Qui di seguito, la copia fotostatica del provvedimento Giancotti, fattami avere diciamo così 'per conoscenza' da una giornalista locale, che ringrazio ma non troppo.
Io - l'interessato, l'imputato, teoricamente il principale DESTINATARIO - fino a ieri 18 febbraio 2012 ne ero totalmente all'oscuro. Noto che, curiosamente, il provvedimento porta la data del 31 Gennaio 2012, mentre risulta uscito dal cassetto del magistrato e reso *effettivamente* operante il giorno 16 febbraio. D'altra parte anche la coraggiosa 'guida alpina Paniz' - il proponente, corrotto difensore maldestro di un Sistema locale altrettanto corrotto - afferma e spergiura nei media e nella sua "pagina caporale" FaceBook di non avere nulla di cartaceo in mano e dice "da quello che posso aver compreso" di non avere idea del perché e del percome. Già, come no ....
Afferma molte cose lisergiche, il Nostro, a volte persino su prostitute/nipoti di capi di stato e io puntualmente mi chiedo cosa assuma tra i pasti o cosa tirano, in famiglia... Poi magari, nel concreto, atti e fatti sono un tantino diversi da come lui li racconta e io in grado di contestare (preferibilmente in aula), e documentare e SPIEGARE....
Una definizione di mafia che a me piace molto : "Società segreta, che vive di specchi rovesciati. A dire che se non puoi più cambiare i *fatti*, allora cambiamo la realtà" ... invertendola.
Buona lettura. A fondo pagina, qualche ALTRA CONSIDERAZIONE/conseguenza pratica.
Essendo già passati per decine di mani (vedi la copia che ora DOCUMENTO QUI) ritengo importante e/o interessante sottoporli a quanti per un motivo o per l'altro volessero esaminarli 'icto oculi' per coerenza con tutto il resto dell'archivio documentale che cominciai a creare nel lontano LUGLIO 2003.
Nel dubbio, e prima di scrivere magari altre fesserie rasoterra-terra (esempio, di pennivendola-paniz-dipendente) su di un archivio/persona che NON conoscete, e/o di un *sito* che NON avete mai navigato, suggerirei fraternaMente a giornalisti, presunti tali, e/o bloggers di voler cortesemente interpellarmi su ciò che non capite. O via Skype --> Tiziano Dal Farra, o via cell/sms --> 339 6503360 o mail --> tiziano@vajont.info.
Giusto per (evidente) correttezza. Grazie anticipate.
Cordialmente, Tiziano Dal Farra, Belluno, 19 febbraio 2012
Tiziano Dal Farra - via Monte Grappa, 201 - 32100 Belluno / cell 339 6503360 - N 46°07.701 E 012°12.777
--> « I meccanismi di clientelismo politico che la diga del Vajont contribuisce ad edificare plasmano una costante politica perversa: salvare all'infinito il sistema che li ha prodotti ed eretti. Stanno scritte in questo strato profondo le ragioni dell'insabbiamento di tutti i processi in cui è stato chiamato a rispondere lo Stato ed è in questione l'operato di organismi politico-istituzionali. Il "disastro del Vajont" inaugura questa deleteria tendenza che avrà nelle stragi impunite degli anni '60, '70 e '80 le sue punte di diamante. Un sistema che, per un riflesso pavloviano, non ammette censura e insabbia sistematicamente la ricerca della verità, non può che decolpevolizzarsi e deresponsabilizzarsi sistematicamente. Il "caso Vajont", anche per questo, non poteva essere riaperto; e nemmeno poteva tornare in circolo tutta la documentazione scottante sottratta alla discussione pubblica»
Nel collaudato stile intimidatorio locale, il giovane reporter ha ricevuto vaghe minacce di querele dall'attuale sindaco longaronese (Roberto Padrin, per non far nomi), subito dopo aver pubblicato online questo servizio. Ma sembra - alla data in cui aggiorno queste righe, 4 marzo 2012 - non gli sia ancora accaduto nulla.
LA "FATWA" del sequestro del 2007.
A seguire, l'oscuramento - che io RISPETTAI - di circa due anni, aspettando GIUSTIZIA.
(invano, ma succede)
Uno (uno tra i molti) commenti dell'EPOCA.
Conseguenze (pratiche) nuovo attacco 2012, 1
Conseguenze (pratiche) nuovo attacco 2012, 2
(non mia, e apparsa subito su FaceBook. Cliccala)
Succede sai, Calpurnio....
--> ALTRE INFO, *più SOTTO*
Problemi col sito? Dissensi?
Segnalazioni, commenti, informazioni?
Ai navigatori. Queste sono tutte pagine "work-in-progress" (modificabili nel tempo) e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni. Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > riga > link fallace.
Fortogna: nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: un falso storico, fattuale, e ASSOLUTAMENTE IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE e oggettivo - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo farlocco e osceno «Monumento/sacrario» in località S. Martino di Fortogna riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come un parco "Italia" di Viserbella di Rimini, il campo "B" del lager nazista di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no? ed e' la verita' verificabile ma se solo ti azzardi a dirlo o far notare le coincidenze, sono guai. $eri. Perché... qui in Italia, e soprattutto in luoghi di metàstasi sociale e interessi inconfessabili come la Longarone 'babba' giustamente con dei paniz al suo servizio ... «la Verità si può anche dire. Ma però che non ci sia nessuno che l'ascolti (o legga!).» Meditate, meditiamo.
Ma tutto deve andare come da copione, in Longar-Corleone. Dal dicembre del 1964 qui è così: e questo, lo mise nero su bianco gente colle spalle ben più larghe delle mie, e in tempi non sospetti:
«E' quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito 'A', o 'B'; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere
è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e
poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti
giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere
se non c'è corruzione».
Fonte: Giampaolo Pansa, sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973; sta riportato sul libro della Lucia Vastano.
LIBRO CONSIGLIATISSIMO: è l'unico oggi reperibile, sul "dopo".
E il sito più perseguito e esorcizzato al mondo sul tema "Vajont" - che STAI LEGGENDO, NOTATO?? - contiene appunto, e include, e SVILUPPA tutto quello che non compare stampato per comprensibili motivi nel volume INDICATO. Laddove questo non può soffermarsi o pubblicare documenti troppo scomodi - diventerebbe allora una mini-enciclopedia da 20 volumi, più 'indice' - il vajont.info INTERVIENE e DOCUMENTA: un libro tradizionale NON gestisce contenuti multimediali, o interattivi.
AVVERTENZA! Nessun tipo di "Museo diffuso" gestito dal Comune di Longarone, o di "Fondazione Vajont" longaronese - quella gestita dal PREGIUDICATODe Lorenzi Giovanni, per non far nomi - o peggio ancora, dal colluso e oggi sputtanato Maurizio Reberschak (docente IUAV di Venezia, il massimo storico al mondo sul tema Vajont) ma da anni compromessosi con questa gente mostreranno mai al pubblico DOCUMENTAZIONI come questa, né potranno mai raccontarvi la verità VERA. --> MAI.
Da qui, l'incredibile dispiegamento di tempo, energie e magistrati dal 2004 a oggi allo scopo dichiaratissimo e esplicitato fin dal 2007, di 'seppellire per sempre' archivio & 'suo creatore/curatore'.
