Scrissi, sul sito opportunamente oscurato della Pro Loco longaronese, il 30 Ottobre 2004 al fondo del mio messaggio:

Tiziano"Diversamente, sono convinto che il sig. sindaco Pierluigi De Cesero abbia realizzato nel posto piu' sbagliato, sulle persone piu' sbagliate al mondo e nel modo piu' squallido la piu' oscena decisione (figura) della sua (giovane) vita.
E - vorrei fosse ben chiaro - della Sua Giunta."

E oggi, 21 Novembre 2004 aggiungo:

CONFRONTA gli STATUTI su cui si fondano
le due attuali associazioni post-disastro

Prendo atto che manca vistosamente, penosamente, umanamente, una presa di posizione chiara su questo abominio da parte dell'altra Associazione di superstiti longaronese.
Dato lo scopo da essi dichiarato - non scordiamolo mai, conservare la Memoria di cio' che È STATO e dei comuni lutti e sofferenze - forse non sarebbe stato male ottenere proprio da essi prima che da qualsiasi altro, un franco giudizio di MERITO e di METODO sulla porcata del loro primo cittadino. Sbaglierò... ma sta anche scritto, bello chiaro, nel loro Statuto (specificamente agli Articoli N°1 e Art. N°4).
Mi chiedo allora se restare inerti e estranei al problema ufficializzato dal sindaco, la loro associazione da sempre nella tiepida Pro Loco, non strida fortemente colla logica, col diritto civile e colla piu' elementare INTELLIGENZA.
Un'immagine che mi si è parata davanti mentre mi documentavo e che mi si rafforza oggi - purtroppo - è quella della Capanna dello zio Tom. In ogni caso, ecco uno statuto che - nei fatti - non vale nemmeno la carta su cui sta scritto. E nessuno degli 'associati' protesta, o dice la sua??
La pagina web della Associazione superstiti del Vajont (se il link non funzionasse, vai in in www.longarone.net > le Attività > Associazioni > Associazione superstiti del Vajont). In realtà, per gli scopi dichiarati e le notizie che il sig. 'Morfeo' Migotti deve dare al mondo, questo infimo spazio è già molto. E non è un caso che 'assoSuper' compaia - meschina - in una paginetta interna: chi cerca in rete la Fiera/Cupola e baricentro decisionale e se li trovasse citati in home page potrebbe involontariamente venire a sapere/ricordarsi che qui attorno ci furono 2.000 morti assassinati nel 1963...

Il sito web del Comitato Sopravvissuti del Vajont: clicca qui. In realtà c'è dietro moltissimo materiale e attaccamento, e si vede. Nessuno di loro è familiarizzato colla gestione del sito o col PC, e oggi devono affidarsi per forza di cose a 'terzi esterni', per l'inserimento dei materiali. Io stesso ho loro "dato una mano" per qualche mese, dopo l'episodio INFAME dello sfratto 2004. E ben volentieri.

Una radice, due statuti. Due orizzonti? certamente SI'. Dopo lo 'scossone' Paolini che - tra altre cose - apre uno spiraglio di consapevolezza in questa gente, una nasce come generica "associazione", l'altra - certamente piu' attiva e passionale - prende una sua strada e dà vita ad un "comitato". Le differenze? leggiamole da un dizionario Zingarelli qualsiasi.
Definizione di "associazione":

a) s.f. Partecipazione, aggregazione, unione
b) unione di due o più individui allo scopo di esercitare in comune una medesima attività / - a (per) delinquere, accordo tra più persone allo scopo di commettere reati; - (psicol.) Relazione tra idee o ricordi tale che uno tende a evocare l'altro: - di idee
Definizione di "comitato":
s. m. Gruppo ristretto di persone organizzato per la tutela di determinati interessi.

Esattamente: "tutela di determinati interessi", che in questo caso coincidono con la diffusione e la conservazione della Memoria. L'attività del sig. morfeo/kapo' Migotti?? = stare seduto, fino al richiamo del sindaco. Oh, certo, e qualche ricorrenza.

 

ATTO COSTITUTIVO

del

Comitato per i sopravvissuti del Vajont

 

In data 15.11.2001 a Belluno, via Garibaldi 78, i sottoscritti:

  • MAZZORANA GINO, nato a Longarone il 09.09.53, residente a Longarone, via Fortogna 94;

  • COLETTI MICAELA, nata a Longarone il 04.02.51, residente a Belluno, via Antole 7;

  • SCAGNET RENZO, nato a Longarone il 18.04.55, residente a Longarone, via A. Manzoni 1;

  • RIMINI GERMANO, nato a Longarone il 05.05.55, residente a Longarone, via A. Manzoni 10;

  • ARLANT LIO, nato a Longarone il 23.03.51, residente a Longarone, Faè 21/a;

dichiarano di costituire, così come

COSTITUISCONO

un Comitato denominato "Comitato per i sopravvissuti del Vajont", con lo scopo di solidarietà e sostegno morale e psicologico alle persone sopravvissute alla tragedia del Vajont, nonchè il fine di diffondere la conoscenza e conservare la memoria dei fatti accaduti, che sarà disciplinato dal seguente

STATUTO

- ART. 1 -

È costituito il Comitato per i sopravvissuti del Vajont.

- ART. 2 -

La sede del Comitato è stabilita in Belluno, via Antole 7; la stessa potrà essere trasferita con delibera unanime del Consiglio Direttivo.

- ART. 3 -

a) Il Comitato non persegue fini di lucro.

b) Esso persegue il fine della solidarietà e del sostegno morale e psicologico alle persone sopravvissute alla tragedia del Vajont, nonchè il fine di diffondere la conoscenza e conservare la memoria dei fatti accaduti.
A mero titolo esemplificativo, il Comitato potrà organizzare manifestazioni, mostre, convegni, dibattiti, incontri, anche presso le scuole; promuovere studi, ricerche, iniziative editoriali; farsi promotore di iniziative presso gli enti pubblici.

- ART. 4 -

L'ammissione di nuovi membri del Comitato viene deliberata dall'Assemblea, a maggioranza assoluta dei voti.

- ART. 5 -

Gli organi del Comitato sono:

- l'Assemblea;

- il Consiglio Direttivo;

- il Collegio Sindacale.

Tutte le cariche sociali sono gratuite.

- ART. 6 -

a) L'Assemblea del Comitato si riunisce almeno due volte all'anno, previa convocazione scritta del Presidente del Comitato, la quale indicherà l'ordine del giorno, la data, l'ora ed il luogo della riunione.

b) L'Assemblea è validamente costituita presente la metà più uno dei membri, in prima convocazione; qualsiasi sia il numero dei presenti, in seconda convocazione. Le deliberazioni vanno assunte a maggioranza dei presenti.

c) Tutti i membri del Comitato hanno diritto ad un voto ciascuno.

- ART. 7 -

a) Il Consiglio Direttivo è composto da tre membri, eletti dall'Assemblea, che durano in carica tre anni e sono rieleggibili.

b) Il Presidente del Consiglio Direttivo è eletto dall'Assemblea in seno al Consiglio stesso.

c) Il Consiglio elegge nel suo seno il Vice presidente ed il Segretario, che svolge anche funzioni di Tesoriere.

d) Il Consigliere che diserta tre riunioni consecutive del Consiglio senza giustificato motivo, è dichiarato decaduto e viene sostituito da parte del Consiglio stesso.

e) Il Presidente del Consiglio Direttivo è Presidente del Comitato ed ha la rappresentanza legale dello stesso, ha potere di firmare gli atti e curare l'esecuzione delle deliberazioni assunte.

f) In caso di impedimento del Presidente, tali funzioni sono svolte dal Vice presidente.

g) Il Segretario redige il verbale delle riunioni, custodisce gli atti e cura la corrispondenza.

h) Al Tesoriere spetta la tenuta della contabilità, secondo le direttive impartite dal Presidente.

i) Al Consiglio Direttivo compete l'amministrazione ordinaria e la tenuta della contabilità.

l) Le delibere del Consiglio direttivo sono assunte a maggioranza assoluta dei suoi membri.

m) Alla fine di ogni anno solare, il Consiglio Direttivo redige il bilancio, dal quale dovranno risultare i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti, che verrà presentato all'Assemblea per l'approvazione entro 30 giorni dalla chiusura dell'esercizio.

- ART. 8 -

a) Il Collegio sindacale è composto da due membri nominati dall'Assemblea tra persone estranee al Consiglio Direttivo, i quali resteranno in carica due anni.

b) Il Collegio Sindacale controlla la gestione amministrativa del Comitato e presenta all'Assemblea una relazione al bilancio.

- ART. 9 -

In caso di scioglimento del Comitato, la distribuzione del patrimonio dello stesso deve essere liberata con voto favorevole di almeno due terzi dei membri dell'Assemblea; il patrimonio dovrà essere comunque esclusivamente destinato a scopi puramente benefici.

- ART. 10 -

Le modifiche al presente Statuto possono essere assunte solo con voto favorevole di almeno due terzi dei membri dell'Assemblea.

- ART. 11 -

Per quanto non previsto dal presente Statuto, si applicano le norme del Codice Civile e delle Leggi speciali in materia.

 Fonte: sito originale.

- -- - -

La strage di mafia del VAJONT, canali VIDEO,
- A) www.youtube/vajont2003
e
- B) www.youtube/vajont1963 - e questo sito.

Canale LIBRI:
- 1) questo sito, e
- 2) www.anobii.com/vajont2003/books

« 2.000 condanne »

Film-documentario in bianco e nero di episodi e testimonianze dall'11-10 al 31-12-1963, raro reperto di cineteca donato a Vincenzo Teza di Longarone dal regista Renzo Martinelli su cassetta VHS in data 23/09/2000. Dato il tipo di contenuti, mai passato davanti agli occhi dei cittadini italiani dal '64 ad oggi, ed ora a disposizione del mondo dopo opportuna digitalizzazione.
Durata: 23 minuti. Il filmato originale di Luigi Di Gianni (che ringrazio) oggi è custodito dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma, www.aamod.it.


Avviare, e interagire mediante i triangolini neri della barra comandi di QuickTime (scaricalo).
Alla termine della ricezione del video (149mb), volendo è possibile salvarlo in locale nel Vs PC (consigliato).
Grazie dell'attenzione, e *non dimenticate*: visitate i canali VIDEO in cima alla pagina. Procuratevi/regalate qualche BUON libro sull'argomento.
Come disse Marco Paolini, «Non è tempo perso»...

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Ritagli di giornali, libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di: Tiziano Dal Farra
(se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

  

Associazione Superstiti VAJONT

ASSOCIAZIONE SUPERSTITI DEL VAJONT
Pres.: Renato MIGOTTI
Piazza Jacopo Tasso, 2
32013 LONGARONE
Tel.: 0437 770119
Fax: 0437 770177

Repertorio n. 6213                                                                                Raccolta n. 1412

COSTITUZIONE DELL'ASSOCIAZIONE DEI SUPERSTITI DEL VAJONT

REPUBBLICA ITALIANA

L'anno duemila il giorno quindici del mese di marzo alle ore diciotto e minuti trenta.

(15 marzo 2000 - ore 18,30)

In Longarone - P.ZZA Umberto 1° n. 3, innanzi a me Dr. Lorenzo Chiarelli iscritto al Collegio dei Notai di Belluno ed ivi residente

SONO PRESENTI I SIGNORI

Barzan Virgilio - libero professionista - nato a Erto-Casso il 8 Agosto 1950 e residente a Vajont (Pn) in via Udine n.2 , codice fiscale dichiarato BRZVGL50M08D426K ;

Tovanella Franco - pensionato - nato a Longarone il 10 Agosto 1936 e residente a Longarone (Bl) in via Roma n.107 , codice fiscale dichiarato TVNFNC36M10E672Q ;

Vazza Giuseppe - pensionato - nato a Castellavazzo il 7 Settembre 1933 e residente a Castellavazzo (Bl) località Codissago , in via 20 Settembre n.62 , codice fiscale dichiarato VZZGPP33P07C146D ;

Migotti Renato - libero professionista - nato a Longarone il 13 Agosto 1947 e residente a Longarone (Bl) in via G.Ciglieri n.1/a , codice fiscale dichiarato MGTRNT47M13E672L ;

Olivier Giovanni - pensionato - nato a Longarone il 2 Luglio 1934 e residente a Longarone (Bl) in via Bagni di Lucca n.15 , codice fiscale dichiarato LVRGNN34L02E672T ;

Bratti Gioachino - insegnante - nato a Belluno il 18 Agosto 1939 e residente a Longarone (Bl) in via Faè n.23 , codice fiscale dichiarato BRTGHN39M18A757E ;

Olivier Umberto - consulente editoriale - nato a Castellavazzo il 12 Novembre 1940 e residente a Castellavazzo (Bl) località Codissago , in via 9 Ottobre n.78 , codice fiscale dichiarato LVRMRT40S12C146Q ;

Galli Arrigo - ingegnere - nato a Longarone il 31 Ottobre 1930 e residente a Belluno in via Ten.Col.Calbo n.11 , codice fiscale dichiarato GLLRRG30R31E672G ;

Filippin Italo - dipendente pubblico - nato a Erto-Casso il 31 Agosto 1944 e residente a Erto-Casso (Pn) in via G.Pascoli n.48 , codice fiscale dichiarato FLPTLI44M31D426R

Sacchet Giuseppe - insegnante - nato a Castellavazzo il 2 Gennaio 1950 e residente a Longarone (Bl) in via Pians n.45 , codice fiscale dichiarato SCCGPP50A02C146F ;

Pra Baldi Nerina - casalinga - nata a Belluno il 5 Settembre 1938 e residente a Belluno in via Pellegrini n.40 , codice fiscale dichiarato PRBNRN38P45A757Y ;

Cardin Elda - pensionata - nata a Longarone il 22 Novembre 1940 e residente a Belluno in via S.Lorenzo n.22 , codice fiscale dichiarato CRDLDE40S62E672K ;

D'Incà Donato - impiegato tecnico - nato a Longarone il 14 Dicembre 1953 e residente a Longarone (Bl) in piazza 9 Ottobre n.2 , codice fiscale dichiarato DNCDNT53T14E672I ;

De Filippo Sergio - impiegato - nato a Erto-Casso il 13 Ottobre 1956 e residente in Erto-Casso (Pn) in via G.D'Annunzio n.46 , codice fiscale dichiarato DFLSRG56R13D426I ;

I signori comparenti, della cui identità personale io notaio sono certo, previa concorde rinunzia ai testi fatta con il mio consenso, convengono di costituire l'Associazione Superstiti del Vajont , regolata dal seguente statuto

Articolo 1 - DENOMINAZIONE E SEDE
È costituita l'Associazione Superstiti del Vajont regolata dal presente statuto.
L'associazione nasce da un sentimento di dolorosa comunanza fra i superstiti di una delle più gravi catastrofi dell'età contemporanea, ne esprime e rappresenta la vocazione di solidarietà e memoria.
Essa ha sede presso la Pro Loco di Longarone in piazza Jacopo Tasso n°2.

Articolo 2 - PATRIMONIO
L' Associazione svolge la sua attività senza fini di lucro ed è esclusa ogni forma di distribuzione di utili. Il patrimonio è costituito dalle quote di iscrizione e da ogni altra entrata che concorra ad incrementare l'attivo sociale.

Articolo 3 - SOCI
Possono iscriversi all'Associazione:
a) tutti i parenti delle vittime appartenenti allo stesso nucleo familiare e/o conviventi;
b) tutti i parenti delle vittime in rapporto di parentela di 1° e 2° grado e in rapporto coniugale;
c) tutti i residenti al 09.10.1963 nei comuni di Longarone, Castellavazzo, Erto e Casso;
d) le persone che il Consiglio Direttivo ha facoltà di iscrivere, quali soci che non hanno i presupposti di cui sopra;
I comuni di Longarone, Castellavazzo, Erto e Casso e Vajont, sono considerati Superstiti;
Il socio può sempre recedere dall'Associazione. La dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio Direttivo e ha effetto con lo scadere dell'anno in corso, purchè sia fatta un mese prima.
L'esclusione di un associato può essere deliberata in Assemblea, per gravi motivi.
La quota di iscrizione all'Associazione è determinata in Lire 30.000 e può essere modificata dall'Assemblea Ordinaria.

Articolo 4 - FINALITA'
Costituiscono finalità dell'Associazione:
a) Lo svolgimento di attività volte a :
- mantenere viva la memoria del Vajont, attraverso iniziative che esaltino i valori morali, civili, sociali e ambientali che la tragedia richiama, con particolare attenzione verso studi, ricerche, testimonianze, divulgazioni e proposte progettuali, di riconosciuto valore memoriale e simbolico;
- rappresentare le finalità e le istanze dell'Associazione e dei superstiti nelle comunità e presso le Istituzioni competenti, in particolare esprimere pareri e proposte, nonchè formulare programmi e progetti , di propria iniziativa o su richiesta, ai Comuni o ad altri Enti, in ordine ad argomenti o problemi relativi al disastro del Vajont;
- promuovere rapporti di collaborazione e di solidarietà tra i superstiti, anche attraverso il sostegno a situazioni e problematiche legate alla tragedia;
- intrattenere rapporti di scambio e di collaborazione con Enti ed Associazioni aventi analoghe finalità;
b) La formulazione dell'elenco dei superstiti del Vajont.

Articolo 5 - ORGANI DELL'ASSOCIAZIONE
L'Associazione è retta dai seguenti organi :
a) L'Assemblea dei soci
b) Il Consiglio Direttivo
c) Il Presidente
d) I Revisori dei Conti.

Articolo 6 - ASSEMBLEE
Le Assemblee sono di due tipi :
a) Assemblea Ordinaria
b) Assemblea Straordinaria
Alle Assemblee non sono ammesse deleghe.
L'Assemblea Ordinaria è convocata dal Consiglio Direttivo almeno una volta all'anno tramite avviso scritto agli interessati, inviato almeno 15 giorni prima.
L'Assemblea Ordinaria deve essere inoltre convocata quando sia fatta richiesta motivata da almeno il 10% degli associati.
Le deliberazioni dell'Assemblea Ordinaria sono prese a maggioranza di voti e con la presenza di almeno la metà degli associati in prima convocazione; in seconda convocazione l'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
All'Assemblea Ordinaria compete :
a) approvare il bilancio consuntivo e preventivo
b) stabilire l'entità della quota associativa
c) eleggere alla scadenza, il Consiglio Direttivo ed il Collegio dei Revisori dei Conti.
L'Assemblea Straordinaria è convocata dal Consiglio Direttivo, quando ne viene ravvisata la necessità o su richiesta di almeno il 30% degli associati, con le stesse modalità dell'Assemblea Ordinaria.
Le deliberazioni dell'Assemblea Straordinaria sono prese con una maggioranza di due terzi dei presenti.
All'Assemblea Straordinaria compete :
a) Le integrazioni e/o modifiche allo statuto;
b) L'eventuale scioglimento dell'Associazione, che deciderà anche sulla destinazione del patrimonio.
c) Tutto quanto non previsto per l'Assemblea Ordinaria.

Articolo 7 - CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo rimane in carica tre anni ed è così composto :
n. 3 membri di cui uno con funzioni di presidente, tra i superstiti del comune di Longarone;
n. 2 membri tra i superstiti del comune di Castellavazzo;
n. 2 membri tra i superstiti del comune di Erto-Casso;
n. 2 membri tra i superstiti del comune di Vajont.
Al Consiglio Direttivo compete:
a) Nominare il Presidente scegliendolo tra i membri del Consiglio appartenenti al comune di Longarone, nominare il Vice Presidente scegliendolo all'interno del Consiglio. Le nomine avverranno a votazione segreta;
b) Nominare un Segretario tra i consiglieri, oppure esterno al Consiglio Direttivo, scelto tra i soci e in tal caso senza diritto di voto;
c) Coadiuvare il Presidente nell'amministrazione e direzione dell'Associazione;
d) Convocare l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria;
e) Esaminare e accogliere le domande di iscrizione all'Associazione;
f) Redigere il rendiconto economico e finanziario nonchè la relazione accompagnatoria;
g) Nominare eventuali rappresentanti dell'Associazione presso Istituzioni ed Enti.
Le cariche di Presidente, Vice Presidente, Segretario e Consiglieri sono gratuite; tuttavia il Consiglio Direttivo ha potere di deliberare in merito a rimborsi spese, per eventuali incarichi, preventivamente autorizzati ed opportunamente documentati.
Le sedute del Consiglio Direttivo sono valide quando sono presenti almeno la metà più uno dei Consiglieri. Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono valide a maggioranza di voti espressi, in caso di parità prevale il voto di chi presiede la seduta.
La convocazione del Consiglio Direttivo è fatta dal Presidente o da almeno tre Consiglieri che ne facciano richiesta scritta al Presidente, il quale deve provvedere alla convocazione entro dieci giorni.

Articolo 8 - PRESIDENTE
Il presidente rappresenta l'Associazione nei suoi rapporti con i terzi.
Egli ha con il Consiglio Direttivo, che presiede, la responsabilità amministrativa e direttiva dell'Associazione.
In caso di impedimento del Presidente, tutte le funzioni allo stesso devolute, saranno assunte dal Vice Presidente.

Articolo 9 - REVISORI DEI CONTI
I Revisori dei Conti in numero di due sono nominati dall'Assemblea fra i soci.
Essi potranno partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, dovranno verificare, alla luce della relativa documentazione, il bilancio consuntivo e preventivo nonchè redigere una relazione in merito. La carica dei Revisori dei Conti è gratuita, tuttavia il Consiglio Direttivo ha potere di deliberare in merito a rimborsi spese, per eventuali incarichi preventivamente autorizzati ed opportunamente documentati.

Articolo 10 - DISPOSIZIONE TRANSITORIA
I comparenti nominano quale Presidente protempore, il sig.Migotti Renato, che accetta.

Lo statuto è stato modificato e aggiornato secondo la deliberazione dell'Assemblea Straordinaria del 13 ottobre 2001. ISCRIZIONI

Le iscrizioni all'Associazione sono aperte presso sede della Pro Loco di Longarone (tel. 0437-770119), oppure telefonando ai sottoelencati numeri anche per ottenere ulteriori informazioni:

Longarone 0437 770376
Castellavazzo 0437 770283
Erto e Casso 0427 879083
Vajont 0427 71395
Nuova Erto 0437 998997
Belluno 0437 949100
Pro Loco 0437 770119
Pordenone 0434 572738
Sacile 0434 70686
Vittorio Veneto 0438 560110
Conegliano 0438 23776


CONSIGLIO DIRETTIVO 2000-2003

Nella prima Assemblea generale dell'Associazione, svoltasi nella "Giornata del Superstite" il giorno 08.10.2000 sono stati nominati i seguenti componenti del Consiglio Direttivo:

per Longarone - Renato Migotti, Giuseppe Sacchet, Donato D'Incà
per Castellavazzo - Umberto Olivier, Giuseppe Vazza
per Erto e Casso - Italo Filippin, Marcello Mazzucco
per Vajont - Virgilio Barzan, Gianantonio Filippin

Successivamente sono stati nominati dal C.D. :

presidente - Renato Migotti
vicepresidente - Italo Filippin
segretario - Donato D'Incà
revisore dei conti - Claudio Nicola, Gaetana Del Vesco

In data 7 Novembre 2001 il sig. Olivier Umberto si è dimesso dalla carica di consigliere.


CONSIGLIO DIRETTIVO 2003-2006

Nell'Assemblea generale dell'Associazione, svoltasi nella "Giornata del Superstite" il giorno 05.10.2003 sono stati nominati i seguenti componenti del Consiglio Direttivo:

per Longarone - Renato Migotti, Giuseppe Sacchet, Donato D'Incà
per Castellavazzo - Giacomo Losso, Giuseppe Vazza
per Erto e Casso - Italo Filippin, Marcello Mazzucco
per Vajont - Pietro Filippin, Gianantonio Filippin

Successivamente sono stati nominati dal C.D. :

presidente - Renato Migotti
vicepresidente - Italo Filippin
segretario - Donato D'Incà
revisore dei conti - Claudio Nicola, Gaetana Del Vesco


ELENCO VITTIME - SUPERSTITI DEL VAJONT

L'Associazione si è impegnata nelle ricerche volte alla stesura dell'elenco Vittime -Superstiti della catastrofe, presentato ai Sindaci dei 4 Comuni del disastro del Vajont, l'ultima versione aggiornata a Marzo 2003.
Sono stati richiesti a circa 80 comuni Italiani i dati anagrafici di persone Superstiti legate alle Vittime. Attualmente nell'elenco figurano 1200 nominativi, dei quali 290 già deceduti, mentre risultano disponibili circa 680 indirizzi.
Si invitano i Superstiti di cui all'art. 3, comma a), comma b) dello Statuto, eventualmente non ancora contattati, di far pervenire all'Associazione le loro generalità.


Fonte: pagina (singola) web originale, all'interno di

www.longarone.net/ > Associazioni.

GIUDICA tu

Aggiornamento 10-01-2005

Anche e soprattutto dopo le affermazioni del cosiddetto "responsabile del Servizio Memoria" longaronese Danielis, e la sua incredibile concezione dello 'status' di "superstite" ho voluto tornare a studiarmi ancora questa pagina.

Perbacco, ha ragione: possono venir tranquillamente definiti 'superstiti' e associati come tali, cani e porci. Ergo...
Nello spirito e nella lettera ho trovato evidenti differenze e secondo me diverse incongruenze tra le due filosofie.

Giustamente anche Claudio Leoni, nella sua azzeccata tesi, definisce le due 'comunità' così:
    .... "La "memoria" quindi, tornata a galla, ha creato una condizione apparentemente "assurda": proprio quell'elemento sulla base del quale una "non comunità" come quella longaronese aveva tentato, in precedenza, di fondare una identità collettiva comune, ora è divenuta un terreno di "scontro" o almeno di "difficile" incontro per gli stessi membri dell'ormai ridottissima "comunità superstite".

Soprattutto per chi non è partecipe diretto della realtà longaronese, l'impressione immediata che può darsi ai due "schieramenti" è quella di due opposte fazioni delle quali una (Associazione Superstiti) a favore del "governo" ed una (Comitato Sopravvissuti) contraria, nel senso che una collabora regolarmente con l'amministrazione comunale, l'altra è spesso in polemica ed opposizione, ognuna con i suoi buoni motivi.

Nelle presentazioni del libro di Lucia Vastano intitolato "Vajont. L'onda lunga" i presidenti di queste due associazioni esprimono il loro pensiero. Ecco che cosa pensa Renato Migotti, presidente dell'Associazione Superstiti del Vajont:

"[...]
A volte però è difficile far capire a chi viene da fuori che la tragedia non si è consumata in una notte soltanto, ma ha esteso i suoi effetti nel tempo. La tragedia del Vajont deve diventare una grande lezione per tutti. Dal Vajont si potrebbe imparare molto, in diversi campi[...]Il disastro del Vajont non riguarda solo l'esiguo gruppo di superstiti che hanno vissuto in prima persona quelle dolorose vicende, ma fa parte di una storia collettiva che racconta di gravi errori dell'uomo perpetuati negli anni, del sacrificio di migliaia di innocenti, di sofferenze indicibili. È quindi doveroso investire nella memoria, affinchè l'uomo rispetti la natura anzichè sfruttarla per meschini interessi materiali. Che il Vajont sia un monito anche per le future generazioni".

Belle parole, certo. Piene di buon senso e molto condivisibili. Da lapide.
Peccato solo che - oltre a fregarsene giustamente, (visto che "collabora", ricambiato, col sindaco) del destino e delle angherie che il medesimo riserva loro, il sig. Migotti si permette il lusso estremo di minimizzare sul futuro dei componenti del Comitato (è pur sempre un superstite sopravvissuto anche lui, giusto?)
Da applauso. Dare un'occhiata ai suoi "concetti" in questa pseudointervista e giudicare le sue belle frasi alla luce dell'affermazione "Che senso ha fare un'associazione (il Comitato, nota mia) destinata a scomparire?".
Non fa dubitare della sua capacità di intendere e di volere? Dell'opportunità di certe affermazioni, se davvero la pensa in questo modo? O sa dell'altro?

Una volta che ci si rende conto della vera essenza di quanto accade a Longarone a scapito della corretta informazione, e soprattutto dai retroscena dello squallido trattamento riservato ai "ribelli" (ma... ribelli di che? forse perchè non si rassegnano ai soprusi?), si possono cogliere sia le motivazioni, sia la filosofia che distingue nettamente scopi e metodi delle due correnti di pensiero.

Ad esempio, per fare il 'sopravvissuto semplice' per il comune sono sufficienti 30.000 lire e l'avallo discrezionale del direttivo, ingrediente questo che dipende da fattori sconosciuti ma per me abbastanza intuibili: mera giustificazione minima dell'associazione, statistiche comunali (come puo' esserci una Longarone senza qualche 'testimone' a carico?), immagine, una sorta di macabro 'fiore all'occhiello', etc. "Tocca averne qualcuno", insomma, e che diamine. Ma devono essere mansueti e docili come un cocker...

Anche un neonato tunisino, una colf moldava, un turista neozelandese ventenne - meglio se sordomuti - o il primo Danielis di passaggio possono (in base all'art. 3- SOCI) venire tranquillamente 'accorpati' e contabilizzati. In base allo stesso articolo, 'democratico' al limite ed anche oltre della piaggeria, "tutti i residenti al 09.10.1963 nei comuni di Longarone, Castellavazzo, Erto e Casso" (punto c) a prescindere dall'effettivo 'stato in vità o meno dei soggetti (non importa chi e come) possono essere definiti (non importa perchè) 'superstiti', col solo dazio delle "Lire 30.000".
Questo rende malleabili e indefiniti (al comma d) i criteri - apparentemente schizoidi - di un'associazione siffatta.
Fu accertato legalmente che molti 'residenti' negli albi comunali del '63 erano scomparsi fisicamente - emigrati in ottima salute, mediamente - da anni, all'epoca della catastrofe, pur conservando in zona la sola residenza.
Inaccettabile che questo 'statuto' non ne tenga conto e lasci, faccia sì - come la Storia di Longarone insegna - che un impiegato o collaboratore comunale decida a sua discrezione questi (flessibilissimi ma 'legalizzati') non-parametri, visto che poi - come si fa dal'63 - si finanziano con soldi pubblici i 'superstiti' fasulli, per tendenza* o per acquisto di licenza.
(Eppure, con il sig. Danielis* è appunto quello che succede...)
Sbaglierò... ma dev'essere l'essersi resi conto di non voler finire in un album di mummie, che ha dato vita al Comitato. Visti i percorsi e la passione dimostrata da questa associazione, non è difficile capire chi si dia da fare per la ricerca e la conservazione della memoria del disastro e chi vive e basta. Chi racconta balle e chi no.

Che dire?
La mia impressione, purtroppo suffragata da quanto leggo, è che dei due statuti il piu' chiaro e lineare sia quello del Comitato.

Che l'associazione 'blob' dei superstiti (tanti in buona fede; la maggioranza, inconsapevoli o non interessati ad esserlo) si riveli in sostanza un opportuno espediente comunale, e come tale gestito e portato avanti... come tra 'quattro amici al bar'.

Che il maggior "lavoro" concreto, progettato, esternato e documentato, il maggior impegno finanziario, umano, e personale per la Memoria gravino (grazie ai Nostri tutori Comunali) sul Comitato. Associazione che lavora - boicottata - per la gloria del Comune, fino a prova contraria. Formato da soggetti (una volta conosciuti!) che si rivelano - a differenza del sigg. deceseroesodali - certo degni di rispetto, sinceri e chiari. Equilibrati. Certamente più trasparenti in quanto non hanno nulla da nascondere o da giustificare, ma molto da dirci.

Proprio qui stanno i motivi reali di queste "polemiche" - per la maggior parte strumentali, meschine e false - che lo staff comunale fa nascere per denigrarli. Come si dice?... la verità fa male.

Ci si immedesimi solo un poco in questa disgraziata gente italiana, scampata all'acqua, al destino ma non certo ai De Cesero, ai Danielis e sodali.
Basta ragionare con occhi, cervello, cuore e in base ai FATTI. Quelli che ho cercato, cerco e metto online.

Come questi. Dopo 40 anni, alcuni sindaci e due associazioni in attività, abbiamo:

- un sito web sul mondo, un paio di libri. La relazione 2004 dei "mai contenti", clicca qui. Ah, e uno sfratto.

- commemorazioni, presenze, un discusso restyling del cimitero di Fortogna (m. Olivier), e come "top" una "aiuola monumentale" via un Progetto del loro Presidente e architetto Migotti e che contiene manciate di terriccio un po' da tutto il mondo, "Ground Zero" e Nikolajevka inclusi. Fuor di polemica, i cani e gatti di Longarone ringraziano, commossi almeno quanto il Sindaco.

Povera Memoria, poveri morti (2 volte).

Tiziano Dal Farra

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