3 NOVEMBRE 2010.......
Oggi rincasando leggo casualmente in un bar l'articolo raffigurato a lato.
Sono da tempo al corrente della cosa. Questa pagina è la "causa" ufficiale. La prima udienza, in Pordenone, è per il [12-07.2011, ore 09,00]. Seguiranno naturalmente online, a suo tempo, tutti i documenti relativi che mi riguardano [come sempre: esempio].

"Ci sono due lingue,
una in alto e una in basso.
E chi ha viso umano
più non si riconosce.
E chi è in basso,
in basso è costretto.
Perché chi è in alto
in alto debba rimanere" - (Bertolt Brecht)

De Lorenzi Giovanni un Mafioso IDV




Due parole sulla locale «MAFIA del Vajont»....
Un'intervista NON concordata, cioè 'live', (ottobre 2008) a Tiziano dal Farra

Nessun problema: l'ex sindaco di Erto De Lorenzi Giovanni, poi per anni 'dominus' della altrettanto mafiosa Fiera di Longarone, è un faccendiere democristiano e ipocrita da quando è in politica. Da giovane 'Democratico' e nonché 'Cristiano', lui e il suo clan definivano nei volantini politico/elettorali ertani degli anni '80/'90 "sacco di merda" (e altre amenità del genere) l'avversario/sindaco di turno. Nella fattispecie, il bravo Cappa Cipriano, la cui colpa principale era di essere del PdCI.

Passato dopo i rovesci di Tangentopoli ai residuati di Casini e alle fetecchie esiziali di Mastella (di cui, udite! era "Responsabile per le Montagne" per l'UDEUR/Campanile), nel 2009 nell'area bellunese nessun partito che è uno se la sentì di tesserare e ancor meno di presentare come candidato questo tipetto, frequentatore e produttore artigianale di delinquenti/sindaci. E il nostro svicolò prontamente in Friuli, dove nonostante i miei vani - e non solo miei - avvisi alla prudenza, il poi puntualmente trombato Paolo Bassi tesserò e sostenne ugualmente il pregiudicato che oggi ne ha preso - giustamente? bunga-bungamente? - il posto.

Nell'anno trascorso a fare gavetta nell'Italia dei Fetori (scusa Di Pietro, ma "questo" risulta l'IdV friulano oggi, perlomeno nei suoi vertici/leve) si dà da fare attivamente *anche* per intrallazzare con un cementificio maniaghese che deve giustamente poter speculare sulle "energie alternative O ASSIMILABILI" (vedi box sotto).
Da questa et altre menate fasciopositive (ce l'ha nel sangue, pare), deriverà la dimissione amara e volontaria di Francesca Tomasini, una brava e valente consigliere comunale IDV di Maniago, il comune competente per territorio nel caso del cementificio di Fanna. E l'emorragia di iscritti e simpatizzanti IdV friulani, della serie "la moneta cattiva scaccia quella buona".

Che altro dire, ora??
Questo procedimento giudiziario potremmo persino vederlo come "un regolamento di conti" tra due pregiudicati (entrambi per diffamazione) l'uno benestante e in carriera, e l'altro NO. Coll'unica fondamentale differenza che io fui condannato per aver detto (e scritto, e pubblicato) il vero. Nella fattispecie: "da questi mafiosi i bellunesi non sapranno mai niente" e che "l'ufficio stampa della Fiera di Longarone, e l'ufficio del sindaco sono la stessissima cosa". Scrivevo questo nel gennaio 2005.
0  Fatalità, il nuovo sindaco 2009 di Longarone Roberto Padrin, è un suo dipendente ed è ANCHE il titolare dell'Ufficio Stampa della Fiera longaronese. E in consiglio a Longarone 2009, per buona misura De Lorenzi infila pure la figlia Veronica. Figlia della vocazione all'intere$$e pubblico, insomma.
De Lorenzi invece fu condannato fino in Cassazione per aver offeso e diffamato un giornalista (Fabiano Filippin) e un ex amministratore ertano, e ex presidente del primo, storico Comitato per la difesa dei diritti delle Vittime del Vajont, il panettiere Guglielmo Cornaviera. Dando del "giovane balilla" al primo, e del "bolscevico" a Cornaviera.

Trovo insomma alquanto singolare che questo pezzo/avvertimento trasversale appaia oggi, e a Belluno, a 8 mesi e più dal futuro evento pordenonese. A che serve?? a CHI serve??
Colla tecnica mediatica già collaudata dal Vajont in avanti, ogni scusa è buona per strappare un articolino o articolone (post congresso IdV??) che serve a lustrare il pelo a certe bestie, riverginandole: è il Sistema.
Fantastico il riferimento "alla beneficenza" alludendo alla sonora condanna che si auspica al sottoscritto.
Ma di questo e molto altro, sarò personalmente lietissimo di parlare e illustrare in tribunale. Io (Tiziano Dal Farra, l'imputato) posso documentare che De Lorenzi Giovanni i soldi di beneficenze fattegli (2005) se li è RUBATI e INTASCATI.
Bello, no?? ma che vuoi che sia....

Ok, sfida accettata e questa pagina (iniziale) dovrebbe esserne la prova. I motori di ricerca faranno il loro dovere. Bella mossa, Giovanni. Contento??

Il Dio [dei corruttori] li fa, e poi li accompagna

(facce _di)... Culo, e camicia.
Nella foto sotto, e osservate bene gli occhi dei due rubacuori in idillio, il No$tro è in intimità col delinquente ex carcerato e reo confesso NON pentito di Tangentopoli Aldo Brancher. Che dopo le condanne in primo grado e appello sarà graziato da una delle tante "leggi ad personam" del suo Papy. E dal medesimo puttaniere candidato, eletto e quindi nominato Sottosegretario allo Sviluppo a spese nostre. E in questa veste l'ex carcerato NON pentito di corruzione sarà l'Ospite d'Onore (sic!) di Governo del delinquente sindaco mafio$o Pierluigi De Cesero all'anniversario 2005 della strage del Vajont ... e ONORATO tra i cippi di quei 1.917 morti trucidati per corruzione governativa: perfetto, no?? Applausi.
Il mezzano seriale di Bossi/Berlusconi Brancher, nel 2010 con un colpo di mano verrà anche elevato a ministro per un giorno nel tentativo di ostacolare un ALTRO SUO processo per corruzione (BPL Lodi): pèrdono il pelo, ma mai i vizi. E certi "partiti" sembrano fatti APPOSTA. Il trucco del "legittimo impedimento" non riuscirà.


A sinistra, nella foto, l'ex prete donnaiolo e tangentaro di origine bellunese Aldo Brancher.
A destra, l'alter-ego cassano De Lorenzi Giovanni, coordinatore IdV 2010 per il Friuli, nonché pregiudicato e faccendiere di Longaron/Corleone: un ladro nel pubblico (è Storia ertana), e ladro nel privato (storia longarone$e).
Il No$tro, oltreché Direttore e Segretario (ossia colui che stende i 'verbali' della Fondazione Vajont per gli allocchi) e ne detiene le *chiavi*, è anche chi verga i "manuali" per i corsi da "Informatori della Memoria" addome$ticata del Vajont di Longarone. Quella che fa perno sulla non-notizia clamorosa di "ma sapete quanti camion al giorno, e per 100 anni, sarebbero necessari a spostare la frana??". Figuratevi.
È l'unica nozione che rimane in testa a corriere di turisti dell'orrore. Arrivano masse di ignoranti, e così se ne ripartono più confusi di ancora di quando arrivano.
Sì, sì: processo, processo!!!

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Nell'articolo/marchetta dell'ultimo pennivendolo (e utile ignorante) Marco D'Incà manca insomma - e non a caso - più di mezza storia, e accessori. Tra cui alcuni dettagli come questo: l'ex sindaco 1999/2009 e dipendente esterno della Fiera di De Lorenzi ma a carico dei contribuenti De Cesero Pierluigi [centrode$tra] di cui DLG [teoricamente di Centro-sinistra] stilò personalmente il programma "politico" focalizzato sulla Fiera, vanta oggi una querela per mafia e falso ideologico in base a 38 menzogne messe a LIBERAMENTE verbale nel SUO processo/fotocopia in corso a Udine contro di me. Ma naturalmente di questo e molto altro i "giornalisti" bellunesi al guinzaglio di questa COSCA non scriveranno mai. Nemmeno 'se' lo volessero.

0Tornando all'oggetto della pagina: mi sa che anche De Lorenzi Giovanni, oggi mimetizzato nello IdV e "presidente di una ONLUS" (un ossimoro/bestemmia, trattandosi del Comitato d'Affari/Cupola "Fondazione Vajont") dovrà sudarsela, e chissà mai. Personalmente, non ne vedo l'ora: scommettiamo che si guadagna una querela identica anche lui??

"Se mai un giorno un solo brandello di queste piccole verità venisse detto da voci consacrate, nelle piazze, nelle assemblee di governo, allora quella voce diventerà rombo, si moltiplicherà, inarrestabile, sempre più in alto fino a nomi impronunziabili... Così i vostri morti avranno sepoltura e la terra fresca della verità coprirà finalmente i loro corpi. Poi si leverà il vento e il contagio della menzogna sparirà." [Parole di Tiresia]


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Sui cementifici/diossinifici che adesso vanno di moda...

Capitolo 11

A chi importa dell'ambiente?

Potrebbe succedere ancora un Vajont? Le logiche del profitto che hanno causato quarant'anni fa quell'eccidio sono rimaste le stesse d'allora? «il Vajont succede tutti i giorni, qui da queste parti» dice Fabio Gasperini, presidente del Comitato ambiente Ponte nelle Alpi.

Testa bassa e lavorare. Stare zitti. Non lamentarsi, andare avanti, far sacrifici per crescere i figli e tirarli grandi. Per decenni i superstiti hanno parlato la lingua del silenzio. Ed hanno visto il territorio cambiare sotto i loro occhi. Hanno visto i loro cari che lavoravano nelle nuove fabbriche tirate su nel bacino del Piave morire di tumore e leucemia e non hanno fatto domande. Tanto erano sicuri che nessuno avrebbe mai dato loro delle risposte, come quando si erano interrogati sulla pericolosità della diga. Hanno visto il Piave, che un tempo era navigabile, perdere acqua, impoverito da decine di dighe su per i suoi affiuenti. Hanno visto aziende venire su dove la legge non vorrebbe, dove, dopo qualche ora in più per pioggia, andrebbero chiuse per sicurezza. Protestare, a che serve? «Tutto va bene, non capite che è lavoro per voi? ».
Lavoro e benessere, come la diga quarant'anni fa.

«Qui nella Valbelluna, Alpago, Longarone, Belluno, Feltre, l'incidenza delle morti per tumore è del 15-20 per cento maggiore che a Marghera che è già superiore a quella del resto del Veneto, a sua volta tra le regioni Italiane più colpite», spiega Gasperini. «La maggior parte delle ditte che hanno beneficiato dei contributi per il Vajont non si sono preoccupate di salvaguardare la salute della popolazione locale e dei loro dipendenti. Come con la costruzione della diga, è stato messo al primo posto il profitto rispetto alla sicurezza e alla salvaguardia della salute della gente. Sono stati pubblicati già dall'87 dati allarmanti sull'incidenza dei tumori in quest'area. Ma sono stati contestati. È stato detto che non avevano valenza scientifica in quanto non erano stati calcolati per fasce d'età. Qui vi sono infatti molte persone anziane. Noi abbiamo rielaborato i dati e abbiamo constatato che proprio nella fascia dei giovani intorno ai trent'anni l'incidenza è maggiore e notevolmente sopra la media. La situazione sta peggiorando, in particolare nelle vicinanze delle ditte che trattano rifiuti speciali tossici. Lo smaltimento di questi rifiuti può essere fatto in due modi: in modo costoso, ma sicuro, o in modo economico, ma dannoso in quanto causa l'evaporazione delle sostanze tossiche. Ci sono ora aziende, avviate grazie alle agevolazioni fiscali e i contributi Vajont, che trattano rifiuti proprio sul greto del Piave, anche alla confiuenza del torrente Maè. Hanno le vasche di contenimento dove potrebbe arrivare l'acqua in caso di un'alluvione o di una piena.

La tragedia del Vajont non è servita a creare una coscienza per salvaguardare la salute. Si è puntato solo al business. Abbiamo più volte richiesto i controlli, ma siamo sempre rimasti inascoltati. Noi non sappiamo quali siano le cause dicosì tante morti, ma chiediamo almeno che gli amministratori locali si pongano il problema, non liquidandoci con una risposta per noi inaccettabile: "Le cause sono altre, non dipende dalle ditte". E allora che ci dicano quali sono.

Ma qui il "progresso" deve andare avanti. Ora che c'è crisi per i prodotti delle ditte, in particolare quelle degli occhiali, si pensa di potenziare ancora le aziende che trattano lo smaltimento dei rifiuti, come i cementifici che per lavorare hanno bisogno di molto combustibile. Così qui arrivano rifiuti da bruciare da molte parti, dall'estero e soprattutto dalla Lombardia. I cementifici ci guadagnano tre volte: dai rifiuti producono il combustibile che gli serve; prendono i soldi per smaltire i rifiuti; e lo fanno a costi bassissimo, senza rispettare le norme di sicurezza. In ultima istanza gli amministratori locali sono contenti perchè gli risolvono un sacco di problemi: il business è davvero buono.

Peccato che la gente muoia. In silenzio, da sola, finendo, se va bene, in una statistica che giace in qualche ufficio e che nessuno guarda. Ci sono ragazzi ammalati di leucemia o tumore ai testicoli che non vogliono parlare. Hanno paura di parlare, perchè sperano, se riusciranno a guarire, di riavere il posto di lavoro. È esemplare il caso di un carico di rifiuti speciali partito dalla Germania. Erano destinati in Italia, in un cementificio. Sono arrivati proprio qui, nel giugno 1996. La gente di Ponte nelle Alpi ha visto i vagoni e si è subito lamentata per le polveri che si alzavano.
Il sindaco Giovanni Bortot ha chiesto alla Usl di fare un controllo sui carichi.
L'operazione doveva svolgersi in un paio di giorni al massimo, ma chissà come mai il personale incaricato arrivò soltanto quando i rifiuti erano già stati bruciati nel cementificio. Siamo soltanto noi dei comitati a cercare di fare i controlli. Ma non è per noi facile: non abbiamo i soldi e i permessi per poterli eseguire.
Ogni volta che però ci riusciamo scopriamo sempre delle gravi irregolarità, anche nel rilevamento dei dati richiesti per legge. Un esempio: dai dati di un cementificio risulta che la temperatura rimane costante a 700 gradi anche senza che venga messo nuovo combustibile. Ad un certo punto vi è addirittura un innalzamento della temperatura e le emissioni di gas aumentano di diecimila volte. Per la provincia è tutto normale.
Il business è importante, il lavoro è importante. Ma io mi chiedo: in una comunità di 100 mila abitanti quanto costa la vita di 189 persone che muoiono di tumore in più che a Marghera? Ora vogliono fare un elettrodotto da 380.000 volts e costruire un nuovo tratto dell'autostrada A27 in modo che arrivi fino all'Austria. Noi abbiamo solo una domanda da fare e speriamo che ci sia una risposta: con quanti altri morti dobbiamo pagare il "progresso"?».

FONTE (straconsigliato!): "Vajont. L'onda lunga" di Lucia Vastano, edizione 2003. L'unico libro oggi esistente sul "dopoVajont". E esattamente il libro che De Lorenzi Giovanni personalmente fece sparire da una bancarella nella sua Fiera longaronese. L'episodio è narrato dalla Vastano SIA nell'attuale edizione, 2008 che nell'articolo di "Avvenimenti" 2005 che vedete qui sotto.
Una volta 'afferrato' tutto questo, si comincerà a capire le motivazioni che stanno dietro a questo tipo di "iniziative" e a questo tipo di "querele". E a questo tipo di "pressioni" usando strumenti come DIGOS ...

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E ANCORA...... (per chi non avesse ancora colto)

FondazioneMafiosaVajont

IL MITO della Fondazione Benefica e ONLUS guidata da DLG CONTINUA. Ma, però,...
Vorrei portaste ora la Vs. attenzione sugli SPONSOR! Frase chiave: "Con il sostegno di", dove troviamo due pregiudicati e mezzo:
A) En&En: Vascellari Valentino, all'epoca presidente di Assindustria BL, palazzinaro e pluripercettore di miliardi "Vajont". Sotto inchieste da un anno, a Belluno, nel frattempo ha dovuto dimettersi dall'Ente che, diciamo così, "guidava".

B) De Lorenzi Giovanni, il produttore mafioso degli ultimi due sindaci e di una attuale consigliera (la figlia), direttore e contemporaneamente segretario della Fondazione e dal 2009 - udite!! - passato dall'UDEUR di Mastella .... a IdV di Di Pietro FVG!! Pregiudicato.

C) Senatore De Rigo Valter (oggi defunto), parlamentare Forza Italia/PdL (tanto per cambiare).
Pregiudicato per truffa ai fondi CEE. Fantastico, no??

L'adulazione procura amici, la verità genera odio. (Terenzio)

Seguite i $oldi... 9.000 miliardi di vecchie lire, fonte: ISTAT, 2006. Comune (mafioso) di Longarone, 1978: http://www.vajont.info/conib$online.html gestione sindaco San Bratti.

Sentenza Bratti/Dal Farra, 1° grado:
("da questi mafiosi i bellunesi non sapranno mai niente")
http://www.vajont.info/sentenzaBratti08.html

Eccetera.....: http://www.vajont.info/processo1Udine09PCiv.html

eccetera: http://www.vajont.info/onagroPaniz.html

eccetera.....
E ORA, QUESTA.


querelaDeLorenziGiovanni-MafiosoIDV2011

E anche per oggi (26 Aprile 2011) ho avuto il buongiorno.
De Lorenzi è stato FATTO CONDANNARE (è un pregiudicato x diffamazione) da tale "On. Avv. Paniz Maurizio, di Belluno. Una specie di regolamento di conti per sgarri, tra capibastone dello stesso "$i$tema". Il fatto singolare, su altro fronte ancora, è che il medesimo delinquente (Paniz Maurizio, deputato oggi sgangheratamente famoso per il caso Ruby, e le barzellette dette in Parlamento ANCHE per la "prescrizione BREVE", e votate come Verbo da 314 collusi come LUI) ce l'ha *ANAL*ogaMente con me: (ultima querela Paniz)
> Questo 'avviso' del 'deputato' è riferito a quest'altra mia pagina. Non è intere$$ante??



Altro indizio, fenomenale:
                             se quello che dico/documento/pubblico sopra ha un senso, e se ANCHE SOLO il 20/50% di quello che dico fosse (ed è!) VERO e DOCUMENTABILE, e COLLEGABILE a quasi 50 anni di MAFIA LOCALE LONGARONESE post-Vajont che si avvale (oggi, e non a caso) dei servizi del deputato Paniz e dei suoi SPORCHI TRUCCHI.... come dobbiamo configurare/percepire QUESTA FOTO OSCENA che campeggia nel sito personale del MAFIOSO VOLTAGABBANA DE LORENZI GIOVANNI???

DeLorenziGiovanniComeBrusca

SOLUZIONE: provate solo per un ISTANTE a sostituire mentalmente IN QUESTA FOTO l'immagine di De Lorenzi Giovanni, oggi cordinatore/faccendiere IdV in Friuli/Venezia Giulia con l'immagine di Giovanni Brusca, altrettanto rilassato e sorridente.
VI TRAVOLGE la NAUSEA??? Benissimo. Allora qualcosa comincerete a capire, delle cose vajontine, e di certe "querele" qui pubblicate. Quello che "vi appare" e/o vi viene detto OGNI GIORNO da questa risma di politicanti diversamente onesti, di criminali criminogeni e che vivono di ricatti incrociati ha tutt'altro significato e FINE ULTIMO. Sapétevelo. E meditate, meditiamo.


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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org.
Poi sbucarono - e vennero avanti - i delinquenti, naturalmente quelli istituzionali ....

  


Ai navigatori. Queste sono tutte pagine "work-in-progress" (modificabili nel tempo) e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni. Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > riga > link fallace.

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Ritagli di giornali, libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di: Tiziano Dal Farra
(se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)
« VOMITO, ERGO SUM »
Fortogna:
nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: un falso storico, fattuale, e IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE e oggettivo - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo «Monumento/sacrario» riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come il parco "Italia" di Viserbella di Rimini, il campo "B" di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no? ma se solo ti azzardi a dirlo, sono guai. $eri.

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