Grandi uomini, o uomini grandi??

0AVVERTENZA: quella del cuginetto morto che esce dal cassetto all'occorrenza è la versione PUBBLICA generica, di comodo. Che qualunque estraneo, di fronte "al Vajont" si guarda bene dall'approfondire.

In realtà i lutti li ha avuti la famiglia degli ZII del Nostro, figlio fortunatissimo di persone che vivevano invece a Igne, in una frazione BEN DISTANTE, sopraelevata e al sicuro dalla catastrofe.

Il cognome che porta, la credulità POPOLARE (quella che chiamano "l'immaginario collettivo") e alcuni GIORNALISTI che non chiedono che di bersela CON TUTTO IL BICCHIERE fanno il resto e gli attribuiscono l'aura di ARTIFICIOSA credibilità e di carisma di cui si nutre questo INDIVIDUO. Che io scopro e personalmente ritengo la persona piu' sbagliata nel Posto più sbagliato.

All'epoca della mia lettera originale, diventata poi anche pagina web, NON ero a conoscenza di questi piccoli particolari, e di molto altro. I codici definiscono questo tipo di fatti 'abuso della credulità popolare', ed è quel componente impalpabile che rende possibili la maggior parte delle TRUFFE ai pensionati. Ai poveri di spirito carenti di INFORMAZIONI, tipo le truffe alla Vanna Marchi, Bill Gates, Parmalat.

Da adesso perlomeno io so e ne traggo le conseguenze. Credo utilissimo ricordare che tra l'altro, nella vergognosa storia longaronese del "dopo", non è questa la prima volta che un pubblico amministratore longaronese o altri personaggi pubblici insospettabili e STIMATI raccontano BALLE COLOSSALI e fanno - in Longarone e fuori - i loro PORCI COMODI secondo convenienza. È amaramente "umano", e storicamente appannaggio di una ben individuata classe politicante.

fondazionevajont.org

Resta solo da capire che cos'hanno fatto di male in vita loro - SOPRAVVIVERE a parte - i Sopravvissuti del Vajont per ritrovarsi una amministrazione di tal risma.
Vomitevolmente, opportunisticamente, Pierluigi De Cesero è il presidente della 'Fondazione Vajont onlus', una ben strana creatura se solo fossimo in un paese normale: leggi storia e dei compagni di merende qui.
In precedenza, per ovvi motivi - anni orsono - volle 'iscriversi' spontaneamente «a titolo personale, pero'» al Comitato che poi sfratta (caso paranoico di ALTRO conflitto d'interessi). L'albo degli iscritti lo registra allla tessera n° 47 .... Un altro caso - tra emblematici altri - del conflitto d'interessi nel Paese del Cavaliere piduista che ci sputtana a livello Europeo e mondiale mentre si arricchisce con provvedimenti e uomini ad hoc. Un clone altrettanto mentitore di rincalzo a Longarone, stessa area politica e brodo di coltura, per la legge di Murphy non poteva mancare.

0Per concludere questa nota: nell'episodio altrettanto sconcio del "concorso Celebrazioni del 40°" il Nostro era contemporaneamente il destinatario, il proponente e il giudice (essendo Consigliere della Provincia in carica) dei progetti e dei fondi relativi.
Il progetto del Comitato, dovendo dipendere da un personaggio colle attitudini che abbiamo poi visto, non ha avuto chance. In precedenza (2003) questo personaggio - a differenza dei colleghi della zona, e perfino sconfessando il suo Migotti - si è defilato dallo scrivere una introduzione al libro della Vastano. Per non entrare in conflitto cogli intere$$i che lo hanno fatto eleggere e che egli copre, a mio parere. Che dire??

Questo. Che oggi (2005) per "incompatibilità" lascia una delle cariche che deteneva (sindaco - in senso societario - del Consorzio Bim metano, Ente beneficiario) per passare alla presidenza del Conib (Ente erogatore dei fondi della legge Vajont figlio della "Legge Vajont"). Perfetto. Come dare al figlio di Riina la presidenza dell'Antimafia. Come dare alla SADE la presidenza della "Fondazione Vajont Onlus".

Preziose, emblematiche le parole (del 2002) del ministro della Repubblica berlusconiana tuttora in carica Lunardi: "Colla mafia bisogna convivere".
Stupendo. Come nella storia del Vajont, ... era TUTTO scritto.

Tiziano Dal Farra, Udine.

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