0 UN MAZZOLINO di CAZZATE (che vien da la montagna).....

Mauro Corona a parte (risulta e risulterà ancora per un pezzo - grazie, Mondadori! - e per SUA scelta il recordman indiscusso delle cazzate sul Vajont) occorre tener conto anche di una nutrita concorrenza, che parte da molto lontano.
Nella probabilissima marea di cazzate ordinarie, disinformazioni quotidiane e tutto sommato "veniali" che fanno parte del bagaglio culturale del popolo italiano distrattamente ignaro del paradigma Vajont, anche se in realtà esso permea diversi aspetti del nostro CONTEMPORANEO, a tratti brillano delle vere e proprie perle. Spesso a cura di una categoria che - teoricamente più INFORMATA proprio per 'scelta professionale' e per servizio - il popolo ITALIANO dovrebbe poter, sapere e DOVERE correttamente informare.
Per il mestiere che fa e per cui viene pagata almeno, se non per 'cultura personale' in senso stretto.

  • Alcune LIEVI IMPRECISIONI.
    Da quando nel luglio del 2003 ho cominciato a dedicarmi a questo tema, mi è capitato di leggere o sentir dire di tutto, riguardo i dettagli di questo massacro misconosciuto e obliato. Ne cito, assolutamente poco volentieri, alcuni esempi.

    EuropeoVajont2006• - Sul numero di «L'Europeo» qui raffigurato, l'articolista definisce il disastro usando il termine (testuale) di 'tracimazione'. Tracimazione ? ? ? Tracimazione, definizione peraltro tecnicamente perfetta ma in questo caso assolutamente fuori luogo e riduttiva, riporta alla mente un fenomeno lento, diluito nel tempo e tutto sommato 'tranquillo'. Anche il modo di dire popolare "la goccia che fa traboccare il vaso" rappresenta l'inizio di una piccola (piccolissima, appena percettibile) 'tracimazione'.
    La tracimazione ESPLOSIVA (e preannunciata, e PREVEDIBILE da quasi TRE anni) del Vajont, invece, ove 25 milioni di mc d'acqua stimati SORVOLARONO ESPLOSIVAMENTE la diga di centinaia di metri, è più conosciuta nel mondo - ma evidentemente non da questi individui - col termine «MegaTsunami». E io credo che ci sia una non piccola DIFFERENZA, sotto OGNI aspetto. Non ultimo il particolare che fu PROVOCATA dalla condotta CRIMINALE dei dirigenti SADE/ENEL (in quei giorni Biadene era un dipendente dell'ENEL, un manager, un IMPIEGATO STATALE, non un tirapiedi "SADE").

    • - Il Cavaliere Luciano Manigrasso, che all'epoca era fotografo e reporter della Polizia di Stato e presente al Vajont per servizio fin dalle prime ore del 10 ottobre, nel 2003 ci fa sapere di ricordare - in una sua registrazione di dedica e commento donata al Comune di Longarone assieme alle sue 110 foto originali dell'evento - «che quella sera tutta Longarone stava assistendo in TV alla "partita della nostra Nazionale"». E come no! I più informati ricorderanno che l'incontro era invece tra i "Glasgow Rangers" (Scozzesi) contro "Atletico Real Madrid" (Spagnoli)". C'era tutta l'Italia, certamente, ma seduta davanti ai primi e ancora poco diffusi "ricevitori TV".
    Fino a qualche settimana fa ognuno poteva sentire da sé, cercando un filmato nel capitolo "Vajont" sul suo sito, www.manigrasso.it, questa accorata "testimonianza" - del tutto in buona fede - che contiene altre inesattezze minori (la denominazione errata di 'Fotogna', l'ora della frana posticipata di diversi minuti, etc.).
    E dico "poteva", perchè dopo la mia segnalazione in questa pagina, i solerti tirapiedi del Sindaco - che controllano giustamente interessati quanto appare in queste pagine - devono aver fatto sapere al buon Manigrasso (senza il dono del quale NON esisterebbe nemmeno la loro "Mostra" fotografica) della involontaria BAGGIANATA, dandogli motivo di far sparire QUESTO link per accedere al suo filmato.
    Ma a questo c'è rimedio.
    [ Ascolta qui la frase della partita (11") oppure QUI la registrazione integrale della dedica (4'05")]. Richiedono, come la maggior parte degli altri files di questo sito, il player gratuito "Quick Time" di Apple. Che puoi trovare qui.

    Sempre in questa pagina infilerò - dovesse mai sparire anche l'originale - il filmato [ (a mio parere 'inguardabile' sotto il profilo della leggibilità) nello scadentissimo formato originale «Media Player Windows» ] di cui fortunatamente conservo da tempo una COPIA in archivio...

    Merde ....d'Artiste... clicca x ingrandire ...• - Forme di vita terrestri sostanzialmente parassite:

    il caso umano di Mauro Corona


    L'OGGI 'pennivendolo ertano' Mauro Corona, in un'intervista assolutamente indecente e pubblicata da «Libero» (liberissimo di dire Cazzate $tratosferiche, sottolineo io) e proprio sul numero del quotidiano uscito nelle edicole italiane il mattino del 9 ottobre 2005, ha la sfrontatezza o il tasso alcolico di definire questo massacro e le sue rovine come «un INCIDENTE».
    Ma questa autentica bestialità, così come per diverse altre nequizie e calunnie che il pittoresco lazzarone ha vomitato nell'intervista (e così come sua NATURA, in parecchie altre occasioni pubbliche in seguito), a me non è passata inosservata.
    Ringrazio Italo Sandi e i servizi stampa parlamentari, rispettivamente per la segnalazione ed il dono del file!
    (Cazzata tra altre cazzate, il titolista dell'intervista, raccolta da tale Patti, scrive nei titoli su Libero «"Marco" Corona», confondendolo per una svista freudiana con Paolini (il vero "Marco"). Un altro diffuso lapsus mediatico che avrà fatto 'soffrire' non poco l'ego del ciarlatano).
    Molto saggiamente invece, questa intervista brilla per la sua ASSENZA dal trionfalistico e penoso 'palmares' delle "Recensioni" sul sito web per i fans (decerebrati) dell'«artista», fondato e curato naturalmente dai figli che con queste BALLE il Nostro mantiene in tre università e cresce (ricambiato).

    ...alluvioneVajontVa tenuto conto che il logorroico «tuttologo 'Marco' Corona», da quando milita nella scuderia di Segrate, non è nuovo a esternazioni penose e a vaneggiamenti assortiti altrettanto vergognosi. Ma occorre capirlo: un destino cinico e baro piu' di Lui (o la sua fortuna, se preferite) lo pone nel limbo delle nullità umane non essendo né 'superstite', né un 'Sopravvissuto' (i Corona, lui tredicenne, non persero un cerino, nel disastro del 9 ottobre '63). Essendo - lui immigrato e famiglia - dei semplici sfollati per decreto e non avendo avuto TITOLO nemmeno secondo i «requisiti minimi» della legge-truffa Vajont ad alcun risarcimento ufficiale (e nemmeno col cannocchiale l'accesso alla sordida "transazione ENEL"), e passati in archivio M. Paolini e E. Martinelli, ne soffre visibilmente. E così, dal 2001 un megalomane assolutamente ignorante, inacidito e senza l'ombra di un neurone ha deciso di ritagliarsi un ruolo mediatico, quale che sia, sfruttando i beoti. Non possedendo particolari talenti letterari né evidentemente un briciolo di dignità o di rispetto, egli rinnova oggi magistralmente - e io glie ne do atto volentieri! - la figura chiave degli scandali 'pre' e 'post-Vajont': il PARASSITA - ancorchè tardivo - per LUCRO.
    Grazie a chi in Mondadori si occupa di marketing, e con la consolidata tecnica del suo attuale editore ed ahinoi ex PresDelCons, però, non tralascia di indicare e bollare altri colla qualifica preventiva di «superstiti di professione». Che detto proprio da lui, è il colmo... Che bastardaggine!!! però le interviste loffie per lanciare i suoi 'libri' se le va a cercare per contratto, e intanto la leggenda commerciale dello "Sciamano" di Erto continua, grazie a presentatori - e pubblico della domenica - vuoi candidamente imbecilli, vuoi colposamente indecenti.
    Mai, dico mai una voce dai presenti in sala che gli faccia domande o contestazioni precise e pertinenti, durante gli show, sulle sue cazzate inaccettabili, quando non sono semplicemente e tristemente idiozie. Ma questo, passa oggi il convento la conventicola.
    Il livello qualitativo e quindi "culturale" espresso tramite la Sua semplice presenza dagli organizzatori e dagli SPONSOR di certi chiamiamoli "eventi" dovrebbe essere palese....
    Quel che è peggio, facendo cadere nell'equivoco - e quindi nel carniere del Nostro bracconiere analfabeta - fior di "intellettuali" (Erri De Luca, Michele Serra, et altri) di cui il Nostro potrà vantare in altri "convegni" o "serate" promozionali ... la presunta "amicizia".... e vai cogli autografi...

  • - La sera del 27 Maggio 2006, in TV su Rete4, la parola fatale viene citata - tra uno spot e l'altro - in una frettolosa introduzione ad una trasmissione "documentario" incentrata su alcuni grossi dissesti ambientali italiani causati dall'acqua (Polesine, Valtellina, Sarno, etc.).
    Il Vajont, obiettivamente, c'entrava colle alluvioni perno della trasmissione come i cavoli a merenda (è di matrice "industriale", quindi "artificiale", evitabile ma criminalmente provocata perchè fu previsto il crollo della frana, durante i tre anni precedenti). Ma perdipiù, la trasmissione cominciava con queste precise parole di avvio nel commento fuori campo: «Nessuno puo' dimenticare il disastro del Vajont: era il 19 ottobre(sic!) del 1963, e nella valle delle prealpi venete (venete?) cade improvvisamente la frana che... (eccetera)».
    Cos'altro dire??
  • mafie-politico-affaristicheCi voleva un po' più di Fortuna, al Vajont...
    Sentita colle mie orecchie in occasione dell'ipotesi di inviare truppe italiane in Libano in un contingente ONU, sul TG3 regionale friulano del 6 agosto 2006 « ... la brigata corazzata "Ariete" non è nuova ad interventi umanitari e di ricostruzione in occasione di varie calamità naturali: dal Vajont, al terremoto del 1976 in Friuli, alla Valtellina, ....»
    - (la giornalista friulana Gabriella Fortuna, al TG3 regionale FVG).

    [ancora "Calamità naturale", il Vajont???]

  • Sentita colle mie orecchie: giornale radio2, 9 agosto 2006, mentre ero in auto.
    Una giornalista annuncia una inedita «Mostra fotografica sull'alluvione di Firenze del '66: a Belluno, al palazzo Piloni, dal giorno x al giorno y. Nel quarantennale dell'alluvione che mise in ginocchio Firenze, una mostra dell'Archivio Alinari (eccetera)... .
    Perchè la mostra dell'archivio Alinari proprio a a Belluno?
    Perché questa città ebbe la grave alluvione del Vajont (eccetera)...»
    - (Anna Longo, GR2 RAI)

    [A parte il fatto che il Vajont è del '63 e quella chiamiamola «alluvione» fu provocata SCIENTEMENTE dall'uomo, non c'entra per nulla (salvo per la nafta mischiata all'acqua, forse) con Firenze; e tenuto conto che Belluno e Longarone ebbero la loro «alluvione del '66» come certamente almeno mezza Italia (andò sotto anche Venezia, con un gravissimo colpo alle strutture della città...), mi pare che la redazione del GR2 si dimostri qui molto superficiale. Certamente stupido/a è chi ha stilato quelle note da far leggere alla Longo, dando loro 'quel' preciso taglio e significato.
    Inoltre, i danni dell'onda del Vajont "alla città di Belluno" furono gravi sì - quello di Borgo Piave-Lambioi era il mio quartiere - ma assolutamente circoscritti ad esso e in ogni caso marginali, rispetto alla città, e morti 'zero', in città (ma 43 in provincia). Non così fu per Firenze, con 23 vittime. Questa interessante mostra avrebbero potuto quindi svolgerla a Rimini, a Sanremo, a Stoccolma o dovunque, essendo l'accostamento "Vajont+Bl/Fi+'66" assolutamente fuori luogo per parecchi e validissimi motivi.
    Uno, per tutti: nessun'altra "inondazione naturale" - che io sappia - ha generato un vergognoso processo penale lungo 37 anni... ed enciclopedie di letteratura e di giurisprudenza (giurisIMPRUDENZA) come questa.
    Pensare una "MOSTRA" di questi bigotti obiettivi (e FARLA) in questi termini proprio a Belluno invece, è uno sfregio indecente (e nemmeno l'ultimo) a FATTI e Memoria, e sorvolando sulla dignità delle vittime. Va a pennello per dare nuovi impulsi di disinformazione e alla ultraquarantennale «rimozione» del crimine Vajont, per la confusione delle menti semplici italiote - le onnipresenti "anime belle" di corta Memoria - accomunandolo o SOTTOPONENDOLO ad altri devastanti "disastri naturali" (perenne effetto congiunto Montanelli + Buzzati).
    Per tener viva insomma la confusione mentale, culturale, e in sostanza elettorale che è necessaria alle mafie politico-affaristiche di centrodestra da sempre connesse a questa strage/lucrosissimo affare e tuttoggi operanti: gaudenti, arroganti e comunque impunite]
    . Finora.

  • Sentita colle mie orecchie, in auto, casualmente: il solito Mauro Corona interviene telefonicamente in una trasmissione radioRAI vertente sul "Natale, e i modi per celebrarlo". Racconta agli ascoltatori (e alla conduttrice, e agli ospiti) che «eravamo 3.300, e oggi a Erto siamo 300, eccetera». (Balle natalizie, nella fattispecie). 9 ottobre 1963: gli Ertani - lui incluso!! - erano esattamente 1684 alla data della tragedia, con 325 nuclei familiari stabiliti ad Erto e 83 a Casso. In tutto, 408 nuclei familiari.
    Fonte: archivi anagrafici del Comune di Erto e Casso (in provincia di Udine, al tempo, e INTATTO) e un articolo specifico di Tina Merlin. E gli atti processuali.
    Una ben strana e preoccupante ignoranza, per un intellettuale ertano del suo - presuntissimo - calibro. Oppure sarà l'alcool...
    O la ricerca di visibilità (e di intere$$e) per il lancio del "libro" «Quelli del dopo» in uscita per Natale... citato dalla "intervistatrice".
  • 0A volte ritornano...
     Da "Il Gazzettino" del 18/10/2006.
    Il figlio del Conte Volpi di Misurata oggi rivendica maggiore rispetto e una maggiore RICONOSCENZA da parte dell'amministrazione veneziana verso il proprio genitore, e mancato (secondo Lui) successore di Mussolini alla guida del Governo postbellico (poiché aveva le conoscenze giuste).
    Ricordiamo qui brevemente che il brillante fondatore della S.A.D.E. fu uno spregiudicato trafficante, un faccendiere, poi - proprio grazie al duce - presidente della Confindustria fascista, e ministro fascista delle Finanze. Caratterialmente grandissimo filibustiere e opportunista, profittatore sommo, con un colpo di mano (vedi Cronologia) dopo l'8 settembre 1943 (prima di fuggire col malloppo) si fece una "leggina ad personam" per un autentico abuso edilizio che - avallato e "legalizzato" dallo Stato Repubblicano di Einaudi - permise poi al suo socio e sodale conte Vittorio Cini, succedutogli alla guida della S.A.D.E., di iniziare a realizzare il "progetto Grande Vajont", con tutto quello che ne seguì. Senza dubbio, un DemoCristiano perfetto (Volpi).

    Entrambi i "conti" furono nominati tali dal citato "duce", per "meriti acquisiti. Volpi, in particolare, per aver fatto sterminare i libici dal macellaio Graziani.
    Cini, nel '43 ministro delle Comunicazioni del regime, fu un altro danarosissimo vigliacco scappato col malloppo in Svizzera (e graziato anch'egli dall'amnistia Togliatti). Ma queste, come si usa dire, sono altre storie ancora. Meglio ricordarne le donazioni, e le "opere di bene" (fatte comunque col surplus dei soldi rubati allo Stato e POI agli italiani PRIVATI) e le biennali di cinema.
    La "Coppa Volpi" 2007 l'ha presa per la cronaca Brad Pitt. Che (re)interpreta un bandito/mito... Alleluja.

  • 9 marzo 2007
    A Longarone, proprio a Longarone, ritorna il senatore a vita Giulio Andreotti (sì, proprio quello prescritto per mafia), Invitato "naturalmente" dal presidente della Fiera di Longarone e faccendiere De Lorenzi Giovanni (un ex CDL trapassato, fiutata l'aria, nelle file "opposte" dell'UDEUR), a tenere - proprio a Longarone!!! Lui!!! - "lezioni di politica". Punto.
    Un tenero omaggio da cumparielli ancora in itinere a un vero, vecchio Maestro sul viale del tramonto. Coi suoi segreti. Un capolavoro, funzionale ed estetico. Un tempo qui si omaggiavano i Volpi e i Cini, ed oggi lorsignore e ex galeotti di governo. Un mese prima, lo stesso cerimoniere (padrino politico e 'creatore' dello stupratore di sopravvissuti e vittime) aveva organizzato un altro affettuoso e DOVEROSO "omaggio" a un caro collega, e illustre predecessore del giovane signorino malavitoso alla guida del CONIB.
    S'inventano progetti e se li spartiscono tra loro.
    Fanno danni inauditi a Storia e reperti - a spese ovviamente del contribuente - e ne beneficiano gli amici di truogolo.
    S'inventano premi inauditi, e poi se li assegnano tra loro: ecco Longarone, Italia.
  • Lina, Tina, Dina.....
    (Ovvero: quando la buona fede e la confusione mentale, miscelati, fanno più danni dell'alcool)
    Un giorno, su uno dei tanti "forum" macchiati da degli schizzi di Vajont e da apologie dementi di un Corona annesse, trovo il curatore che "risponde" meglio che puo' ad un suo adepto che ha commentato in precedenza evidentemente citando a sproposito la (buonanima) Tina Merlin.
    Come si dice dalle mie parti, a volte è "pedo el tacòn del bùs": come si evince dalla "correzione", il nostro, che tra l'altro si firma col nick «so tutto», mostra di avere ben poca dimestichezza colle due (due, 2) "Merlin" che hanno cercato di fare la Storia di questo disgraziato Paese, molto spesso NON RIUSCENDOCI.
    Gli ho fatto una mail, molto bonaria e col titolo "Precisazioni", in questi termini:
    « Lina, Tina, Dina.....
    Occorre distinguere, io credo, tra la SENATRICE LINA (del PSI, morta nel 1979) dalla giornalista BELLUNESE (Costan)Tina Merlin (del PCI, morta ahinoi il 22 dicembre del 1991, di tumore). Purtroppo per noi e per tutti, ella NON VENNE MAI nemmeno CANDIDATA in nessuna elezione, dal suo vecchio PCI. E se oggi fosse viva, prenderebbe giustamente a calci Mauro Corona che, col "Vajont" c'entra come Aldo, Giovanni e Giacomo. E mi spiace per i tifosi ACEFALI dell'Artista: per Vs. informazione, Comune e Pro Loco di Erto TENGONO a far sapere che colle "iniziative" di Corona NULLA desiderano avere a CHE FARE. Informarsi.
    Per vs. conoscenza, e SEMPRE senza voler io fare polemiche SE NON dietro gli input del Fenomeno: come "personaggio pubblico" (un ruolo che si è scelto e coltivato, il povero) non può pretendere di sparare cazzate galattiche sperando di farla franca in eterno»
    Morale: non ho mai avuto risposta - e men che meno ringraziamenti - per aver fatto notare che la "legge dei Casini" non è opera della Tina, né commenti (per aver fatto notare che i "casini" ultimamente li crea e li propaga un'Alcoolicoide sfaccendato).
    Oh, va così oggi l'Italia di PapiPuttaniere. E l'informazione e la cultura, in genere.
  • PUTTANI! (1)
    Hanno la faccia come il culo: gente apparentemente "pura" e del tutto disinteressata, schietta, "scevra da mondanità, santa subito insomma, nei fatti concreti risulta - se non penosamente ridicola - decisamente stupida e/o offensiva. Sarò sbagliato io, senza dubbio, ma certe figure cercherei di evitarle. Da uno dei periodici giri che mi faccio in web per avere "il polso" della situazione, trovo che nello spacciarsi ai babbei per un Eremita che rifiuta connotazioni commerciali, griffe, marchi, eccetera l'Artista ertano non dimostri grande coerenza.
    Perlomeno i figli che ne gestiscono l'immagine aziendale sul web non si curano minimamente della contraddizione (ci mangiano tutti).
    E che sarà mai...
    (portarsi sul sito degli spiritixgonzi, e registrarsi per navigare il forum della nuova setta).

    PUTTANI! (2)

    0
    (preziosi $UGGERIMENTI per lo $pirito. Clicca la foto)

    Dal lato longaronese, peraltro, ho la conferma che lo staff della Memoria è composto da distratti, inetti o quant'altro. Non saprei come definire altrimenti l'inserimento, nelle pagine del SITO diciamo UFFICIALE del Vajont, dei banner di Google, conseguenza della scelta (per LUCRO) di comparire nel motore di ricerca ATTRAVERSO un link "preferenziale" a PAGAMENTO per comparire "di PREPOTENZA" (non certo per la ricchezza dei contenuti) nelle "ricerche Vajont". Quindi sotto questo aspetto il sito web dedicato "alla Memoria" un sito commerciale. Alla faccia degli "alti valori morali" all'occhiello di questi SPUDORATI.
    Naturalmente, Google presenta con maggiore evidenza gli "inserzionisti a pagamento" ma li accompagna con altri ritenuti "affini" i cui links PUBBLICITARI "mirati" interagiscono coi contenuti delle pagine dell'«ospitante».
    Nel caso di pagine che contengano nel testo parole come "morti, frana, alluvione, fiume Piave, cimitero, Vajont, Longarone" eccetera, quel che ne esce è spesso sconcertante, ignominioso, rivoltante, quando non surrealmente ridicolo.
    E' umanamente micidiale, dal punto di vista di chi il Vajont lo ha vissuto sulla propria pelle, e risulta un'ulteriore offesa a chi è rimasto.
    Ma da questa amministrazione, come si è visto in altre pagine, questo sfregio cinico (e DI LUCRO) non è né l'ultimo, né il peggiore. Magari, tutto si riducesse solo a un umorismo del tutto fuori luogo. Per loro fortuna, gli anziani del Vajont è difficile che usino l'Internet, per potersene accorgere e dover ancora soffrire (e bestemmiare). Molto meglio così

  • L'ultima SCEMPIAGGINE che ho trovato online su di un sito ITALIANO (per ora, ma ne ho a pacchi in archivio, come ad esempio la storia che ci racconta "salda la corda con cui si suicidò Pancini").
    Su di un sito ISTITUZIONALE del profondo NordEst, la diga del Vajont risulta "crollata" in versione inglese, ma rimane invece intatta nella versione in italiese, a un solo clic di distanza. Da non crederci.

    0
    clicca x ingrandire

    Qui una imprecisione "venale" se vogliamo, ma estremamente illuminante col senno del poi per capire come funzionarono le "informazioni" dei giornali, fatte "per sentito dire" e dei conseguenti danni permanenti nell'immaginario collettivo del Paese, un effetto che perdura tuttora e non solo in Italia.
    Nell'illustrazione del pittore Disperaga, sul Corriere della Sera del 10 ottobre 1963, si nota la frana ...sulla sponda opposta, e che avrebbe fatto precipitare nel lago non la parete del Toc, ma quella dirimpetto del Salta (quella con su Erto & Casso!). Tra l'altro, "i monti" non sono "di Belluno" ma si trovano in provincia di Udine, e poi (ma solo dal 1968!!) nella nuova provincia di Pordenone.
    "Ma solo fra qualche tempo sarà possibile un piu' preciso bilancio". Già, ma delle cazzate. Amen.

  • 12 Agosto 2007, su "la Repubblica". Ritengo che ancora una volta il "giornalismo" abbia perso un'occasione per informare CORRETTAMENTE. Non si spiega ancora, ai miei occhi, come si possano ancora scrivere cazzate stratosferiche e oltraggianti sulla più grande STRAGE di MAFIA del mondo. Bombe atomiche e Iraq a parte, s'intende.
    Non riesco a decidere se l'estensore dell'articolo "balneare" (nel senso di "agostano"), o chi per esso ha confezionato l'impaginazione (le note), sia un ignorante semplice oppure un cretino graduato. E siamo nel 2007!!!
    Nell'ordine, partendo da sx:

    0

    - la diga « ESPLODE »???????
    Beh, finora non avevo ancora letto questa "definizione".... E pensare che ci sono in giro tanti giovani (meritevoli) che saprebbero magari fare questo lavoro meglio di costui... informandosi, almeno. Ma non certo attraverso certe fonti, o siti pagati con soldi pubblici dall'ente Parco del sig. Danelin... (vedi sopra)

    - la valle « non poteva sostenere il peso della diga »???????
    Mi spiace fare il pignolo, ma ancora si dimostra di non sapere di cosa si scrive (come successo per almeno 12 libri perfino al presunto scrittore/filosofo/maestro di Vita Corona). Il problema NON era tanto il peso dell'acqua in se', e meno ancora del "peso della diga" (ennesima cazzataaaaaaa).
    Il problema era:
          a) che né vuota, né PIENA quella diga avrebbe dovuto stare dove sta, e
          b) che la composizione geologica del sito NON AVREBBE permesso di farci un bacino. Nessunissino, "economicamente redditizio". Peggio ancora, di quelle dimensioni (e quote) due volte aumentate, rispetto al PROGETTO ORIGINALE.
    Il guaio MAGGIORE, e siamo alla
          c) fu che lo scoprirono solo troppo tardi e malamente, quando diga e lago erano in funzione e in fase di collaudo avanzato!!.
    Da questo momento in poi (dalla relazione Semenza-Giudici, giugno del 1960!), al Vajont, a Venezia e ahinoi a ROMA (e in seguito, nel Paese) prevalse ed esplose SOLO il "fattore MAFIA", cosa che accade TUTTORA: ad esempio tramite il sindaco di Longarone De Cesero e la sua cricca, e protettori, e 'cani da riporto'. Ma fino ad allora - NEL VAJONT - la presenza e l'attività mafiose erano solo presumibili dal comportamento quotidiano della dirigenza e delle maestranze (tutte!) della DELINQUENTE SADE!!!
    - in « tempi record »? tua sorella. Quello semmai si potè dire del "terremoto del Friuli" del 1976.
    Grazie alla tenacia del giovane giudice Mario Fabbri, e di chi non cedette al ricatto del Comune di Longarone/DC e dell'ENEL/Sade aderendo alla loro polpetta avvelenata della «transazione» il processo riuscì rispettivamente a incardinarsi e a proseguire. E sempre grazie alla tenacia, eccetera, «venne ricostruita Longarone dov'era prima», in quanto i poteri in gioco avrebbero voluto volentieri "spostarlo" verso Ponte nelle Alpi cancellando in questo modo la "lavagna" e con essa, la memoria. Come tentato, e fatto per anni agli Ertocassani. Come tentato con questo ARCHIVIO che stai leggendo.

    CoronaRepubblicaFlop.jpgMa questi FATTI nulla c'entrano colla lettera e lo spirito dell'articolista. Per mia e VOSTRA fortuna ho invece un filmato che mostra Longarone nell'inverno del '66, e c'è solo una scuola "bunker" di fronte al municipio, l'attuale ponte Campelli per Codissago ed Erto, e alcune infrastrutture secondarie. Del paese, nuovo, non c'è ANCORA traccia.
    Della ex chiesa, restaVAno i tre gradini, e le due campane (recuperate) posate lì a terra. La chiesetta di Pirago (S. Tomaso) non è MAI PIU' stata ricostruita, a TUTTOGGI. In compenso, in luoghi ove manco ce n'erano, di chiese e chiesette ne furono costruite TRE: chiediamoci (e chiedetevi) perché.

    Domanda n. 1, al giornalista: secondo TE, dove - e COME, e grazie a CHI ? - vissero per ALMENO tre anni i sopravvissuti, ed i loro familiari tornati dall'estero??

    Nel 1973 venne svolta una marcia DI PROTESTA, da Longarone e borgate contermini, "per la RICOSTRUZIONE" inceppata. E dove i cartelli e gli slogan non erano certo di giubilo o inneggianti al governo (una replica di quella descritta nel "Documento 6" in QUESTA pagina del novembre '63)
    Domanda n. 2, a me medesimo: dove e da chi le ha prese, 'ste informazioni, il presunto giornalista?? E soprattutto, quanto lo pagano a Repubblica, per ottenere "servizi" (a mio parere IDIOTI, e approssimativi, e INUTILI) come questo??

  • COME SOPRA
    Da un po' di tempo, su "Repubblica" ma NON SOLO, ci dev'essere una competizione di imbecillità pura, su chi riesce a mettere assieme le "interviste" e le "note allegate" piu' idiote (rileggere quanto sopra, sempre su Repubblica)
    Se davvero fosse così, finora - a mio modesto PARERE - vince la MAZZOCCHI colla CAZZATA dell'«ondata che PROVOCA la FRANA».
    Nel testo, evidenziate in verde, le menzogne, le sparate e le CAZZATE maggiori che ho individuato.
    Chissà che prima o POI qualche "inviato" o praticante cominci a leggere qualcosa di serio sull'argomento «PRIMA», e SOLO POI vada a intervistare qualcuno davvero in grado di spiegare ai lettori come andarono (o peggio, VANNO) le cose.
    Certo ... NON un Corona .... .
    «SCRIVE di notte, Mauro Corona «senza speranza e senza disperazione». Per raccontare quello che vorrebbe leggere.
    Lui, 57 anni, autodidatta e poliedrico, è stato pastore, bracconiere, muratore e spaccapietre nell'alto Friuli 'pre Vajont'.
    Prima che quel 9 ottobre del 1963 una gigantesca onda d'acqua squassasse la diga e facesse crollare un pezzo del Monte Toc.

    Scomparve allora quel "mondo arcaico" che Mauro Corona non ha mai smesso di ricordare sotto forma di "schede tecniche", per trasmettere la memoria di chi non conta e non ha voce**» ...

    ** = anche questa è una cazzata. Mai stato altruista, Corona.
    Ma ben il contrario, né comincerà ad esserlo ORA.
    Ma cosa non si farebbe per campare - senza sudare - sulla credulità popolare??

    FONTE: "La Repubblica" del 22 settembre 2007. "Intervista/marchetta" a firma SILVANA MAZZOCCHI .....

    Clicca sulla foto, o leggi da qui l'INTERVISTA...


  • L'ASSOCIAZIONE dei SUPERSTITI longaronese, quella presieduta dall'arch. Migotti Renzo, ...
    - già distintosi per totale assenza di neuroni (e dignità) in occasione dello sfratto dei colleghi SOPRAVVISSUTI;

    - già distintosi per totale assenza di neuroni (e dignità) in occasione del MONUMENTO (sic!) «Aiuola della solidarietà«;

    - già distintosi per totale assenza di neuroni (e soprattutto dignità) in occasione della denuncia (e successivo ricatto e UMILIAZIONE via giornale) al collega e SOPRAVVISSUTO Gino Mazzorana, in concorso col SADico sindaco;

    - già distintosi per totale assenza di neuroni (e dignità) in occasione della RACCOLTA FIRME da portare al Quirinale;

    - già distintosi per totale assenza di neuroni (e dignità, e capacità professionale??) in occasione del concorso del Comune di Erto per soluzioni architettoniche per i dintorni della diga (piazzandosi ben 13°, sui quindici presentatisi ed esaminati);

    - già distintosi per totale assenza di neuroni (e dignità) ma da Oscar "della Coerenza di kapò" in occasione dell'avvicendamento al Brattisauro alla vicepresidenza dell'Ente/mangiatoia "onlus" Fondazione;

    0... nell'arco di TUTTO il 2006 ha "prodotto", per quello che Egli ritiene «la conservazione della Memoria» una corsa campestre in appalto. L'attivissima, instancabile "associazione" va ora, 11 settembre (anniversario Twin Towers...) a concludere - sempre grazie a Lui - il secondo anno di TOTALE assenza di neuroni (e dignità) facendo allestire - sempre da terzi, e sempre "per fortuna"... - la SECONDA, emozionante, CORSA CAMPESTRE-passeggiata. Vedi il volantino.

    (Applausi). Idee geniali! E low cost. Ah, se non ci fosse lo sport, che "affratella"... e il tempo, galantuomo... che ricopre tutto di un pietoso velo e uccide pian piano sopravvissuti e familiari delle vittime...

  • AVVISO ai NAVIGANTI.
    La macchina mangiasoldi (pubblici, perlopiu') scalda i motori...
    Dopo tre anni dalla sua vergognosa nascita, la incredibile e SCONCIA Fondazione Vajont 9 ottobre 1963 ONLUS (udite! si presenta come una "organizzazione NON LUCRATIVA e di utilità SO - CIA - LE!) di Longarone, residente (in affitto) nella PRIVATA, commerciale Fiera del Gelato e dei serpenti e il cui cosiddetto "Fondo di Riserva" alla data del 31 dicembre 2006 risulta ammontare a Euro 3.074.056,00 (di varia provenienza), dopo aver "varato" un progetto per appropriarsi degli eventuali risarcimenti a 400 famiglie e aventi diritto (del disastro "Vajont") dimenticati da processi e da Giustizia, oggi punta anche ai portafogli degli IGNORANTI aventi poca informazione e meno ancora Memoria, ma ricettivi e proni agli Alti Ideali che - oftalmicamente - questo tipo di ONLUS "porta all'occhiello" ...per le allodole di passo (o per facoltosi personaggi e cumparielli che debbano "ripulire" la propria "immagine", fiscale, mediatica e ISTITUZIONALE).

    Contribuisci anche TU! Che aspetti a diventare complice CONSAPEVOLE dell'ultima truffa legalizzata "VAJONT", donando il tuo 5 x MILLE a questi individui?? Cliccare per credere: direttamente dal NUOVO sito del CARROZZONE-MANGIATOIA... (sono 4,4 Mb, come da foto).
    Cliccando sull'immagine a lato, potrai invece ascoltare dal mio archivio l'audio originale del "promo" (160 kb, in Quick Time, fai prima!).
    Va ricordato che il loffio Presidente - quello che nella foto, con fascia tricolore da sindaco, fa da ospite all'ex Presidente Azeglio Ciampi - è un frequentatore di corrotti e il genero (e dipendente) di un bancarottiere del Vajont; è un mafioso che fa quel che vuole dei beni pubblici che ha in custodia, è un ricattatore di Sopravvissuti e di familiari delle Vittime e superstiti, nonché un bugiardo colluso che passerà alla Storia piu' che altro per aver fatto radere al suolo con un APPALTO il Cimitero di Fortogna. Che venne fatto eleggere - e RIELEGGERE grazie a un noto faccendiere della zona, e presidente della locale Fiera.
    Giovanni De Lorenzi, ATTUALE DIRETTORE della 'benemerità FONDAZIONE umanitaria (non a caso, ANCHE OSPITE/AFFITTUARIO della stessa) grazie a una delibera del complice/sindaco/presidente di questo«Ente morale/Comitato d'Affari/conventicola». Oggi assolutamente non per caso la manovra a Suo piacimento in qualità di DIRETTORE/SEGRETARIO e EDITORE/PROMOTER. Per hobby fa eleggere i sindaci di Longarone, come l'ultimo, prelevato direttamente dal suo Ufficio Stampa (della Fiera) ad accompagnare in consiglio anche la figlia (del presidente della Fiera e datore di lavoro del nuovo sindaco).

     Il Un losco personaggio-banderuola politicante, recentemente condannato fino in Cassazione per diffamazione di un Presidente di Comitato Vittime del Vajont (G. Cornaviera) e a suo tempo già inquisito come sindaco di Erto/Casso per interessi privati in atti d'ufficio, e poi per me 'inspiegabilmente insabbiato'. In pieno e ventennale conflitto di interessi. Che durante il suo "mandato" (di sindaco di Erto e Casso fino al '93) rubò la corrente all'oggi "amica" ENEL per scopi elettorali, non facendosi scrupoli, però, a denunciare in tribunale dei suoi concittadini per "aver rubato", a loro volta dal SUO cavo ABUSIVO COMUNALE la corrente che mancava loro da 25 anni.
    E che come i sindaci longaronesi che fa eleggere per questo, si intrattiene quando puo' in idillio con altri famosi tangentaricorruttori in visita (vedi foto, e vedi 'sta foto da dove proviene) che giungono come "inviati di Governo" (Berlusconi) e - quindi, coerentemente - «Ospiti "d'Onore"».
    Qualsiasi commento, guasta.
    Anche perché sennò, di questo passo, va a finire che mi faranno CHIUDERE il sito......

    Mi denunceranno magari......

    E chissà cos'altro mi succederà ....
    Brrrrrrrrrr!!!!!

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