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centrale termica


le tariffe

dell'energia elettrica


centrale idroelettrica


IL GRUPPO
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'
LA SUA ATTIVITA'TECNICA ED ECONOMICA DALLE ORIGINI AL 1929

ROMA
"UNIVERSALE" TIPOGRAFIA POLIGLOTTA
1929
NEL XXV° ANNO DI FONDAZIONE
DELLA
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'VENEZIA



SADE 9

LE TARIFFE DELL'ENERGIA ELETTRICA


Non potrebbe essere completo il quadro della situazione tecnica ed economica del Gruppo Adriatica senza un breve cenno sul problema delle tariffe.

I vincoli stabiliti dalla legislazione italiana del dopoguerra in materia di tariffe dell'energia elettrica, valgono ancora per pochissime utenze la cui entità è affatto evanescente di fronte alla enorme massa delle utenze del Gruppo, cosicché il regime tariffario nella quasi totalità dei casi si può dire ormai completamente libero.

Non si può disconoscere pertanto la grandissima importanza economica per il Gruppo di una tale situazione, specialmente se si pensi che, tranne qualche rara oasi di trascurabile importanza, non esiste concorrenza apprezzabile che determini sul mercato prezzi dell'energia inferiori a quelli che possono essere applicati in relazione all'equo costo industriale.

Non è a dirsi con ciò che il regime di monopolio di fatto nella regione servita dal Gruppo Adriatica, come del resto nelle regioni servite dagli altri Gruppi Italiani, abbia condotto ad un sistema di tariffe talmente elevato da doversi supporre che in un periodo di tempo più o meno lungo esso debba subire una diminuzione più o meno importante, anzi, è bene affermarlo, siamo ancora lungi dall'aver raggiunto l'adeguamento e l'equilibrio fra prezzo di costo dell'energia e prezzo di vendita in relazione al costo dei nuovi impianti, a quello dell'esercizio ed alla rivalutazione della lira, cosicché i vari ritocchi che possono ancora essere effettuati su larga scala, e specialmente per le tariffe luce debbono essere considerati in aumento, sia pur lieve, piuttosto che in diminuzione delle tariffe attualmente in vigore.

Tuttavia i prezzi attuali dell'energia, specialmente per la bontà degli impianti, per l'organizzazione dell'esercizio, e per la misurata prudenza in ogni spesa, non sono superiori alle tariffe analoghe nel resto d'Italia e permettono, senza alcun dubbio, condizioni favorevolissime di vita a qualsiasi categoria di industrie, e di applicazioni dell'energia elettrica, nonché un ulteriore notevole incremento ai consumi per illuminazione pubblica e privata, specialmente se verrà opportunamente modificato, senza danno dell'erario, il sistema di esazione dei dazi governativi e comunali sull'energia elettrica a scopo di illuminazione.

Inoltre se non è possibile fornire un quadro completo delle tariffe in vigore, del resto continuamente variabili, per farne rilevare le particolari caratteristiche, è tuttavia opportuno rilevare alcuni caratteri fondamentali, sia in rapporto alla posizione topografica dell'utenza rispetto alle centrali di produzione, sia in rapporto alla variabilità di esse rispetto alle varie categorie delle industrie o delle applicazioni in genere servite.

Nel sistema tariffario del Gruppo Adriatica, le differenze di prezzo dell'energia a parità di altre condizioni (potenza impegnata, utilizzazione annua o mensile, fattore di potenza, categoria di industria, ecc.) per le utenze prossime o lontane dai centri di produzione, sono molto inferiori alle rispettive differenze del costo dell'energia, qualora fossero esattamente calcolate le differenze di spesa per il trasporto, la trasformazione, e le perdite dell'energia stessa.

In altri termini, con un paragone banale, si può dire che il Gruppo Adriatica, appunto per la sua attuale costituzione, applica per le tariffe dell'energia, se non proprio un sistema analogo a quello del francobollo, e cioè di una tariffa costante qualunque sia la distanza dell'utente dalla centrale di produzione, almeno uno analogo a quello della tariffa differenziale delle Ferrovie dello Stato o, per essere più esatti, un sistema intermedio fra i due.

Inoltre a parità di altre condizioni (potenza impegnata, utilizzazione annua o mensile, fattore di potenza, distanza dalla centrale, ecc.) a diverse categorie di industrie vengono applicate tariffe sensibilmente diverse in relazione alle possibilità economiche dell'industria stessa.

Così, tanto per citare un esempio, al molino a cereali viene applicata una tariffa diversa da quella applicata alle industrie frigorifere; alle bonifiche una inferiore che agli essicatori di bozzoli, o all'aratura elettrica o all'irrigazione, ecc. e ciò in modo che ogni categoria di industrie possa economicamente svilupparsi ed avere le più vantaggiose condizioni di vita in qualunque punto essa sorga.

Il vantaggio economico che risente tutta la Regione da questo sistema tariffario saggiamente ed organicamente congegnato, è veramente incalcolabile, poiché le industrie, invece di essere costrette dal prezzo dell'energia a raggrupparsi intorno ai sistemi di produzione, hanno potuto e possono opportunamente disseminarsi in tutto il territorio servito, e precisamente nel punto dove l'industria stessa trova la sua massima convenienza in relazione all'abbondanza della mano d'opera, alla economia dei trasporti, alle esigenze della materia prima, alle condizioni del mercato, ecc.

E, precisamente per questi concetti informatori che il monopolio di fatto tanto deprecato da chi non conosce a fondo le vere e reali esigenze dell'industria elettrica, ha permesso fra l'altro di industrializzare tutta la pianura padana, un territorio cioè lontano da tutte le sorgenti d'energia di origine idroelettrica, e che altrimenti avrebbe veduto inaridirsi una delle maggiori fonti della sua ricchezza attuale.

Nè è a dirsi con questo che ciò sia avvenuto a scapito dei territori più prossimi alle Centrali di produzione, poiché gli eccessivi agglomeramenti industriali intorno ad esse avrebbero, fra l'altro, portato di conseguenza una tale maggiore densità nelle popolazioni e nei trasporti delle materie prime e dei manufatti ed una tale maggior richiesta di mano d'opera, da rendere in definitiva affatto illusorio il vantaggio di un minor costo dell'energia elettrica.

Conseguentemente, allo stato attuale dell'economia nazionale, il Gruppo Adriatica guarda con serena fiducia il suo avvenire finanziario in merito al reddito globale per vendita di energia elettrica, poiché è da ritenersi con fondamento che nessun evento od intervento prevedibili possono determinarne una sensibile diminuzione.

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Last updated 19.2.2005