiali usati.

Certo è che il nuovo ponte sembra nato sotto una cattiva stella.
Nel 2003 la ditta di Messina che si era aggiudicata l'appalto, nel giro di qualche mese - non rispettando i termini del contratto - uscì di scena e un ramo d'azienda fu acquisito dalla "Consol Strade", azienda solida e molto conosciuta in Friuli.
Con la nuova impresa, i lavori sono andati avanti ma sono stati ulteriormente rallentati dalle piogge che hanno messo a dura prova il cantiere. Ora, proprio mentre ci si preparava all'apertura tanto attesa (la consegna dei lavori era prevista a metà gennaio), il lavoro è stato completamente vanificato e, cosa ancor più grave, un uomo ha rischiato di pagare con la vita quello che potrebbe essere un danno dovuto a una partita di materiale guasto o a un errore umano. Questo sarà la magistratura ad accertarlo, e già da ieri ha messo sotto sequestro l'area interessata.

(articolo di Martina Milia)


0Ma dove è avvenuto questo 'minidisastro'?
Siamo in provincia di Pordenone, in linea d'aria a meno di 50 km. da Erto e Casso. Il crollo è avvenuto in val Tramontina. A nord di Meduno, a nord ovest di Montereale Valcellina, a est di Cimolais che sta nella adiacente Valcellina (subito dopo Cimolais, inizia la valle Ertana); a sud di Ampezzo (in Carnia). Localizza il disastro sulla cartina.

Sulla stampa locale: leggi la PRIMA parte - Leggi la SECONDA parte

- Leggi la versione del settimanale regionale Il Nuovo FVG...


30-12-2004 PRIMO aggiornamento: otto indagati.


3 Marzo 2005 - secondo agg., temporaneo

È passato su Rai3 - tg regionale - un breve servizio in cui si annuncia il calo di una ruspa (mi auguro una di quelle piccine) incaricata di vuotare i cassoni dei camion per tentarne il recupero.
La magistratura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e tentato omicidio colposo (per via dell'autista precipitato).


5 Maggio 2005 - terzo agg., temporaneo

ERA un abuso edilizio. Esattamente come il Vajont (tutto il progetto della diga). Queste le conclusioni provvisorie degli inquirenti. Leggi l'articolo apparso su "Il Messaggero Veneto" di Udine.


12 Maggio 2006 - quarta puntata (mancata), e la prima tappa processuale.

Se ne riparla il 30 Novembre prossimo. Leggi l'articolo.


Venerdì 15 Dicembre 2006 - quinta puntata, dopo la seconda tappa processuale col rinvio a giudizio di n. 8 imputati (8 come al processo Vajont...). Speriamo non duri altrettanto.

Leggi l'articolo. Il mondo è, piccolo. E a volte, ritornano. Come già negli anni d'oro (è un modo di dire) rispunta l'impresa Monti. Se la memoria non m'inganna, dovrebbe essere la stessa che lavorò nei subappalti della diga, e poi nella ricostruzione conseguente al disastro. Viabilità, eccetera. Come si legge nell'articolo, oggi come allora, deve farsi carico anche di questo "Vajont-bonsai".


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20 Aprile 2007

Ieri si è tenuta a Pordenone la PRIMA UDIENZA preliminare davanti al GIP (a quasi tre anni di distanza) per la comparizione delle parti. Dal TG3 regionale ho tratto il filmato che appare a lato: sette i rinviati a giudizio tra costruttori, tecnici e progettisti chiamati a rispondere di disastro colposo e lesioni colpose. Ammesse tutte e quattro le parti civili: ANAS, Provincia di PN e i due Comuni della valle. Stralciata la posizione di un impiegato della Provincia che ha chiesto (!) il procedimento abbreviato. Ultima udienza, il 10 di Maggio.

9 agosto 2007. Nella foto, una "riesumazione" di quanto accaduto, all'interno di un articolo sullo "stato dei ponti" del NordEst che prende spunto a sua volta dal recente crollo del ponte americano.

Dal Gazzettino del 9 agosto 2007



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