9 OTTOBRE, 1963: strage DI MAFIA del Vajont.
| ||||
ROMA, 1-1-2004 - Medaglia d'Oro al Merito Civile - Insegnante Carmela Ciniglio - alla memoria - Motivazione: "In occasione di un violento e disastroso terremoto che causava il crollo di un edificio scolastico, veniva trovata esanime sotto le macerie, abbracciata ad alcuni dei suoi alunni nell'estremo tentativo di proteggerli, facendo loro da scudo con il proprio corpo. Fulgido esempio di raro altruismo, umana solidarietà e spirito di servizio spinti sino all'estremo sacrificio."
| ||||
ROMA, 2 Giugno 2003 Motivazione: "Sono caduti «nell'adempimento del proprio dovere di studenti»." Con questa motivazione, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione del 2 Giugno Festa della Repubblica, ha conferito la medaglia d'oro al merito civile alla memoria a ciascuno dei 26 scolari di San Giuliano di Puglia che persero la vita, il 31 ottobre 2002, durante le lezioni, a causa a causa del disastroso terremoto che fece crollare l'edificio scolastico. Un analogo riconoscimento è stato concesso ad un altro scolaro, Umberto Visconti, che sopravvisse al crollo, ma perse la vita un mese dopo per le gravi ferite riportate. In San Giuliano di Puglia (CB) - 31 ottobre 2002 2 Giugno 2003, e SIAMO nell'anno del quarantennale del Vajont. | ||||
MEDAGLIE d'ORO alla MEMORIA a 136 MINATORI di MARCINELLE
Nel 2002, durante la visita di Stato in Belgio, Ciampi si recò in visita alla miniera ormai in disuso, trasformata in museo. Accompagnato dal re del Belgio, richiamò «dolorosissimi ricordi» di quella che fu, nel 1956, una grande tragedia italiana ed europea, ma anche un test per l'Europa che passato l'immediato dopoguerra, cominciava ad unirsi e ad integrarsi.
A quella sciagura che costò la vita a 262 minatori, di cui 136 italiani, disse Ciampi, «per la prima volta, è bene ricordarlo, fu data una risposta europea: furono migliorate radicalmente le condizioni di lavoro in tutte le miniere dell' Europa comunitaria».
«La tragedia di Marcinelle - sottolineò il presidente della Repubblica - fece, per la formazione di una coscienza europea, più di quel che avevano fatto tutti i trattati firmati in quegli anni. Quei lavoratori che lasciarono le loro terre per emigrare in cerca di lavoro varcando frontiere secolari, recentemente abbattute, furono i primi costruttori di un'Europa unita, i primi cittadini europei. Come tali li ricordiamo e rendiamo omaggio al loro sacrificio e alla loro memoria».
Il tributo che questo "Stato" nello Stato non è in grado di dare ai Caduti del Vajont ed ai loro familiari tramite la determinata Carolina Teza e agli altri testimoni vajontini presenti in Quirinale, le è stato invece offerto all'estero nel luglio 2008 al Secondo Forum mondiale sull'Acqua Bene Comune dalla ONG iberica FNCA all'interno della EXPO mondiale tenutasi a Saragozza. Dove il "caso Vajont" si è avuto il coraggio di definirlo davanti al mondo per quello che effettivamente fu e RIMANE nei secoli: un Disastro causato da Tecnici. [Oltre che la più grande STRAGE DI MAFIA di QUESTO Paese sul piano CONCRETO e FATTUALE]
La Expo di FNCA è oggi una mostra nomade che girerà il mondo per anni, ha prodotto un libro a consuntivo, ed il suo Progetto "Acqua, fiumi e popoli" ha un proprio sito web che - in inglese, francese e spagnolo - illustra fotograficamente e in una relazione scaricabile in PDF tutti i 25 casi in oggetto. Qui il sito web di FNCA http://www.unizar.es/aguariospueblos/ Qui le pagine del caso Vajont Il bottoncino scuro "pdf" in cima alle foto scarica la relazione
Grande l'onore per lo scrivente - non presente fisicamente a Saragozza - ma citato nei ringraziamenti del sito e del libro ('Thanks To'). (foto inedita, via vajont.info) LONGARONE, mattino del 10 ottobre 1963. Riproduzione di foto originale d'archivio dell'Esercito USA (SETAF). Tre anni prima dell'alluvione di Firenze del novembre 1966 e degli "angeli del fango" che produrranno centinaia di foto simili a questa, un parroco dei dintorni esamina quello che resta degli antichi registri della chiesa arcipretale di Longarone ritrovati e disseppelliti dal fango qualche chilometro a valle. (foto inedita, via vajont.info) 12 ottobre 1963, riproduzione di foto originale d'archivio dell'Esercito USA (SETAF). Vale la pena di ricordare che nei giorni successivi l'organo ufficiale della Democrazia Cristiana di Moro e Leone "La Discussione" (tuttora esistente e che fruisce di sovvenzioni pubbliche di 2,582 milioni di Euro solo nel 2003 del Quarantesimo anniversario del Vajont) ebbe la sfrontatezza di dichiarare, stampato, che «Quanto avvenuto al Vajont è stato un misterioso Disegno d'Amore», mentre Montanelli ed altri rispettabili IGNORANTI bollavano di "Sciacalli!" chi denunciava precise colpe e responsabilità UMANE. Ogni commento guasta, dato che SADE sapeva da quasi 4 (quattro) anni della frana in movimento. Come da sentenza, non bastasse la testimonianza dello scopritore, Edoardo Semenza figlio del progettista Carlo. Quindi, 4 anni di omertà INIZIALE (di qui, "strage di mafia") e 2.000 italiani in MENO col concorso attivo dello Stato. Che attraverso qualche suo organo, mantiene questa 'tradizione' omertosa tuttora.
|
|
Problemi col sito? Dissensi?
Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org.
VOMITO, ERGO SUM. Nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: falso storico, fattuale, e IMMORALE, da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE targato sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004 che da allora riproduce fedelmente in schema, come foste in un parco a tema di Rimini, il campo "B" di Auschwitz/Birkenau in miniatura.
Segnalazioni, commenti, informazioni?
Write me_Escrìbeme_Schreib_mir_Scrivimi
Poi vennero i delinquenti, quelli istituzionali ....
Ai navigatori. Sono tutte pagine "work-in-progress" - e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni.
Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > riga > link fallace.
Ritagli di giornali, libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di: Tiziano Dal Farra
(se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)