LO STUPRO DEFINITIVO del CIMITERO del VAJONT, da parte del sindaco mafioso De Cesero Pierluigi, un delinquente mentitore e geneero di uno sfruttatore dei fondi pubblici Vajont. Le pagine che nessuno conosce, quelle del DOPO. Libri, video, la canzone del Vajont. Vajont 9 ottobre 1963, Disastro del Vajont, Vajont dam's disaster, vajont megatsunami, Longarone's survivors eviction by their mayor De Cesero Pierluigi (2004, October, the19th)

La RIMOZIONE MAFIOSA del CRIMINE VAJONT (2004)

E attraverso nuovi crimini. Querele e sfratti al Comitato Sopravvissuti, diffamazioni in tribunale a familiari e superstiti, e querele e calunnie e sequestri del sito (finora, due) al sottoscritto per averne dato conto online.
Tutto questo rende IMMUTATA e immutabile la mia vergogna di "essere italiano". Quella medesima VERGOGNA che perseguita PUNTUALMENTE, dall'ottobre 1963, le persone sbagliate: i Sopravvissuti e i familiari superstiti.

0
Raccontarlo a voce e basta, molto spesso non è sufficiente. Come si puo' ENTRARE da estranei, in certe cose, in certi fatti??

Anno 2004. "Rifacimento/restauro" del Cimitero delle Vittime di Fortogna, contenente i resti delle Vittime della strage mafiosa del Vajont. Vengono aggiunti e posizionati dopo 40 anni anche i cippi con i nomi delle vittime mai cercate o ritrovate (nell'immagine, indicati in sintesi come "gruppo C").


0
Per riassumere, ci sono insomma TRE tipologie di inumati, ora a Fortogna di Longarone:

Gruppo "A": costituito dai corpi per cui è stato possibile il RICONOSCIMENTO CERTO. I nomi sulle croci pertanto CORRISPONDEVANO al contenuto delle sepolture sottostanti (c'era quindi un LEGAME diretto, e UNICO, e PREZIOSO).

Gruppo "B": sono le casse contenenti brandelli di corpi senza quindi una identificazione: p. es., in una cassa ci sono due teste, tre braccia (diverse tra loro) in un'altra, una sola gamba in un'altra ancora, ... Non c'è dunque ALCUN legame tra il NOME che eventualmente compariva sulla croce in superficie e l'effettivo CONTENUTO sottostante. Così come per le croci dei MAI ritrovati (oggi tutte, indistintamente "cippo")

Gruppo "C": alcune centinaia di nomi SENZA alcuna SEPOLTURA perchè mai trovati o nemmeno cercati, ma ora dotati anch'essi di un cippo e di una relativa posizione geografica nel 'database'. Sono quindi sepolture "ideate da zero e dovute", per vittime - purtroppo - totalmente VIRTUALI in questo così detto sacrario/bestemmia. Virtuali sopra, e virtuali sotto.
Ora hanno anche questi ultimi un loro spazio e cittadinanza, e fin qui andrebbe tutto abbastanza bene. Ma oltre che ai dovuti e doverosi interventi, e inclusa la porcata di orientare affacciati i cippi, che comporta che mentre stai guardando un nome qualsiasi (un nome formale, quanto fittizio), mentre cammini calpesti - questo è uno sfregio fascista) - le fosse delle sepolture autentiche e non 'un vialetto', è anche stata CASSATA e BUTTATA con questo restauro di rimozione criminale la Memoria affettiva. E cinicamente DISPERSO A FREDDO il ricordo UMANO e soggettivo dei familiari ancora viventi.
Grazie a una indecente decisione POLITICA (politica nel senso stretto di NESSUNA ALTERNATIVA, di alcun ASCOLTO o MEDIAZIONE), viene deciso da farabutti e realizzato con SOLDI PUBBLICI un progetto che RIMESCOLA le carte, che RECIDE come e PEGGIO dell'onda di riflusso del '63 i legami tra i NOMI dei trucidati, i loro RESTI nel terreno e i loro FAMILIARI: via le foto, distrutte lapidi, colla ruspa spezzate una per una e lì sepolte, dove caddero tutte le croci esistenti (ho le foto). E da allora da QUESTO COMUNE viene proibita persino la possibilità di portare un FIORE: va da sè, via i rubinetti, le panchine e i cassonetti. Raus!

Tento adesso di rendere visivamente il risultato di QUESTO INFAME SCEMPIO.
Usando come metafora i colori della nostra bandiera, ecco qui sopra la situazione PREESISTENTE e qui sotto la SITUAZIONE ATTUALE, ove le zone "bianche" debbono intendersi 'popolate' dai nuovi cippi del gruppo 'C'.


0
Come si nota, i tre tipi di Vittime, che qualcuno a Longarone ha voluto ri-organizzare sotto un criterio alfabetico anziché come in origine "per gruppi familiari" sono OGGI mischiati, confusi e dispersi NEL TOTALE statistico. Ogni gruppo familiare è stato quindi SMEMBRATO, POLVERIZZATO e DISPERSO (in altri termini ANNULLATO, e in qualche misura anche CANCELLATO) all'interno del recinto.

Asettici "valori alfanumerici" e statistici, insomma: NON PIU' "persone" con un volto e una STORIA. Innocenti - come allora - e nuovamente, e ancora amministrativamente trucidati.


0
Torniamo per chiarezza alla situazione ANTERIORE al 2004 di UN TERZO delle quasi 2000 vittime: una ipotetica famiglia, del capofamiglia "Rossi Mario" (e tutti e sei fortunatamente identificati) venne tumulata come d'uso uno accanto all'altro, ossia i genitori, i figli e i nonni del nucleo familiare "Rossi" congiunti e raccolti come IN VITA, così come vivevano IN CASA.


0
In questa povera rappresentazione grafica cerco adesso di farVi comprendere come e DOVE - dal 2004 - i familiari e i parenti della "famiglia di Rossi Mario" potranno individuare e rintracciare, tramite una interrogazione informatica e praticamente sempre coll'intervento di un estraneo (altra umiliazione/ostacolo) i loro CARI.

0 Nota BENE: lo strato di sottosuolo interessato dalle inumazioni (inclusi i feretri pervenuti qui da altri cimiteri nel tempo anche recente) durante il lungo scempio delle ruspe è rimasto intoccato a un paio di metri di profondità.

Solo TUTTI i NOMI che stavano sulle LAPIDI e sulle CROCI in superficie sono stati sostituiti da dei "cippi" approssimativi di FINTO MARMO di CARRARA (quindi TRUFFA), e in questa forma rimescolati e poi DISPERSI al suolo recidendo in questo modo definitivamente (questo non sarà mai sottolineato o compreso abbastanza da ESTRANEI!) tutti I LEGAMI OGGETTIVI che davano ancora un qualche senso, e mantenevano ancora un saldo e coltivato contatto tra il mondo dei morti del Vajont e quello dei VIVI. È esattamente la differenza che sta tra la Memoria e l'oblìo. Tra la verità e una torbida leggenda, riscritta in bilico tra una "disgrazia naturale" e un "incidente imprevedibile". O una fatalità, o peggio «un misterioso Disegno d'Amore» come ebbe il coraggio di scrivere "La Discussione" organo della fu-DC nell'ottobre 1963!.
Ed è bene saperlo: questo scempio - «su auspicio del Presidente Ciampi», disse e scrisse ad alibi questo sindaco DELINQUENTE - fu fatto con soldi pubblici (miei, tuoi e dei Sopravvissuti), su preciso mandato e relativo, e succo$o APPALTO, dall'amministrazione comunale longaronese. La stessa delle "commemorazioni del 40°" del 2003, dello sfratto al Comitato Sopravvissuti (2004), delle denunce e umiliazioni a sopravvissuti e familiari delle vittime (2004/5), e delle querele al sottoscritto fatte con FONDI altrettanto PUBBLICI di altrettante delibere (2004/2007).

Questi, sono i fatti: tutto il resto è chiacchere. E nausea, e mafia. E VERGOGNA, PERENNE.

Quello che invece nessuna pagina web puo' rendere adeguatamente è il nuovo strazio, lo sbigottimento (e un nuovo sordo furore in diversi casi) che hanno colpito dopo quarant'anni di immutato dolore i familiari di queste VITTIME prima, durante e dopo questo cosiddetto "restauro" unilaterale che ha avuto l'obiettivo (riuscito e nemmeno nascosto) di rubare loro i morti e la storia del loro sterminio per avviarli al dimenticatoio definitivo, estromettendoli fin da subito - non appena scomparso all'orizzonte l'ignaro Carlo Azeglio Ciampi - da qualunque voce in capitolo. Tant'è vero che sopravvissuti, superstiti e familiari hanno deciso, con una pena indicibile, di non tornarci PIU'.
Perché, come altri ben prima di me e meglio scrissero Merlin, Passi, Canestrini, Ascari dei superstiti: «Solo LORO, "sanno"».

OSSIMORI OSCENI e OSCENITÀ COMUNALI

Il 18 ottobre 2004, come la ciliegia su una infame torta, l'eterodiretto mandante e pagatore di questo scempio (e crimine umanitario, e FALSO IDEOLOGICO, e FALSO MATERIALE E STORICO) diviene "presidente" e bandiera di una "organizzazione no-profit" denominata «Fondazione Vajont 9 ottobre 1963 ONLUS» e il cui scopo pubblico dichiarato - per poter accedere impunemente a fondi e ai vantaggi fiscali di legge - sarebbe la ideale e benemerita "conservazione della Memoria" di questa strage. Non è la prima volta, né sarà l'ultima che una associazione malavitosa che si dichiara "pro" qualcosa, in realtà lavora "contro" questa cosa. È solo un altro collaudato meccanismo, TIPICO delle laboriose mafie.
In altre parole, questa Fondazione/cavallo di TROIA - visti i componenti della sua cabina di regia, la sua genesi e struttura, l'ubicazione stessa della "sede" e il suo DNA storico e sociale - altro non è che l'ennesimo e arrogante comitato d'Affari mafioso creato sulla pelle dei morti (e dei vivi) del Vajont per racimolare perennemente soldi, mantenere il controllo e il monopolio sulle informazioni del "Vajont del dopo" (ad ogni livello), coprire il crimine QUOTIDIANO della RIMOZIONE e dare continuità e nuovo vigore alle collusioni ereditate dalla vecchia e immarcescibile scuola "SADE" del faccendiere di rapina Giovanni Volpi di Misurata. E del capitalismo criminoso dei suoi sodali (conte Vittorio Cini) che gli sopravvissero e gli sopravvivono, generando e nutrendo via via soggetti spurii come il sindaco "pro tempore" De Cesero Pierluigi.
Che dal suo punto di vista, giustamente, ricambia cogli interessi i suoi sponsors locali. Al punto di arrivare, nel cor$o della sua "esemplare carriera" a coprire (con ogni mezzo messogli a disposizione, calunnie al sottoscritto comprese) i vasti interessi di famiglia che nel frattempo ha per sua scelta conseguito sul campo.
Ma questa è un'altra sporca storia ancora, che dev'essere ancora scritta e conosciuta: tempo (ahimé, ahinoi) al tempo.

Tiziano Dal Farra, in Belluno

STUPRI & STUPRATORI PUBBLICI. IMPUNITI

Vai all'inizio

A Longarone - Comune decisamente mafioso dal dicembre 1964 - è nata pure l'Associazione ONLUS (a delinquere) Istituzionale per la Memoria, così come in Sicilia esistono accanto a Libera di Don Ciotti le "cooperative operaie" parallele create da Cosa Nostra.
On.Paniz$tudioIo ne conosco una, purtroppo: la Fondazione Vajont, quella che dieci giorni dopo l'ipocrita anniversario e - ATTENZIONE!! - il giorno seguente la $ua elezione (18 ottobre 2004, ore 10.00), attraverso il $uo fresco "Presidente" e sindaco, 24 ore dopo e come Sindaco sfratta i Sopravvissuti del Vajont (19 ottobre 2004, ore 10.00).

DALLA FOTO SOPRA: attenzione ai BENEMERITI SPONSORS!! ("Con il $o$tegno di A, B, e C)
      A) En&En: Vascellari Valentino, all'epoca presidente di Assindustria BL, e pluripercettore - esattamente come il suocero bancarottiere del sindaco/Presidente/delinquente De Cesero (Presidente Fondazione)- dei miliardi "Vajont" gestiti dal CONIB. E chi è in quel momento (2004) il Presidente del CONIB?? ma... elementare: il Sindaco delinquente De Cesero, fatto eleggere da De Lorenzi.

      B) De Lorenzi Giovanni, oggi - udite!! - passato da UDEUR Mastella .... a IdV di Di Pietro FVG!! Pregiudicato, e SEGRETARIO e contemporaneamente DIRETTORE dell'Ente Fondazione. Oggi questo DELINQUENTE ed ex sindaco DC LADRO di Erto e Casso (e ladro anche nel privato), e ex Mastella, e elettore/datore di lavoro degli ultimi due sindaci mafiosi di Longarone ... si è mimetizzato nello IdV di Di Pietro, in FVG. Qui in Veneto, conoscendolo, nessun partito o presunto tale se l'è sentito nel 2009 di candidarlo.

      C) De Rigo Valter (oggi defunto), e "naturalmente" amico e collega di Paniz/panico, parlamentare Forza Italia/PdL tanto per cambiare. Già condannato per truffa ai fondi CEE.

Fantastico, no?? La pia Fondazione PER la "Memoria del Vajont" e presieduta da un delinquente e mafioso (lo dice una sentenza) è onorata di fregiar$i di altri due delinquenti (due, già condannati) e mezzo. Per ora.
Il movente di questa COSCA criminale e criminogena?? Seguite i $oldi... 9.000 miliardi di vecchie lire, l'accisa Vajont carburanti, fonte: ISTAT, aggiornato al 2006. Controprova, da DOCUMENTI UFFICIALI poi fatti sparire dal Comune mafioso di Longarone, 1978, e allestiti durante la gestione dell'allora sindaco Bratti, il collega dell'Avv. On. Paniz Maurizio.
Ma "chi tocca il Vajont, *muore*": 2008, sentenza Bratti/Dal Farra, 1° grado: al tempo ebbi l'ingenuitè di scrivere "da questi mafiosi, i bellunesi non sapranno mai niente".
Ehi!! io fui condannato - attraverso l'incredibile Studio Paniz - per aver scritto, dice nero su bianco il Giudice Faleschini, di una "presunta Cupola!" Eccetera...... eccetera, eccetera....

=====

ITALIANI!! Che fortuna, il non essere morti/essere peggio sopravvissuti a una STRAGE di STATO (nello Stato)

-

'Giochi d'INGEGNO', 'Palestra per la MENTE': MAGISTRATURA, CORTE dei CONTI, dove siete???
C'È del marcio in Danimarca a Longarone .... (altro che l'inchiesta longaronese de "le Iene"...)

appalto/ribassoVajontribassoVajont

Quella che si vede a sinistra, non è che la PRIMA PAGINA dell'edizione del Gazzettino (edizione di Belluno) del
15 Dicembre 2007.

Come si nota a fondo pagina al centro, tra le due pubblicità, un articolo di fondo sottolinea una (UNA, 1) delle polemiche che movimentarono la vita longaronese nel corso del 2004 e oltre.

Il contenuto del brevissimo quanto interessante articolo apparirà a tutti i NON BELLUNESI (nel mondo) cliccando sull'immagine qui a DESTRA per ingrandirla.

Buona lettura. A causa dell'articolo, qualcuno a Longarone ha prontamente avvisato il marmista casertano, e la giornalista fu querelata (pare) il giorno dopo ... per "razzismo". Succede.
Buone RIFLESSIONI (BUONE DISILLUSIONI?)

Fonte: sito web de "Il Gazzettino" di Venezia, e mio archivio www.vajont.org (in questo momento, tuttora sequestrato - in Italia - dal 24 settembre 2007 a cura dello Studio Paniz di Belluno).
Però, ora hai la possibiltà di leggere quello che stai leggendo, e pure IL RESTO, GRAZIE a www.vajont.info: prontamente "sequestrato" dall'Avv. Paniz... anche QUESTO.

«E' quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito A, o B; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere se non c'è corruzione».
Fonte: Giampaolo Pansa, suo articolo sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973;
brano riportato sul libro - "Vajont, l'onda lunga. 45 anni di scandali", seconda edizione 2008, straconsigliato! - della Lucia Vastano.


Vai all'inizio


[Home] [Visite Museo] [Video] [Libri] [Memoria] [Cimitero] [Cronologia] [Audio] [Cazzate] [Canzone] [Credits] [ENGLISH english pages]


Ritagli di giornali, libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di: Tiziano Dal Farra
(se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

Problemi col sito? Dissensi?
Segnalazioni, commenti, informazioni?

0    0    0    0
Write me_Escrìbeme_Schreib_mir_Scrivimi

vajontOrgLogo somerights_CC   Fatta a mano, con un Mac

Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org