Scritti di Carlo Semenza
Ricorderò ancora in particolare, fra le molte nostre strutture, le dighe Lumiei, Val Gallina, Ambiesta, Vaiont (fig.). In totale la SADE tiene sotto controllo in questo momento 15 grandi dighe di differenti tipi. Il progetto delle reti con controllo, come pure la interpretazione e la elaborazione dei risultati forniti dagli strumenti viene eseguita da nostro personale specializzato ormai da una decina d'anni.

(L'Autore prosegue descrivendo le principali caratteristiche costruttive delle dighe del Lumiei (Sauris), di Pieve di Cadore, di Val Gallina, di Barcis, della Fedaia, di Maria al Lago, dell'Ambiesta, di Pontesei, di Vodo, per le quali si rimanda alle memorie 11, 15, 20, 28, 31, 35, 48, 53, 54, 55 che le illustrano particolareggiatamente.)

E veniamo ora alla diga del VAIONT che è la nostra più importante struttura ed anche, in questo momento, una delle più importanti del mondo.

a) Caratteristiche geologiche.

La diga del VajontLa diga è situata in una grandiosa gola di erosione nei calcari del Giurese medio del torrente Vaiont, affluente del Piave a Longarone. I banchi rocciosi sono inclinati verso monte e quindi con una giacitura favorevole. La roccia è tuttavia, nella parte superficiale, alquanto fratturata, sia secondo piani verticali paralleli al piano assiale della valle, sia per piani pure verticali ma a 45° rispetto ai precedenti. Questa situazione, che ha potuto essere constatata dai geologi nella sua vera entità soltanto a seguito degli scavi per le imposte, ha costretto oltre che a scavi supplementari dell'ordine di 50 mila mc. anche allo studio di provvedimenti particolari di rinforzo delle sponde, la cui necessità stiamo controllando con complessi modelli.

La impermeabilità dei fianchi rocciosi è risultata nella media abbastanza buona; in alcune zone del fianco sinistro, tuttavia, si sono riscontrati degli assorbimenti anche notevoli. Il miglioramento ottenuto dopo la prima campagna di iniezioni è stato comunque assai soddisfacente, come hanno mostrato alcuni fori di controllo.

b) Caratteristiche generali.

La diga è una struttura sottile a doppia curvatura lievemente asimmetrica; però le singole sezioni orizzontali della volta sono simmetriche rispetto ad una superficie curva avente un andamento mediamente inclinato di circa 4% rispetto alla verticale.

L'altezza massima dell'opera è di 261,60 mt., lo sviluppo al coronamento è di 190 m.. Il volume attuale, di 353mila mc., è alquanto inferiore a quello della diga della stessa altezza che si prevedeva prima di eseguire le prove su modello. Questo dimostra il lavoro di affinamento che si è potuto effettuare raggiungendo contemporaneamente un miglioramento nel coefficiente di sicurezza.

c) Determinazioni preliminari.

Oltre ai normali rilievi topografici e geologici, questi ultimi anche a mezzo di estesi sondaggi, sono state eseguite le seguenti determinazioni:

- determinazione del modulo elastico dinamico delle imposte rocciose in prossimità della diga con metodo geosismico;

- determinazione del modulo elastico dinamico dopo effettuate le iniezioni generali dello schermo pure col metodo geosismico;

- determinazione del modulo elastico (statico) entro cinque cunicoli aperti sulle sponde della valle;

- determinazione del modulo elastico (statico) mediante martinetto;

- rilievi con sonda ottica per l'esame delle condizioni all'interno della roccia. I rilievi, di notevole interesse, sono stati condotti su nove fori di lunghezza massima di m. 25;

- rilievi sistematici, col metodo geosismico, del modulo elastico prima, durante e dopo le iniezioni di consolidamento delle zone di appoggio dei pulvini, in modo da assicurarci di aver raggiunto uno standard prefissato nella velocità di propagazione delle onde elastiche.

d) Prove su modello.

Oltre ad una serie di calcoli analitici con i vari sistemi in uso per le dighe ad arco, tra cui il «Trial Load Method», abbiamo eseguito una serie di prove su modello. Anzitutto mediante un piccolo modello e stata controllata la possibilità di adottare il metodo della membrana. Questo modello è stato eseguito a Lisbona, anche per dar vita in forma concreta ad una proposta di collaborazione internazionale in questo campo; purtroppo i risultati sono stati negativi.

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A Bergamo, al Laboratorio ISMES, sono stati eseguiti, come accennato, due grandi modelli in scala 1:35 su due progetti successivi della struttura; il secondo è stato dovuto alla opportunità di controllare le varianti da noi proposte a seguito dei risultati degli scavi in roccia, che hanno costretto a rimaneggiare completamente il progetto per internare maggiormente le imposte onde allontanarsi dalla parete esterna.

Il secondo modello ha consentito una notevole economia e nello stesso tempo ha dimostrato che era stata raggiunta una migliore distribuzione negli sforzi e una riduzione dei loro valori massimi.

È stato eseguito inoltre, come ho già accennato, un modello dell'arco a quota 620 con l'imposta destra costituita da tante lamine in relazione ai potenziali piani di frattura di cui si è provata la esistenza durante gli scavi. Le sollecitazioni unitarie massime della struttura, desunte dalle prove su modello, sono risultate dell'ordine di 65 kg/cmq. a compressione, e di poco superiore a quelle desunte dall'analisi; mentre le sollecitazioni di trazione sono risultate pressochè trascurabili.

e) Esecuzione degli scavi.

Gli scavi sono stati effettuati all'aperto impiegando fori di lunghezza variabile da 30 m. nella zona più esterna a 1,60 mt. in vicinanza delle imposte. Anche le cariche di esplosivo venivano man mano diminuite in modo da non provocare fessurazioni. Nella maggior parte dei casi si sono impiegate cariche microritardate con inneschi elettrici.

Il volume totale degli scavi, previsto originariamente in 330.000 mc., ha raggiunto 417.000 mc.. Il materiale che cadeva sulla fondazione della diga veniva trasportato in discarica con autocarri, sia attraverso una apposita galleria, sia lungo il letto del torrente. Tutto il materiale scavato è stato disposto a valle della diga, fra la diga principale ed una briglia alta 22 mt., costruita allo sbocco del torrente Vaiont, con lo scopo di contenere la discarica.

f) Particolari costruttivi.

- Giunti.
I giunti realizzati sono di tre tipi:

- giunto perimetrale: corre dalla sommità alla fondazione lungo tutto il pulvino;

- giunti di lavoro (temporanei): sono subverticali, mediamente uno ogni 12 mt.;

- giunti suborizzontali: si sono effettuati per dividere la struttura in 4 parti, secondo i risultati del modello e, ove necessario, in corrispondenza all'origine di nuovi giunti verticali.

I giunti di lavoro nascono sempre da un cunicolo orizzontale in modo da evitare il prolungarsi della fessura nella zona sottostante; a questo scopo sono anche disposte speciali armature metalliche. Il cunicolo viene poi chiuso verso monte con apposito tampone prefabbricato. I dispositivi di tenuta dei giunti sono costituiti da un nastro di resina sintetica situato a 0,41 ± 0,21 mt. (a seconda della quota) dal paramento di monte e da un lamierino di rame a 20 cm. dal precedente. I giunti sono chiusi verso valle con cordoli di materiale plastico aventi lo scopo di contenere la boiacca delle iniezioni.

- Calcestruzzo.

Il calcestruzzo viene preparato con 250 kg. di cemento ferrico pozzolanico delle seguenti caratteristiche: contiene ca. 160 kg. di clinker e 90 kg. di pozzolana; il calore di idratazione a 28 giorni è 60 cal/gr; il contenuto alluminato tricalcico del clinker è nullo; il contenuto di silicato tricalcico ca. 55%. Gli inerti sono costituiti da materiale naturale di fiume (il Piave), con elementi compresi fra 0,06 e 100 mm., suddivisi in 6 classi (2 classi di sabbia ottenute con separatore idraulico e 4 tipi di ghiaia).

Fino a quota 671,50, il calcestruzzo venne disposto in strati da 60 cm. per un'altezza di 2,40 mt. ogni 72 ore. Ciascuna ripresa venne resa scabra mediante doppio «lavaggio» con aria ed acqua in pressione e fu munita di cordolo in materiale plastico a 20 cm. dal paramento a monte; prima dell'inizio del getto venne posto in opera uno strato di 1-2 cm. di malta.

Dalla quota 671,50, e cioè per gli ultimi 50 mt. di diga, si eseguiranno quest'anno tre strati da 50 cm. cadauno nelle 72 ore in modo da ridurre il ritmo di getto in relazione agli strapiombi verso valle della struttura. Il calcestruzzo, trasportato sul posto con benne da 4 mc., viene spianato con un piccolo trattore e costipato con vibratori a siluro, diametro 195 mm., di lunghezza 90 cm, a 11.800 vibrazioni al minuto primo.

Il calcestruzzo è stato raffreddato fino ad uno spessore della diga di 12,50 mt. (quota 620) mediante circolazione di acqua entro serpentine disposte ogni 2,40 mt., impiegando l'acqua del serbatoio del Piave.

- Iniezioni.

Il complesso dei lavori di iniezioni comprende:

- uno schermo impermeabilizzante profondo 85 mt. al di sotto del piano di fondazione e largo da 150 mt. alla base a 60 mt. in sommità, lungo le due sponde, con una superficie totale di 80.000 mq. Le iniezioni vengono eseguite a partire da 8 cunicoli, 4 per sponda. I fori, uno per ogni 3,50 ± 4,50 mt. (a seconda della quota), sono disposti su due file distanti fra loro 1,50 m.. Se necessario, verrà eseguita anche una terza fila intermedia. Le pressioni variano da 5 a 100 atmosfere a seconda della profondità;

- iniezioni di consolidamento lungo le due sponde per una profondità di 15-20 mt. ponendo un foro ogni 6 mq ca. Pressioni da 2 a 25 atmosfere.

Come già accennato, ogni 5 mt. di altezza viene determinata, con metodo geosismico, la velocità di propagazione delle onde elastiche, prima e dopo le iniezioni di consolidamento. Le iniezioni vengono eseguite fino a raggiungere lo standard di velocità minima pari a 3.000 m/s;

- iniezioni di cucitura fra roccia e calcestruzzo, con una media di 30 mt. di foro per m. di imposta. Pressioni da 30 a 40 atmosfere. In tutto sono previsti 160.000 mt. di perforazione. Su 112.000 mt. di foro eseguiti finora, si è avuto un assorbimento medio per mt. di foro di 75 kg. di miscela normale.

La miscela che normalmente si usa è costituita da 50 kg. di cemento, 1 kg. di bentonite e 100 litri di acqua.

g) Strumenti di misura.

È prevista l'installazione di una complessa rete di controllo e di misura comprendente circa 350 strumenti e punti di misura (fig. 2).

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Essa è costituita dai seguenti strumenti, in parte installati nella diga, in parte nella roccia:
 14 termometri;
149 termoestensimetri;
 65 termodilatometri;
  8 termoestensimetri premontati su blocchi di calcestruzzo;
 22 termopressiometri premontati su blocchi di calcestruzzo;
  5 sezioni clinografiche (sulla sezione maestra);
  1 pendolo nella diga (nella sezione maestra);
  1 pendolo in roccia (nel pozzo montacarichi, sponda sinistra);
  4 stazioni clinografiche in roccia in sponda sinistra e destra;
  1 stazione sismica in sponda sinistra
 26 estensimetri a lunga base in roccia;
oltre a una rete di triangolazione, di livellazione e di misura con collimatori.

h) Andamento della costruzione.

La costruzione è stata iniziata nel 1956 con una deviazione stradale di circa 6 km; che tra l'altro presenta un interesse panoramico di primo ordine: essa entra dapprima nella gola profonda del Vaiont fin quasi alla diga che di qui si vedrà in tutto il suo sviluppo dal basso in alto, attraversa la gola su un ponte a grande altezza sul fondo, poi ritorna con una serie di gallerie nella valle del Piave dove un grande tornante raggiunge alla sua estremità all'incirca la quota di coronamento della diga.

Da questo punto il colpo d'occhio verso sud, cioè verso la media valle del Piave, è bellissimo. La strada si interna poi nella gola all'altezza del massimo invaso con altre grandiose visioni fino alla diga e al paese di Erto. Gli scavi sono stati effettuati quasi completamente nell'estate del 1957 e nel 1958 fino al mese di agosto.

I getti sono cominciati nell'agosto del 1958 e, alla fine della stagione lavorativa del 1959, avevano raggiunto 298 mila mc. su un totale di 353 mila mc. (v. figg. 7, 8).



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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org

   Daniele Segre -


Pagina provvisoria - puo' essere che qualche link sottostante non risulti efficiente. Devo ricaricare ogni cosa a mano (56k). Scusatemi.

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