blackout

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centrale termica


le "riserve termiche"

della Sade - pag.2 -


centrale termica


IL GRUPPO
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'
LA SUA ATTIVITA'TECNICA ED ECONOMICA DALLE ORIGINI AL 1929

ROMA
"UNIVERSALE" TIPOGRAFIA POLIGLOTTA
1929
NEL XXV° ANNO DI FONDAZIONE
DELLA
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA', VENEZIA



SADE 5

Sala pompe.

- La sala pompe (larga m. 8,50 lunga m. 2 X 39) è interposta tra la sala caldaie e la sala macchine ed in essa sono installate le pompe dell'impianto di condensazione, le pompe di alimentazione e quelle dei desareatori e dei serbatoi.
Questi ultimi, in numero di due della capacità di 150 mc. cadauno, sono installati vicini ai desareatori a m. 16 dal piano terreno.

Apparecchi di segnalazione e di controllo.

- Le caldaie furono munite di tutti gli apparecchi di misura per una sorveglianza costante e precisamente indicatori di tiraggio-manometri e termometri registratori per il vapore termometri per la temperatura dei prodotti della combustione, dell'acqua di alimentazione, dell'aria di combustione - apparecchi per la misura della portata del vapore e dell'acqua - apparecchi registratori per la misura del C02, del CO e dell'H, misuratori del consumo di combustibile.
Le caldaie sono poi collegate da una rete telefonica al pulpito di comando e da segnalatori di manovra a distanza.

Servizi ausiliari.
- Per i servizi ausiliari principali si ritenne preferibile di comandare normalmente le pompe dell'impianto di condensazione e quelle di alimentazione mediante piccole turbine a vapore a ricupero, ed eccezionalmente mediante motore elettrico, ottenendosi così un servizio più indipendente e più sicuro ed un buon rendimento (di poco in feriore a quello dei motori elettrici) dato che il vapore che alimenta queste turbine si ricupera quasi completamente riscaldando l'acqua di alimentazione nel desareatore preriscaldatore.

Per i servizi ausiliari secondari furono adottati motori elettrici a corrente alternata 42 periodi, 220 Volta, tipo asincrono, mentre per il comando dei due ventilatori di ciascun camino, in cui necessita di poter variare di velocità secondo il carico, si sono adottati un motore asincrono ed un motore a velocità variabile tipo a collettore.

Reparto turbo-alternatori.

- Il fabbricato macchine è largo m. 30 ed alto m. 20 all'imposta dell'arcone di copertura e la sua lunghezza ad impianto completo sarà di m. 65. La sala macchine è a m. 6 di altezza mentre sotto trovano posto i condensatori con. relativi accessori. Per i montaggi è stato installato un ponte grue da 100 tonnellate fornito dalle Officine di Battaglia.
Ad impianto completo verranno installati sei gruppi, però in un primo tempo è stato costruito solamente il fabbricato per i primi tre gruppi, dei quali due della potenza di 16.000 KW sono già installati e uno di 25.000 KW sarà pronto per il 1930.

La velocità è stata scelta di 2520 giri perché più conveniente agli effetti del rendimento termodinamico della turbina, ma specialmente in considerazione che il costo di un gruppo a 2520 giri è del 30 ± 40%% inferiore a quello di un gruppo a 1260 giri.
Ogni gruppo è costituito da una turbina Tosi accoppiata ad un alternatore Ganz.

Turbina Tosi.

- Ciascuna delle due turbine installate è della potenza normale al giunto di 22.000 HP alla velocità di 2520 giri al 1'ed è capace di un sovraccarico continuo del 20% con vapore alla valvola d'ammissione alla pressione di 25 kg.-cmq. e alla temperatura di 375° C.




L'impianto di condensazione è del tipo a superficie per circolazione d'acqua di mare alla temperatura di 15° C. d'inverno e di 27° C. d'estate e di capacità sufficiente per mantenere con una temperatura di 15° C. un vuoto del 96% allo scappamento delle turbine nella marcia a pieno carico, con 25 kg.-cmq. e 375° alla valvola di ammissione.

La quantità di acqua occorrente per la condensazione è di 5800 mc.-ora per turbina, ossia kg. 90 per ogni kg. di vapore condensato.

Il consumo di vapore alla pressione normale di 25 kg.-cmq. e alla temperatura normale di 375° C. misurati alla valvola d'ammissione, supposta l'acqua di circolazione alla temperatura di 15° C. è di kg. 4,26, ossia circa 3200 calorie per Kw-ora misurato ai morsetti dell'alternatore a funzionamento regolare a pieno carico (16.000 Kw).
Il peso complessivo della turbina e dell'impianto di condensazione è di 250 tonnellate.




generatore-turbina idraulica


generatore-turbina idraulica



generatore-turbina idraulica






Alternatori Ganz.

- I due alternatori Ganz hanno le seguenti caratteristiche; potenza normale continua 22.000 KVA con fattore di potenza 0,7, con capacità di sovraccarico continuo di 26.500 KVA a cosfì = 0,6 in ritardo, oppure in anticipo, alla tensione variabile da 9.500 a 11.500, con possibilità di funzionare a 22.000 KVA con fattore di potenza '0'in ritardo oppure in anticipo; collegamento delle fasi a stella; velocità di prova 3500 giri per un minuto primo. Esso è del tipo chiuso autoventilato e la ventilazione è del sistema a circuito chiuso, con refrigeranti tubolari forniti uno dalla Ditta G. E. A. ed uno dalla ditta Ing. Boldrocchi. Il peso complessivo dell'alternatore è di 100 tonnellate.
Il terzo alternatore sarà di 36.000 KVA.

Reparto quadri e trasformatori.

- Il fabbricato dei quadri e dei trasformatori è disposto parallelamente al fabbricato turboalternatori ed è destinato a contenere in corrispondenza dei sei turboalternatori, sei trasformatori, di cui due con il rapporto 11.000-55.000 e quattro con il rapporto 11.000-110.000, nonché l'apparecchiatura di questi e di quattro linee a 55.000 V.

L'apparecchiatura a 110.000 V. verrà installata per i trasformatori in un fabbricato costruito in prolungamento di quello a 55.000 V., mentre per le linee a 110.000 V. verrà costruita una apposita stazione di smistamento all'aperto.

Tra il fabbricato turboalternatori e quello dei trasformatori è interposto il palco di manovra con sottostante cabina di trasforzione 11.000-220, della potenza di 4000 KVA per i servizi ausiliari.
Lo schema, della massima semplicità, è informato al concetto del funzionamento indipendente di un gruppo alternatore-trasformatore dagli altri.

Gli alternatori sono connessi direttamente ai trasformatori, mediante cavi armati.
Esiste però un sistema di sbarre a 11.000 V. sulle quali gli alternatori ed i trasformatori possono venire inseriti con giuochi di coltelli separatori.

I trasformatori, alla loro volta, possono venire inseriti a due sistemi di sbarre a 55.000 V. e rispettivamente a 110.000 V. a mezzo di interruttore in olio che funziona da interruttore di gruppo.
Da questo doppio sistema di sbarre si dipartono tutte le linee.

È così possibile mantenere in esercizio tanti servizi quanti sono i sistemi di sbarre od alimentare più linee con una sola macchina, come pure sostituire in un gruppo un elemento (alternatore o trasforrnatore) di qualsiasi altro gruppo.

I due sistemi di sbarre a 55.000 V. portano ciascuno un sistema di scaricatori triangolo-stella con resistenze in olio sempre inserite, e tre trasformatori di tensione col centro primario connesso direttamente a terra per eliminare le cariche statiche e per le indicazioni di messa a terra.

Tutte le manovre ed i comandi sono riportati nella sala dei pulpiti; ivi sono portate anche le varie segnalazioni.

Queste sono limitate alla misura della temperatura dei trasformatori combinata con un avvertitore di eccesso; ed alla circolazione dell'olio e dell'acqua di raffreddamento.

In un primo tempo è stato costruito solamente il fabbricato per i primi tre trasformatori, di cui due sono già installati, e per le quattro linee a 55.000 V.

I due trasformatori trifasi in olio, della potenza di 22.000 KVA e con il rapporto di trasformazione 11.000-55.000, sono stati forniti dal Tecnomasio Italiano Brown-Boveri.
I trasformatori sono del tipo a raffreddamento con circolazione esterna dell'olio, il quale viene refrigerato con acqua di mare in appositi apparecchi tipo tubolare.

Gli avvolgimenti a bassa tensione sono collegati a triangolo, mentre l'alta tensione è collegata a stella.
Il terzo trasformatore sarà di 36.000 KVA.
I trasformatori sono installati in celle separate, provviste di fossa raccoglitrice dell'olio, con apposito scarico all'esterno.
Tra le celle vicine di due trasformatori vi è un locale dove sono installati i gruppi di circolazione e di raffreddamento dell'olio.
Apposito carrello permette di trasportare i trasformatori nella sala smontaggio dove esiste una grue della portata di 80 tonnellate fornita dalle Officine di Battaglia.



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Last updated 19.2.2005